E' finita la "quarantena" per i 400 alpini di Aosta

E' finita la "quarantena" per i 400 alpini di Aosta E' finita la "quarantena" per i 400 alpini di Aosta Erano stati segregati in caserma per l'epidemia di itterizia - Una ventina di casi Ora il pericolo di contagio è scomparso ed i militari sono tornati in libera uscita (Dal nostro corrispondente) Aosta, 8 febbraio. I quattrocento alpini del battaglione < Aosta » hanno terminato la quarantena imposta dall'autorità sanitaria militare in seguito al dilagare fra le truppe di un'epidemia di itterìzia provocata da un * virus ». I primi casi del male si manifestarono nel settembre scorso. Alcuni militari furono colpiti da una forma di itterizia benigna nota come * ittero castrense ». Non si trattava di un male grave, ma il rigido isolamento dell'intero battataglione è stato consigliato dalla preoccupazione di evitare il pericolo di contagio per la popolazione civile. La misura sanitaria s'è rivelata provvidenziale: infatti fuori delle mura della caserma « Testaiochi » non si è registrato un solo caso dell'epidemia Anche gli altri reparti di militari sono rimasti immuni dal contagio. L'itterizia raggiunse la sua fase acuta verso metà di novembre. Ogni tre o quattro giorni, da settembre in poi, nell'infermeria della caserma i medici scoprivano un nuovo caso, sempre in forma lieve Tutti i locali vennero disinfettati e per tenere alto il mo rale delle truppe, che già po tevano assistere agli spettavo li televisivi, vennero allestite numerose proiezioni cinemato grafiche. L'ultimo caso, che si ebbe fra Natale e Capodanno fece salire il numero dei colpiti a venti. Quasi tutti però erano ormai in via di guarigione, tanto che le autorità sa nìtarie militari decisero di iis sare la revoca della quarante na alla fine di gennaio o al primi di febbraio, a condizione che nessun altro soldato si ammalasse nel frattempo Cosi è stato e gli alpini hanno incominciato ad uscire liberamente per le vie vittadine, a frequentare i cinema e i bar di Aosta Naturalmente non è escluso che nei prossimi giorni possa ancora manifestarsi qualche caso a lunga incubazione, che tuttavìa non fareb be più parte dell'epidemia, dichiarata clinicamente risolta. E' quindi da escludere l'even¬ tualità di un nuovo periodo di isolamento. Per un eccesso di precauzione 1 nominativi di alcuni alpini del battaglione che nel frattempo sono andati in congedo sono stati segnalati agli ufficiali sanitari dei comuni di residenza, i quali dovranno tenere i giovani sotto controllo. Gli alpini tuttora in servizio sono ancora oggetto di particolari cure: non vengono sottoposti a sforzi eccessivi e la loro alimentazione è attentamente controllata. |. r.

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