Tre società elettriche si contendono i ghiacciai tra il Monte Bianco e il Rutor

Tre società elettriche si contendono i ghiacciai tra il Monte Bianco e il Rutor Sona le ultime risorse idriche deità Valie d'Aosta Tre società elettriche si contendono i ghiacciai tra il Monte Bianco e il Rutor Presentati i progetti per ricavare dai torrenti più di mezzo miliardo di kWh - Per non deturpare il paesaggio, le acque saranno incanalate in chilometri di condotte sotterranee - Courmayeur, Pré St. Didier e La Thuile chiedono garanzie per Je attrattive turistiche e l'economia locale (Dal nostro inviato speciale) Pré St. Didier, 7 febbraio. Le ultime risorse idriche valdostane non ancora sfruttate stanno per essere raccolte e incanalate in nuove centrali idroelettriche. Sono le acque defluenti dai ghiacciai che chiudono l'alta Valle d'Aosta — la Valdigne — fra la catena del Monte Bianco e delle Grandes Jorasses, le punte Miravidi e Léchaud presso il Piccolo San Bernardo e la Testa del Rutor, un arco di ghiacci eterni che si sviluppa per più di 50 chilometri attorno a centri turistici famosi come Pré St. Didier, Courmayeur e La Thuile. Le acque che ancora scendono liberamente nei torrenti potrebbero produrre più di mezzo miliardo di kwh., e tre società idroelettriche sono in lizza per ottenerne la concessione: la Dinamo, il Consorzio del Buthier e la Sip. Un'ordinanza dell'Amministrazione regionale, affissa nei comuni di La Salle, Morgex, Pré St.Didier, Courmayeur e La Thuile, annuncia i progetti delle tre società e invita gli interessati a presentare entro il 13 febbraio le eventuali opposizioni. Vediamo questi progetti. Si tratta di sfruttare le acque di numerosi torrenti che scendono a ventaglio su Pré St. Didier, separati in aito da erti contrafforti. Si presentano subito due esigenze fondamentali: non deturpare il paesaggio con impianti ingombranti in luoghi panoramici; raccogliere ad alta quota le acque di valloni molto distanti fra di loro per convogliarle in pochi bacini e, quindi, alle centrali. Sono perciò progettati chilometri di canali sotterranei che attraversano vallate e contrafforti. Una delle opere d'impegno, per esempio, prevista in tutti e tre i progetti, è il canale in galleria lungo 8 chilometri che porterà le acque del lago di Combal (vai Veni, Monte Bianco) nel serbatoio di Champontaille nella zona del Piccolo San Bernardo. Ecco, in breve, le caratteristiche dei tre progetti, che 11 lettore può meglio comprendere consultando la cartina topografica. Progetto « Dinamo ». Le acque del Rutor vengono raccolte nel serbatoio di Champontaille e, insieme con quelle provenienti dal lago di Combal, sono incanalale sul fianco sinistro della valle Dora dì Verney verso il vallone di Youla, dove alimentano con ■un salto la centrale di La Balme. Qui, nel bacino di scarico, giungono pure le acque dei torrenti Dora di vai Veni e Dora di Ferret, captate presso Entrèves e convogliate in un canale sotterraneo lungo il versante occidentale della valle di Courmayeur. Dal serbatoio di La Balme tutte le acque, con un canale che attraversa i contrafforti, vengono portate nel vallone d'Arpy e gettate con un gran salto nella centrale di La Salle. Progetto < Buthier ». Nel serbatoio di Champontaille vengono portate le acque del lago di Combal e un canale, che raccoglie anche quelle del Rutor, le porta nel vallone d'Arpy dove alimentano la centrale di La Salle. Le acque di Courmayeur sono prese, come nel progetto precedente, presso Entrèves, portate con un canale sotterraneo nel serbatoio di La Balme, capace di 210 mila me, e di qui nel vallone d'Arpy dove scendono alla centrale di La Salle. Progetto « Sip ». Questo progetto prevede la costruzione di tre centrali ed evita le prese d'acqua ad Entrèves e il canale nella valle di Courmayeur. Prima centrale, sotterranea, sotto il serbatoio di Bellacomba (Rutor) capace di 10 milioni di me; poi le acque vengono portate a Champontaille (serbatoio di 50 milioni di me.) dove si uniscono a quelle provenienti dal lago di Combal, e lungo una galleria di 9 chilometri raggiungono ad alta quota una cresta del Crammont, di dove scendono ad alimentare una seconda centrale sotterranea a Champex di Pré St Didier. Lo scarico di questa centrale, insieme con le acque della Dora di Courmayeur prese poco sopra Pré St Didier, viene incanalato in una galleria lunga 7 km. sulla sponda sinistra della Dora Baltea e va ad alimentare la terza centrale a La Salle, dove tutte le acque vengono restituite alla Dora Baltea. Gli impianti progettati dalla Dinamo protranno produrre 583 milioni di kwh., quelli del Buthier 577 milioni e quelli' della Sip 638 milioni di kwh. Non sembra che verranno presentate opposizioni ai tre progetti, ma i comuni interessati chiederanno garanzie per 11 rispetto dei diritti acquisiti sulle acque e, naturalmente, la rifusione del danni. I casolari di La Balme e Champontaille sono destinati a scomparire e forse non potranno essere ricostruiti perché 1 bacini progettati sommergeranno i pascoli che giustificano l'esistenza .delle case. Si teme che i canali di gronda è le prese d'acqua da tutti 1 torrenti della zona inaridiscano molte sorgenti e danneggino pascoli e boschi sottostanti. Il consiglio comunale dì Courmayeur si propone di esaminare il danno o il disturbo che i lavori previsti da due progetti nella sua zona possono portare all'economia e al turismo locale; il comune di Pré St Didier chiederà che non si prosciughi — almeno nell'estate — il salto d'acqua che caratterizza il suo celebre Orrido, per -il quale anzi c'è un progetto dì illuminazione notturna; e il comune di La Thuile teme, giustamente, che la raccolta delle acque ad alta quota prosciughi per sempre le stupende cascate del Rutor, uno degli spettacoli naturali più grandiosi e pittoreschi della Valle. Il 21 marzo 1 rappresentanti delle autorità e degli enti competenti si riuniranno a La Thuile per procedere alla visita di istruttoria, esamineranno le opposizioni e le richieste di garanzie, e sceglieranno poi, fra I tre progetti presentati, quello che sarà attuato. I lavori dureranno tre o quattro anni e costeranno decine di miliardi. Ettore Doglio I segni circolari indicano le località ove sorgeranno gli impianti-serbatoio per la raccolta delle acque

Persone citate: Ettore Doglio I, Valie, Veni, Verney