Don Costa dice Messa ma torse verrà trasferito

Don Costa dice Messa ma torse verrà trasferito Don Costa dice Messa ma torse verrà trasferito Ieri il sacerdote ha firmato l'appello contro la condanna a tre anni - Pochi fedeli alla funzione nella parrocchia di San Bovo (Nostro servizio particolare) ('astino, 7 febbraio. Don Agostino Costa, il quaranta ttenn e parroco della frazione di San Bovo di Castino, condannato dal tribunale di Alba a due anni e undici mesi di reclusione per i gravi reati commessi a danno della sua parrocchiana la. ventitreenne Adelina Montanaro in Morando, ha firmato stamane l'appello avverso alla sentenza. Il sacerdote accompagnato da uno dei suoi legali, l'avv. Giovannoni, si è recato in tribunale per le formalità di legge e ha fatto quindi ritorno alla sua parrocchia. Il difensore subito dopo ci ha dichiarato di confidare nel giudizio di appello e di avere fiducia che possa essere riconosciuta l'innocenza del suo cliente che, prima e dopo la sentenza, ha sempre respinto le accuse affermando di essere tutte frutto di una < mostruosa montatura ». Non si appellerà invece l'Adelina Montanaro imputata, in concorso con il parroco, di atti immorali e condannata a due mesi di reclusione con tutti i benefici di legge. Il difensore aw. Mammana ha ribadito quanto già affermato al termine del processo: < Il tribunale ha fatto giustizia. Per noi la causa è chiusa». Soltanto il primo capitolo di questo sconcertante episodio si è comunque chiuso con la sentenza dei giudici di Alba. Di don Agostino Costa sentiremo ancora parlare nelle aule di giustizia. A San Bovo' frattanto il sacerdote continua a svolgere- il suo ministero. Nella piccola borgata — poco più di centocinquanta abitanti disseminati in sparsi casolari in una delle zone più depresse della Langa — don Agostino aveva fatto ritorno con la sua vecchia « topolino» nella tarda serata di lunedì, dopo che, di corsa, per evitare giornalisti e fotografiera fuggito dal tribunale di Alba, ascoltata la sentenza di condanna. Ad attenderlo nella canonica era la vecchia mamma. Stamane, come già ieri mattina, il parroco si è alzato di buonora e alle otto ha celebrato regolarmente Messa. Pochissimi i fedeli presenti. Nessuno, sino al giorno del processo, aveva disertato le funzioni religiose della domenica, se questo si ripeterà vorrà dire che don Agostino, non ha perso il controllo dei suoi parrocchiani. Durante la fase istruttoria quaranta capifamiglia di San Bovo avevano firmato un espo sto depositato alla Procura della Repubblica di Alba, nel quale si rinnovavano la stima e la venerazione e la riconoscenza per il parroco e si esprimeva la speranza che don Costa tornasse a guidare le anime della borgata. Domenica se non diserteranno la Messa officiata da don Costa, i fedeli di San Bovo dimostreranno la loro fiducia nel parroco, dopo che i giudici lo hanno ritenuto colpevole. Attesa e incertezza per quelle che saranno le decisioni della curia di Alba. Quale sarà la reazione dei superiori ecclesiastici di don Costa alla grave sentenza? Nulla è trapelato sino a questo momento dal pa¬ dnt«s lazzo vescovile. Dopo lo scandalo provocato dalla denuncia di Adelina Montanaro e il rinvio a giudizio del. -sacerdote, nessun provvedimento era stato adottato dalla curia per non « intralciare » l'opera della magistratura. Anche ora che la sentenza è stata pronunciata, e che don Costa è stato condannato, nessun provvedimento è stato annunciato e il sacerdote continua a San Bovo la sua opera di parroco. Può darsi che decisioni stiano per maturare, ma non si esclude che venga atteso il giudizio di appello. E' comunque opinione che don Agostino venga trasferito dalla borgata. f. m.

Persone citate: Agostino Costa, Giovannoni, Mammana, Messa

Luoghi citati: Alba, Castino, San Bovo