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I due vincitori della «Nord» del Cervino bloccati dalla bufera con altri cinque alpinisti Ansia a Zermatt dopo l'entusiasmo per la prima invernale ■ L I due vincitori della «Nord» del Cervino bloccati dalla bufera con altri cinque alpinisti Ieri sera un razzo verde ha segnalato che i due svizzeri hanno forse raggiunto la capanna Solway - Nessuna notizia precisa della cordata austriaca e di quella tedesca - Il tempo si è improvvisamente/guastato: tormenta e raffiche di vento gelido • La scalata compiuta in 25 ore (Dal nostro inviato speciale) Zermatt, 5 febbraio, r/n'improuuiso bufera di neve, scatenatasi oggi con estrema violenza su tutta la regione del Cervino, ha smorzato l'entusiasmo che il trionfo degli elvetici liti Von Allmen e Paolo Etter — i primi conquistatori della parete nord nella stagione invernale — aveva suscitato ieri pomeriggio a Zermatt. Da ieri sera si è infatti senza notizie precise della cordata composta dagli austriaci Schlòmmer, Krempke e dai tedeschi Ziegert-KauscheBittner. Sul loro conto si nutrono nei cirooli alpinistici di Zermatt serie apprensioni. Stasera un razzo luminoso verde è stato osservato sulla parete, in direzione della capanna * Solway » e questo dovrebbe indicare che i due scalatori svizzeri sono al sicuro nella capanna stessa; tuttavia non si può ancora sapere se con i due elvetici si trovino anche i cinque alpinisti austriaci e tedeschi. Si è ancora lungi dal dram¬ matizzare la situazione, ma se essi si fossero ostinati a proseguire l'ascensione si troverebbero certo in una situazione drammatica. In tal caso la bufera di neve li avrebbe sorpresi in parete ed essi rischierebbero di morire per assideramento o di essere proiettati nel vuoto dalle gelide raffiche di vento che per tutta la giornata di oggi hanno investito la cima del Cervino. Come sf è detto, diversi indizi lasciano per fortuna ritenere che le due cordate, dopo o o e o o a o a aver raggiunto nel pomerìggio di ieri l'altezza di 1,100 metri, abbiano deciso di interrompere la scalata al sorgere delie prime avvisaglie del cattivo tempo. Già nel tardo pomeriggio di ieri la vetta del Cervino era stata avvolta da densi nuvoloni, forieri di neve. Un altro elemento che avvalora la ipotesi di un ritorno del gruppo austro-tedesco al rifugio < Solway » è costituito dal fatto che sin dalle prime ore del pomeriggio di Ieri Krempke, Schlòmmer e compagni, resisi evidentemente conto dell'impossibilità di contrastare la vittoria ai due svizzeri, hanno mutato rotta, scostandosi man mano dal centro della parete per dirigersi verso il lato sinistro, ossia verso la cosiddetta < spalla » in cui si trova il rifugio tSolway », Quando gli alpinisti austriaci e tedeschi sono stati visti per l'ultima volta, alle ore 16 circa di ieri, distavano in linea orizzontale circa eoo metri dalla capanna Non è dunque escluso che siano riusciti a raggiungerla prima dello scatenarsi della tempesta. Senza noft>ie sicure — come si è detto — si è pure dei protagonisti della < prima invernale » della c nord » del Cervino: le guide di Zermatt sono però convinte che liti Von Allmen e Paolo Etter hanno raggiunto il rifugio, dove sono naturalmente rimasti bloccati a causa delle pessime condizioni meteorologiche di oggi. Può darsi che i due svizzeri, le cui condizioni fisiche erano parse ottime, abbiano soccorso i membri del gruppo austro-tedesco onde facilitare la loro marcia alla < Solway ». liti Von Allmen, che esercita a Lauterbrunnen il mestiere di guida, passa per un ragazzo molto leale per cui è senz'altro lecito attendersi da lui un simile gesto. Del resto è risaputo che tra-gli alpinisti regna un notevole spirito di solidarietà. Con sollievo si è appreso stasera a Zermatt che per domani l'Ufficio meteorologico svizzero prevede un lievissimo miglioramento del tempo: dovrebbero cessare le nevicate; invece aumenterebbe il freddo. In tutta la Svizzera il successo di liti Von Allmen e Paolo Etter è stato accolto con viva soddisfazione. Con la conquista del Cervino attraverso la parete nord nel periodo invernale, i due rocciatori hanno mostrato che la Svizzera dispone tuttora di eccellenti alpinisti, capaci di compiere imprese eccezionali. Gli esperti di alpinismo convenuti a Zermatt sono concordi nel sottolineare che la cordata elvetica deve il trionfo anzitutto allo sforzo compiuto nella giornata di sabato: finora sem brava pressoché impossibile che una cordata partendo dal allotaBinmcoscvestlampmmtariHmtetoCAcSvAl'evindmertaaSppPcodcqnpqmstEtrfvmFntvrifugio <Hoernlv*, a quota j 3300, potesse arrivare in un so-|rlo giorno all'altezza di USO jtmetri 1 due svizzeri hanno po- -, ptufo usufruire di un tempo re- \ lativamente buono, però non ctCsglogqpncscva dimenticato che il freddo era siberiano: circa S5 gradi sotto zero durante la notte In complesso la cordata elvetica ha impiegato SS ore per compiere la « prima invernale» della parete, senza contare naturalmente le ore occorse per il bivacco e il ritomo al rifugio < Solway ». liti Von Allmen e Paolo Etter hanno dimostrato che la < nord » del Cervino può essere vinta d'inverno all'incirca nello stesso tempo necessario per scalarla nella stagione estiva. Anche i fratelli tedeschi Schmidt, che nel '31 effettuarono la prima assoluta della < nord », impiegarono un giorno e mezzo per arrivare sulla cima della montagna, alta H8S metri. Il primo assalto invernale! alla c nord > venne effettuato lo scorso anno da una cordata guidata dall'italiano Walter Bonatti, però il tentativo falli in seguito ad un improi:viso mutamento del tempo.. Il secondo tentativo risale allo scorso mese di dicembre e venne intrapreso dai conquistatori della parete, ossia dalla cordata Von Allmen-Etter, ma un malore colse i due alpinisti' per cui dovettero far marcia indietro. Lo scorso mese si ebbero altri due tentativi delle cordate guidate rispettivamente dal tedesco Hiebeler e dall'austriaco Sedimayer. Tuttavia il cattivo tempo rese impossibile un esito positivo della scalata. Luigi Pascetti I vincitori della «Parete Nord»: Hilti Von Allmen, a sinistra, e Paul Etter (Tel.)