Manichini per duecento milioni distrutti di notte da un incendio
Manichini per duecento milioni distrutti di notte da un incendio Manichini per duecento milioni distrutti di notte da un incendio Il fuoco h£ devastato uno stabilimento milanese - E* stato alimentato dalle vernici impiegate nella fabbricazione dei figurini - Un vigile ferito , i e s e e o (Dal nostro corrispondente) Milano, 31 gennaio. Un violentissimo incendio è scoppiato la scorsa notte in uno stabilimento di Palazzolo Milanese a 15 chilometri da Milano. I danni, secondo i primi computi, si fanno ammontare a oltre 200 milioni. Le fiamme si sono sviluppate improvvisamente verso le 2 in un capannone di 3 mila metri quadrati nel reparto verniciatura della ditta • « Rosa », in via Corti Zelanti 27, un moderno stabilimento per la produzione di manichini e arredamenti per vetrine, dove si fa largo impiego di materiale plastico, legno e vernici. Il rogo ha preso In breve proporzioni allarmanti, alimentato dal solventi collocati nel capannone, estendendosi in breve ad altri reparti. I pompieri di Desio, Milano, Monza e Sesto S. Giovanni, chiamati subito sul posto, han no lottato per più di tre ore per domare le fiamme. Il vigile Marini, della caserma di Desio, ha riportato leggere ustioni a una mano per le quali è stato* medicato al posto di pronto soccorso dell'ospedale di Niguarda. Ad accorgersi per primo del sinistro è stato il custode Sante Zaccaria, di quarantacinque anni. Lo Zaccaria, che abita con la famiglia in una palazzina adiacente al deposito, verso l'una e tre quarti di questa notte, veniva svegliato dai violenti latrati dei due cani-lupo che fanno la guardia alla fabbrica. Insospettito, scendeva dal letto e si affacciava alla finestra: dagli scantinati del deposito si stavano sprigionando lunghe lingue di fuoco che minacciavano di lambire i muri del deposito. Il custode, in preda al panico, si vestiva sommariamente e si precipitava nel cortile. Erano trascorsi pochi secondi da quando si era accorto del sinistro che già le fiamme, divampate con una violenza impressionante, avevano ridotto il deposito a un immenso rogo. Lo Zaccaria telefonava al vigili del fuoco di Milano, che' accorrevano con tre autopompe e una vettura radio, agli ordini dell'ufficiale di servizio geometra Arrigo Vigna, Pompando l'acqua direttamente dal vicino fiume Seveso, i vigili Iniziavano la lunga, opera di spegnimento protrattasi fino alle prime luci dell'alba. I vigili hanno dovuto, innanzitutto, preoccuparsi di isolare le fiamme dal reparto verniciatura e solventi per Impedire la totale distruzione dello stabilimento. Purtroppo, però, per il deposito dove si trovavano circa duemilacinquecento manichini, di cui milleottocento imballati e pronti per essere spediti negli Stati Uniti, non c'è stato niente da fare. I carabinieri di Paderno Dugnano hanno iniziato un'inchiesta per accertare le cause del sinistro ed eventuali responsabilità. Sembra, dai primi accertamenti, che le fiamme siano state provocate da un corto circuito. g. m. illllllTIIIIIIItllll1tTMIIIIIfri1MI1IIIIIlJ1IIIIIIII1 1111111111111111 llllMIIIiriMllllilIlIIIB I vigili del fuoco al lavoro nella fabbrica milanese ormai devastata dalle fiamme (Tel.)
Persone citate: Arrigo Vigna, Palazzolo Milanese
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