Arrestato il capo dei dinamitardi fascisti che in una notte organizzò a Parigi 17 attentati

Arrestato il capo dei dinamitardi fascisti che in una notte organizzò a Parigi 17 attentati Scoperti nella sua abitazione venti chili di «plastico» e importanti documenti Arrestato il capo dei dinamitardi fascisti che in una notte organizzò a Parigi 17 attentati E' il terrorista che ad Algeri tentò di uccidere Salan quand'era ancora seguace di De Gaulle; divenuto capo dell'Oas, il generale fellone lo aveva assunto al suo servizio - Oggi il criminale doveva assassinare (per due milioni di franchi) un alto ufficiale fedele Progettava di far saltare in aria la Torre Eiffel : l'imprésa sarebbe stata compiuta il 5 febbraio durante il discorso di De Gaulle (Dal nostro corrispondente) Parigi, SI gennaio.; Il capo, dei terrorisii-$ÙfÒas in Francia, Philippe Castille, è stato arrestato ieri sera a Parigi mentre pranzava insieme ad uno spagnolo, disertore della Legione Straniera, in uno snack-bar frequentato dai turisti americani nella piazza dell'Opera. Si tratta di un omicida professionale, il cui nome rclpzpinmfs ricorre da diversi anni nelle cronache della delinquenza politica. -- ' Castille è infatti uno dei protagonisti dell'affaire del bazooka, ossia dell'attentato compiuto il 16 gennaio 1957 contro il gen. Salan, che era stato nominato da poco tempo comandante in capo delle forze francesi in Algeria. Due obici, sparati da un tetto di faccia, entrarono allora attraverso la finestra nell'ufficio dello Stato Maggiore e uccisero il 'maggiore Rodier, capo di gabinetto del generale; Castille venne condannato otto mesi dopo, insieme, a quattro complici, a dieci anni di reclusione. Cinque anni sbno trascorsi, durante i quali è avvenuta la evoluzione morale di Salan: era allora un valoroso ufficiale, più volte decorato al valore, con un passato tutto dedito al servizio del proprio paese. Ora l'ex-generale, spinto da una ambizione sfrenata, è diventato il capo d'una banda di malfattori, e, nella sua aberrazione, è giunto a prendere al proprio servizio perfino colui che, attentando alla sua vita, uccise il suo pift i-ntimo collaboratore. Castille era in carcere ad Algeri quando l'ex-deputato Lagaillarde e il caffettiere Ortis lo fecero evadere il B6 gennaio 1960, durante le sanguinose giornate delle barricate; poi tutti i compari si ritrovarono a Madrid, dove Castille si era rifugiato col falso nome di Berthier, precauzione d'altronde inutile poiché tutti conoscevano la sua vera identità, ma non correva nessun rischio perché la polizia franchista lo proteggeva. L'arresto del dinamitardo è dovuto al fatto che i fascisti sono coraggiosissimi quando si tratta di compiere attentati notturni senza nessun pericolo, ma perdo7io tutta la loro baldanza appena la polizia dimostra di fare le cose sul serio: due studenti liceali, arrestati perché nella notte fra il lì e il 18 gennaio avevano fatto saltare con una carica di plastico il domicilia di Gilles Martinet, condirettore del settimanale France Observateur, hanno infatti spiattellato subito tutto ciò che sapevano sull'Oas denunziando il Castille, che era il loro capo. I diciassette attentati compiuti nella notte dal 11 al 18 erano stati organizzati da lui, ma alla sua attività criminale va attribuita anche la maggior parte delle esplosioni avvenute negli ultimi tempi, non esclusa probabilmente quella al Quai d'Orsay, nella quale rimase ucciso un vecchio impiegato. II terrorista era infatti in Francia da quasi tre mesi e cambiava spesso di nome e di domicilio. Ultimamente si faceva chiamare Kernadec e abitava da appena quarantott'ore in un piccolo albergo di Ufont martre: in una perquisizione che vi è stata eseguita, la polizia ha scoperto £0 chili di plastico, alcuni metri di mie eia e un pacco di documenti di estrema importanza. Dal loro esame risulta che i fascisti avrebbero dovuto assassinare oggi il gen. Debrosse, che all'epoca delle barricate comandava la gendarmeria di Alge I ri: il delitto era previsto per jjj momento in cui il generale , sarebbe uscito di casa per an- dare, come il solito, al suo uf ficio. Gli esecutori lo avrebbero abbattuto con una raffi- ca di mitra e avrebbero poi riscosso dall'Oas il compenso di due milioni di franchi. L'attività criminale di Castille, secondo i documenti sequestrati al suo domicilio, era principalmente rivolta contro i francesi rimpatriati di recente dall'Algeria: alcuni erano stati condannati a morte, per altri invece erano state fissate grossissime taglie, pena il plastiquage della loro abitazione se non avessero pagato. E' risultato anche che il Castille aveva già preparato in ogni particolare l'uccisione d'un poliziotto, trasferito da poco dall'Algeria, ed aspettava da un momento all'altro un telegramma da Algeri per passare all'esecuzione. Un documento di particolare importanza riguarda il piano per far saltare la Torre Eiffel, sulla quale è installata la stazione radio-emittente: l'attentato avrebbe dovuto avvenire il 5 febbraio, durante l'atteso discorso del gen. De Gaulle. Infine, Castille aveva preparato per la prossima notte, la € operazione Budapest », che sarebbe dovuta consistere in una ventina di attentati contro le sedi rionali del partito comunista, e per la quale erano già stati stampati i manifestini firmati Oas da lasciare sui luoghi delle esplosioni. Nel Consiglio dei ministri che il gen. De Gaulle ha presieduto oggi all'Eliseo il mini¬ U1 11 II M M1 ! 111TI : 111TI ! IW11M111111 ( IM 1 stro dell'Interno, Roger Frey, ha reso conto delle operazioni in corso contro l'Oas. Dandone poi notizia ai giornalisti, il ministro dell'Informazione, Louis Terrenoire, ha dichiarato che « l'arresto di Philippe Castille ha potuto impedire un certo numero di misfatti e di crimini, poiché egli era in possesso d'un piano concernente ben 48 attentati al plastico ». Sandro Volta Philippe Castille, il capo dell'organizzazione dei terroristi deli'Oas arrestato la scorsa notte a Parigi (Tel.) 11 ! 111111M11111111111 i i 11 1 II ! I II M111M TI ] 11111111111111111111 r 11 ] 11 11 1111111M1111111 i 111111 II U1111 [ 11111111U