Pazzo l'ergastolano che ha ferito la nipote

Pazzo l'ergastolano che ha ferito la nipote Graziato dopo aver trascorso treafaaai ia carcero per l'uccisioae di tre fratelli Pazzo l'ergastolano che ha ferito la nipote In un accesso di follia ha colpito la ragazza alla testa con un cuneo di ferro - II giudice chiederà la perizia psichiatrica - Denunciato per tentato omicidio - La giovane guarirà in un mese (Dal nostro corrispondente) Como, 30 gennaio. L'ex-ergastolano Battista Rota di 55 anni, che domenica sera ha tentato di uccidere una sua nipote di 14 anni, Teresa Mazzoleni, colpendola al capo con un cuneo di ferro mentre la ragazza nella sua casa di Alzate Brianza stava cenando, è stato interrogato per tutta la giornata dal procuratore della Repubblica di Como, dr. De Simone. Il fatto è stato così ricostruito nel suoi particolari. Battista Rota, graziato il 31 ottobre scorso, dopo aver trascorso trent'anni di carcere perché implicato in un triplice omicidio consumato con altri tre compagni ad Almenno San Sai vatore (Bergamo), era stato accolto nella casa della sorella Angelina Mazzoleni, abitante a Cascina San Giuseppe di Alzate Brianza. La donna, pur avendo undici figli ed essendo vedova da tre anni, non aveva esitato ad ospitare il fratello uscito dal carcere ammalato di tubercolosi e con un piede amputato in seguito a un principio di cancrena. Il Rota il 12 novembre 1961 era giunto ad Alzate. La sorella aveva voluto che con 1 soldi guadagnati in carcere acquistasse >un arto ortopedico ed aveva rifiutato qualsiasi aiuto finanziario da parte dell'ex - ergastolano che, fra l'altro, gode di una piccola pensione. I rapporti con i nipoti erano buoni. Verso la più piccola, Teresa, lo zio dimostrava un interessamento particolare di protezione e di difesa. La rimproverava se la vedeva con qualche ragazzo. Qualche giorno fa le aveva detto: « Come sei bella! Stai attenta ai giovanotti; non lasciarti lusingare ». Probabilmente il pensiero che la ragazza potesse correre qualche « pericolo » di carattere sentimentale deve aver portato l'ex-ergastolano a un improvviso stato di < raptus » psichico, sfociato nel fatto di sangue. Questa è l'impressione delle autorità inquirenti, che chiederanno per Battista Rota una perizia psichiatrica. Non è escluso che gli anni trascorsi in carcere gli abbiano sconvolto la mente. Domenica sera Teresa Mazzoleni era in cucina e mangiava la minestra. La madre stava rigovernando, mentre Io zio sedeva accanto al fuoco. Ad un certo momento arrivarono due conoscenti di famiglia. Il Rota intanto si era alzato ed era uscito in cortile. Poco dopo rientrava recando un grosso cuneo, del peso, di óltre due chili, di quelli che si usano per spaccare la legna. Si avvicinò a Teresa, che stava a tavola e cominciò a percuoterla sulla testa. Tre volte il cuneo colpì la giovane, prima che la madre e i due ospiti potessero intervenire. L'energumeno, prima di essere immobilizzato, usciva nuovamente di casa, afferrava un altro cuneo e attraverso la porta della cucina lo scagliava contro la ragazza che giaceva a terra in un lago di sàngue, ma senza colpirla. Poi si arrendeva e tornava calmo, quasi intontito, assente. Teresa Mazzoleni, trasportata all'ospedale di Erba, veniva di- . chiarata guaribile in un mese. Battista Rota verrà denunciato per tentato omicidio ma anziché in un carcere finirà 1 suoi giorni in un manicomio criminale. Gli era stato inflitto l'ergastolo nel 1931, quando insieme a Pietro Gavarrln, Giuseppe Rota e Giuseppe Arzuffi, aveva ucciso tre fratelli, Pietro, Paolo e Giovanni Mazzoleni, a scopo di rapina. Battista Rota era stato graziato per buona condotta. c. p. Teresa Mazzoleni, di 14 anni, la ragazza aggredita dallo zio ad Alzate Brianza (Tel.) IIIIIIIIIIIMIIII! 1111i1111tl111111111II111111111111111111II i 1 f 11 111111111II1111 i1111111111111 III UNI UHIIIIID Battista Rota, 55 anni, l'ergastolano graziato (Telef.)

Luoghi citati: Alzate, Alzate Brianza, Bergamo, Como