Il vino nel mercato europeo

Il vino nel mercato europeo • Mote di aicoltvira Il vino nel mercato europeo I punti principali degli accordi di Bruxelles; catasto vinicolo, denuncia della produzione e delle giacenze, denominazione dei vini di origine e contingenti In seguito agli accordi che sono stati presi a Bruxelles per l'inizio della seconda fase del Mercato comune, il mercato vinicolo europeo dovrà assumere una nuova fisionomia poiché i punti concordati per ogni singolo paese sono i seguenti: — Formazione di un catasto viticolo, cioè un inventario della superficie vitata (numero viti e qualità) ed il suo aggiornamento continuo, come ad esempio si opera per il catasto geometrico particellare. I rilievi dovranno essere ultimati entro il 1963. In tale modo si potrà conoscere con attendibilità l'indirizzo e la situazione di ogni paese. — Denuncia della produzione e delle giacenze in ogni paese del Mercato comune a partire dalla prossima vendemmia 1962. Tale denuncia, contrariamente a quella che si deve fare entro il 31 corrente mese ha scopi statistici e non fiscali, poiché il Consiglio della Cee deve formulare ogni anno un bilancio sulla situazione di mercato tenendo cónto per ogni paese dei consumi interni, delle esportazioni e delle \itilizzazioni secondarie del prodotto. Conoscendo i rapporti tra domanda e offerta si può intervenire con provvedimenti atti a mantenere una certa stabilità dei prezzi su livelli equamente remunerativi, pur tenendo conto delle esigenze dei consumatori ed incoraggiare il consumo. — Regolamentazione della produzione e del commercio dei vini a denominazione di origine in modo che ogni paese possa presentare un elenco di vini classificati e tali da essere trasferiti con certe garanzie di qualità. Ogni paese dovrà avere una propria legislazione in materia, orientata nell'ambito delle necessità della comunità europea. Per il corrente anno si sono presi provvedimenti provvisori e per l'Italia e la Francia si è fissato un contingente di 150 mila ettolitri di vino provenienti da regioni determinate. In base al trattato di Roma, con il 1962 l'Italia e la Francia avrebbero dovuto offrire un contingente pari al 5,2% delle rispettive produzioni medie del periodo 1955-57, pari a circa 2,5-3 milioni di ettolitri. Il contingente della Germania Occidentale è stato aumentato dal 1958 ed attualmente è di 1.200.000 ettolitri di vini di vario tipo, di cui 800.000 da tavola Per non creare difficoltà nell'assestamento dell'eco nomia viticola italiana e francese, tali contingenti saranno modificati solo a giudizio della maggioranza del Consiglio dei ministri della Comunità economica europea (Cee). Altre innovazioni che si dovranno realizzare nel settore agricolo sono le seguenti: Entro il 1965 saranno gradualmente estesi i contingenti di prodotti agricoli non ancora liberalizzati e sarà provveduto ad una graduale riduzione dei dazi doganali. In tema di politica sociale saranno livellati i salari femminili a quelli maschili e sarà dato corso alla libera emigrazione dei cittadini di ogni paese del Mec. Altre norme sono state fissate per i cereali, le carni, le uova, il pollame e gli ortofrutticoli. Tutti i provvedimenti presi per il settore agricolo dovranno andare in vigore con gradualità in modo che le imprese possano avere il tempo d'adattarsi ai nuovi indirizzi tecnici e commerciali. g.

Luoghi citati: Bruxelles, Francia, Germania Occidentale, Italia, Roma