I vecchi «re» della malavita americana e agenti del Fbi ai funerali di Lucky Luciano

I vecchi «re» della malavita americana e agenti del Fbi ai funerali di Lucky Luciano I parenti vorrebbero seppellirlo al cimitero dei divi di Hollywood I vecchi «re» della malavita americana e agenti del Fbi ai funerali di Lucky Luciano Joe Adonis, Nick Di Marzio e i fratelli Fischietti hanno seguito la bara con una cinquantina di "indesiderabili" - Dagli Stati Uniti sono giunti un fratello e un nipote colonnello dell'aviazione - Si cercano le "memorie" scritte dall'exgangster • Pianti e grida della madre della fidanzata : "Che disgrazia, ancora un mese e sarebbero stati marito e moglie" (Dal nostro corrispondente) Napoli, 29 gennaio. Presente — fra gli altri — una folta rappresentanza del quartier generale della malavita italo-americana, con Joe Adonis in testa, si sono svolti i solenni funerali di Lucky Luciano. La bara era stata trasportata ieri sera nella parrocchia della * Santissima Trinità » in via Tasso dalla morgue, ove fu inviata per la perizia tossicologica, che il prof. Verga depositerà al più presto verso la metà di febbraio. Per la prima volta, dopo più di mezzo secolo da quando Lucky Luciano, allora diciottenne, cominciò ad assaggiare il carcere per i suoi traffici di stupefacenti, l'italo-americano era stato vestito con un abito fornito di tasche nella giacca e nei pantaloni. Infatti egli, dotato di un'astuzia raffinata, riteneva e affermava che pur di comprometterlo la polizia degli Stati Uniti, tramite agenti provocatori, non avrebbe esitato a fargli porre addosso qualche bustina di droga. Periiiiiiliiniiliiiiililillllllìii» ciò aveva una sola tasca, all'interno della giacca, per il portafogli; tutte le altre erano finte. Stamani in chiesa, dopo i parenti stretti di Lucky — il fratello Bartolo, il nipote Salvatore e un altro nipote, Toni, colonnello dell'aviazione negli Stati Uniti — si vedevano una cinquantina di « indesiderabili », espulsi come tali dagli Stati Uniti. Notati: Nick Di Marzio, John Di Giorgio, i fratelli « Pompi » e Tancredi Tortora, venuti da Acerra — dove si sono stabiliti —, John Raimondi e i fratelli Fischetti. Era anche presente la giovanissima fidanzata di Lucky, Adriana Rizzo, figliola di un tassista, venuta con lo zio Armando, il fratello Gennaro e la madre. Quest'ultima piangeva forte e la si è udita mentre quasi gridava: « Che disgrazia! che disgrazia! Ancora un solo mese e sarebbero stati marito e moglie! ». Adriana era sorretta da Livia Sigus, la fedelissima governante sarda che accudiva Luciano da oltre tredici anni. Al rito assisteva una folta rappresentanza sia della polizia italiana che del Federai Bureau of Narcotics, ramo dell'F.B.I., col suo capo, l'ispettore Henry Manfredi, giunto in volo da New York con vari operatori cinematografici che hanno filmato lunghe riprese senza trascurare una sola persona, compresi i numerosi giornalisti. Fra gli amici più intimi di Lucky v'era Pasquale Eboli, cittadino degli Stati Uniti, venuto da Chicago. E' stato constatato con stupore che la chiesa appariva ornata, sia sull'altare centrale che ai laterali, di garofani e rose bianche. Ma era un caso. Poco prima vi era stato un matrimonio. Gli unici fiori posti sul legno della bara erano quelli offerti da Adriana: una croce di violette. Numerose le corone. Sui nastri di molte si leggevano frasi in inglese. Una portava il nome di una cine sina, che fu una fiamma lontana di Lucky Luciano: <Soi Long-Pa ». Terminata la triste cerimonia, il feretro è stato deposto nel sontuosissimo < carro monumentale Milano» (è questa l'espressione esatta nel linguaggio delle « pompe funebri ») trainato da otto colossali morelli olandesi. La salma rimane depositata al « cimitero britannico » in attesa che i parenti riescano ad ottenere il permesso — finora negato dal governo americano — per farla trasportare negli Stati Uniti e seppellirla ad Hollywood, e non a Lercara Friddi. Il desiderio della famiglia — politicamente schierata con il partito democratico — è stato sostenuto da un deputato, che ha così telegrafato al presi- dente Kennedy: « Lucky Luciano poteva essere pericoloso da vivo, non da morto ». Viva impressione ha suscitato la notizia che Lucky Luciano aveva scritto un volume di memorie. Nel testo — che costituisce una delle più interessanti documentazioni su questo primo mezzo secolo degli Stati Uniti —, per rendere la pariglia a quelle autorità che lo fecero espellere non solo dagli Stati Uniti, ma anche da Cuba, dove una volta rimpatriato in Italia era riuscito a ritornare nel '47, Lucky Luciano aveva documentato quale fu l'aiuto offerto da lui e da altre personalità del suo ramo a molti uomini politici. Obiettilo del diario era — come confidò a taluni intimi — di provare l'ingratitudine dimostrata verso di lui da deputati, senatori, governatori e ministri che non mossero un dito per fare revocare il decreto di < indesiderabile ». Molte persone, oggi, hanno interesse a fare bruciare quei fogli, ma alcuni amici di Luciano hanno fatto già sapere che essi si trovano in buone mani. Un particolare sintomatico è la misteriosa scomparsa da Napoli di Joe Scorzari, l'uomo ritenuto la persona in cui Lucky Luciano aveva maggiore fiducia, avendone fatto una sua ombra, sempre pronta a scattare per proteggerne la vita. Joe Scorzari, pur sfornito di passaporto, è irreperibile e l'Interpol lo ricerca invano da venerdì. Il produttore cinematografico Martin Gosch, giunto da Madrid a Roma e poi a Napoli quando Lucky Luciano morì, continua ad essere interrogato dall'ispettore Henry Manfredi, del Federai Bureau of Narcotics, e dal capitano Cesare Speciale, della sezione stupefacenti del Nucleo di polizia tributaria della Guardia di Finanza situato alla Caserma * Zanzur ». Il Gosch disse e documentò che doveva fare un film sulla vita di Luciano, cui erano già stati pagati SO milioni sui 200 pattuiti. Ma da Hollyxcood — cui sono state chieste informazioni tramite la nostra Ambasciata — è stato risposto che « quale produttore » il Gosch risulta'sconosciuto. Crescenzo Guarino Al centro del gruppo, in sop rabito nero, è Adriana Rizzo la uiovane fidanzata napoletana di Lucky Luciano fotografata all'uscita dalla chiesa durante i funerali (Tel.)