Chiesto per Sophia Loren e Ponti il rinvio a giudizio per bigamia

Chiesto per Sophia Loren e Ponti il rinvio a giudizio per bigamia Chiesto per Sophia Loren e Ponti il rinvio a giudizio per bigamia L'istruttoria sul matrimonio messicano della celebre coppia è punta ad un punto decisivo quattro anni dopo le denunce presentate da alcuni privati cittadini (Nostro servizio particolare) Roma, 17 gennaio. Il sostituto Procuratore della Repubblica dott. Guasco ha chiesto il rinuio a giudizio per il reato di bigamia di Sophia Loren e di Carlo Ponti, che il 17 settembre 1957 nello stato di Chihuahua nel Messico, celebrarono per procura il loro matrimonio. In seguito alle nozze alcuni privati cittadini (la signora Luisa Brambilla, il parrucchiere genovese Giuseppe Salanida e l'avvocato abruzzese Nello Orlando) presentarono all'autorità giudiziaria una serie di esposti e denunce sollecitando che il produttore e l'attrice venissero processati per il reato di bigamia. Infatti Ponti, allorché si sposò con la Loren nel Messico, era ancora legato da un precedente matrimonio con la signora Giuliana Fiastri, sposata in Italia in regime concordatario il SO marzo 19J,6. Il sostituto procuratore dottor Guasco ha ritenuto esistente il reato di bigamia ed ha chiesto perciò il rinvio a giudizio dinanzi al Tribunale. Toccherà ora al giudice istruttore dott. Franco decidere se accettare o meno la richiesta del rappresentante della pubblica accusa. Nel caso sfavorevole alla coppia, la Loren e Ponti dovrebbero comparire dinanzi al Tribunale: per il reato di bigamia, il Codice prevede una pena variante da uno a cinque anni. Il caso Loren-Ponti si presentò subito particolarmente interessante non soltanto per la notorietà dei suoi protagonisti, ma per la singolarità delle questioni giuridiche che con esso venivano sollevate. Infatti — fu la prima domanda che sorse spontanea — si poteva procedere per un reato avvenuto all'estero senza avere una particolare autorizzatone del Ministero di Grazia e Giustiziar E si poteva considerare un reato commesso all'estero il secondo matrimonio celebrato da Carlo Ponti f A questi interrogativi il so¬ stituto Procuratore della Repubblica dott. Guasco ha dato, nella richiesta di rinvio - a giudizio, una spiegazione che senza dubbio darà luogo ad accese polemiche: nello stesso momento in cui Carlo Ponti e Bophia Loren, per poter celebrare a Ciudad Juarez il loro matrimonio, rilasciarono a Roma le procure notarili che consentirono ai loro rappresentanti di poter concludere la pratica del Messico, il reato si sarebbe compiuto. Cosa accadrà ora dopo là richiesta del sostituto Procuratore della Repubblica? E' bene chiarire innanzi tutto che in pratica, qualora si giungesse al processo, Carlo Ponti e Sophia Loren corrono il ri¬ schio sì di essere condannati, ma hanno la certezza che l'eventuale condanna è destinata a rimanere di nessuna conseguenza pratica per effetto del condono. E questo per non parlare dell'ultima iniziatila della coppia, che si è decisa a rivolgersi all'autorità giudiziaria messicana per ottenere l'annullamento di quel matrimonio perché celebrato usando due procure non valide giuridicamente. Sarà forse proprio questa iniziativa a risolvere la loro posizione. Infatti, secondo la legge italiana, il reato di bigamia si estingue nello stesso momento in cui uno dei due matrimoni viene riconoscuto nullo. gi g# SophJa fotografata qualche giorno fa con il marito ad una «prima» cinematografic

Luoghi citati: Ciudad, Italia, Messico, Roma