Assalita di notte da giovani in auto mentre con l'amica corre dal padre morente

Assalita di notte da giovani in auto mentre con l'amica corre dal padre morente Indagini su un brutale episodio nei pressi deWospedale di Pinerolo Assalita di notte da giovani in auto mentre con l'amica corre dal padre morente Gli occupanti della vettura, tutti sui 20-25 anni, hanno tentato di trascinare le donne nella macchina - Le vittime hanno opposto resistenza gridando disperatamente - Una delle signore, prossima a diventare madre, è stata colpita con un pugno al viso - Forse già identificati i responsabili: sarebbero torinesi, appartenenti ad ottime famiglie o o o o (Dal nostro corrispondente) Pinerolo, 13 gennaio. Due giovani signore di Pinerolo sono rimaste vittime di una brutale aggressione che ha sollevato vivissima impressione anche fuori della città perché una delle donne è prossima a diventare madre mentre l'altra, che era in sua compagnia, stava recandosi al capezzale del proprio padre morente. Il drammatico episodio è avvenuto l'altra sera verso la mezzanotte, in viale Don Minzoni, all'incrocio con i viali di Piazza d'Armi. ;. i e e - Erano le S3,30 circa quando la signora Luigia Lucia Beitramone di 28 anni, residente nella nostra città in via Tabona 8, venne avvisata che le condizioni di suo padre — il signor Tommaso Beltramone di 73 anni, ricoverato da qualche tempo all'ospedale « Agnelli* — st erano improvvisamente aggravate. I medici curanti erano preoccupati e temevano un decesso; l'allarme, purtroppo, era giustificato perché quest'oggi il signor Beltramone è morto. L'ospedale dista da via Tabqne poca p.iu ^trecento me- tri e per raggiungerlo bisogna percorrere il primo tratto di viale Don Minzoni, che fiancheggia il torrente Lemina. Ciononostante, dato che per l'ora tarda la zona era completamente deserta, Luigia Lucia Beltramone chiese ad una amica —! la signora Franca Ningetti di 25 anni e prossima a diventare madre — di accompagnarla fino al nosocomio. Le due donne, uscite di casa in fretta, imboccavano il lato sinistro del viale, quello cioè verso il torrente, camminando speditamente. .,.„.. Improvvisamente giunse alle loro spalle una macchina, a bordo della quale erano stipati alcuni giovanotti, forse cinque o sei, dall'apparente età di £0-25 anni. L'automobile — che sarebbe una < Fiat 1100 », color caffelatte —x raggiunta l'altezza delle due donne sterzò tutta sulla sinistra, obbligandole ad addossarsi alla siepe e tagliando loro contemporaneamente la strada. I cristalli della vettura vennero abbassati; uno dei giovani che si trovavano a bordo chiese alla signora Ningetti di indicargli una sala da ballo. « Vogliamo divertirci un po' » aggiunse. Le due donne, però, compresero subito di essere incappate in un brutto Incontro,- spaventate, fecero un rapido « dietro front » cercando di darsi alla fuga. La scena, a questo puntò, si fece disgustosa: i giovanotti, aperti gli sportelli della macchina, balzarono ^a terra, si avventarono sulle signore e cercarono di trascinarle a viva forza dentro la vettura con l'evidente intenzione di rapirle. La Beltramone e la Ningetti, nonostante lo spavento, si ribellarono con forza e opposero una fiera resistenza mettendosi a gridare a squarciagola: * Aiuto! Aiuto.'» Le finestre delle case sulla destra del viale non tardarono ad illuminarsi e ad aprirsi. La gente, affacciatasi, incominciò a domandarsi cosa stava succedendo. Qualcuno accennò a scendere in strada. A questo punto uno dei giovani, e precisamente quello che poco prima stava seduto accanto al guidatore, sferrò un pugno in pieno viso alla signora Ningetti, che cadde a terra perdendo copiosamente sangue dal naso. Alla vista di quello che era accaduto e per l'allarme che ormai si era propagato a diverse case della zona, i giovani aggressori si spaventavano e risalivano frettolosamente in macchina dandosi alla fuga. La signora Beltramone, tuttavia, riusciva a vedere chiaramente i numeri di targa e a trascriverli. Rimaste sole le due donne, in preda a comprensibile orgasmo, ritornavano a casa, dove più tardi la signora Ningetti, visitata e curata dal dott. Sebastiano Faoul Ros, veniva giudicata guaribile in sei giorni. Poche ore dopo le due donne sporgevano regolare denuncia ai carabinieri che hanno subito intetato le indagini per l'identificazione degli aggressori. A quanto risulta gli inquirenti sarebbero già sulle tracce dei responsabili dell'episodio. Si tratterebbe di alcuni giovani torinesi, tutti appartenenti ad ottime famiglie. L'auto, che in un primo tempo si riteneva rubata, risulterebbe invece di proprietà del padre di uno degli aggressori. La signora Beltramone, rimessasi appena dallo choc subito per il brutale fatto, è stata oggi colpita dal dolore per la perdita del padre ch'è spirato nel pomeriggio all'ospedale. m. g.

Persone citate: Beltramone, Franca Ningetti, Luigia Lucia Beitramone, Luigia Lucia Beltramone, Sebastiano Faoul Ros, Tommaso Beltramone

Luoghi citati: Pinerolo