Raddoppiato lo stipendio alla più anziana centralinista d'Italia: avrà 4 mila lire al mese di Giampaolo Pansa

Raddoppiato lo stipendio alla più anziana centralinista d'Italia: avrà 4 mila lire al mese II «uo sciopero di tre ore aveva isoiato un intero paese deiia Lomeiiina Raddoppiato lo stipendio alla più anziana centralinista d'Italia: avrà 4 mila lire al mese A 81 anni ha vinto la sua prima battaglia sindacale - Manovrava il posto pubblico di San Biagio li ore al giorno da 33 anni - Se le sue richieste non venivano accolte era decisa a « chiudere bottega » - Il sindaco ieri le ha concesso l'aumento - Anche la vecchia cassetta verrà sostituita con un centralino automatico (Dal nostro inviato speciale) Garlasco, 12 gennaio. Squilla il centralino telefonico di San Biagio, una piccola frazione di Garlasco, in provincia di Pavia. 7 eresa Camera prende tra le mani il microfono, con un gesto incerto. < Pronto > risponde. < Come t Chi è la titolare del centralino t Ma, non saprei... ». La vecchina si guarda attorno smarrita, si volta verso il figlio che sta già accorrendo in suo aiuto, ma subito si riprende: < SI, non ricordavo più, so¬ n ¬ no io, proprio io la titolare, Camera Teresa vedova Papetti>. E' tutta bianca, con un fazzolettone nero in testa e una aria da nonnina delle favole, frastornata dal rumore e dalla confusione che le stanno attorno. Giornalisti, foto-reporters, gli operatori della tv, la luce accecante dei riflettori, il chiasso degli sfaccendati del paese che hanno invaso il piccolo bar di corso Torino. Dopo tutta un'esistenza serena ma oscura in un angolo della Lomeiiina, Teresa Camera è divenuta celebre all'improvviso. Ha 81 anni, è la più anziana telefonista d'Italia e per la prima volta in vita sua ha deciso di scendere in sciopero perché non è più soddisfatta del suo stipendio di duemila lire al mese. San Biagio è un paesello di 800 anime, tra risaie e pioppe ti, con un mulino, una riseria una piccola fabbrica di mate, rie plastiche e una grossa fattoria con riserva di caccia. Gli abbonati alla Stipcl sono quattro e, come tutti gli altri ahi tanti senza telefono, dipendo no dal centralino di Teresa Camera. Ogni comunicazione in partenza e in arrivo passa attraverso la piccola antiquata cassetta appesa in una stan za del Bar-Trattoria « S. Bia gio ». Da trentatré unni, il cen tralino è manovrato dalla gnora Camera che nel 1948 dopo la morte del marito Rie cardo, ne è divenuta la titolare ufficiale. Non è lavoro da poco. Il posto pubblico funzio na 14 ore al giorno, tutti i san ti giorni dell'anno. Le chiama te quotidiane sono una qua rantina e molte sono dirette a persone che non hanno l'appa secchio in casa. In questo caso è necessario rintracciarle ed avvisarle, spesso tn cascine sperdute nella campagna: cl.ilometri a piedi o in bicicletta, nella neve dell'inverno come sotto il sole rovente dell'estate lomellino. «Afa cosa le rende tutto questo T> chiediamo alla si gnora Camera. < Quasi niente Il centralino è stato inaugura to nel 1929. Ci fu testa gran de, venne persino il podest di Garlasco. Per cinque anni non mi diedero nulla. Il mi Riccardo aveva già questo bar a a o d e , e o i r e dissero che ci avremmo guadagnato con le consumazioni: eniva uno a telefonare e si fermava a bere un goccio. Poi ci diedero mille lire all'anno, che dopo la guerra sono diventate e sono restate venticinquemila ». Era pochissimo ma i Camera si accontentarono. Al banco del caffè stava il figlio Luigi, che oggi ha 48 anni, con la moglie Angela Barone. Al centralino badava la nonna », come la chiamano in paese. Se ne stava quieta, al caldo, seduta accanto al telefono e ad ogni chiamata era costretta a zittire i ragazzoni che si agitavano attorno al alcio-balilla e i padri di famiglia accaniti sulle carte da scopa ». Qualche mese fa la nonnatelefonista si ammala. Aveva superato gli ottanta, al microfono ci sentiva sempre meno: qualche volta, nel dare la linea, sbagliava Anche la vista le si indeboliva. Non ce la faceva più e il figlio e la nuora furono costretti ad occuparsi loro del centralino. « Lo abbiamo fatto per il bene del paese ma non potevamo andare avanti per molto » dice Luigi Camera. E così, il giorno di Natale la nonna scrisse alla Stipel che con il SI dicembre avrebbe smesso di prestare servizio. Il giovane sindaco di Garlasco, Giuseppe Sampietro, si preoccupò. La frazione restava tagliata fuori dal mon do: come avrebbe fatto chi avesse avuto bisogno all'improvviso del medico, dei pompièri, della levatricet Sampietro promise che avrebbe sistemato tutto e tanto disse che convinse la vecchina a restare titolare del centralino. Passarono una, due settimane dell'aumento di stipendio nessuno parlava più. La signora Camera decise di scendere in sciopero. Alle .8 di mercoledì, sua nuora telefonò alla Stipel, al sindaco di Garlasco e ai quattro abbonati della frazione: « La mamma va in pensione perché lo stipendio è troppo basso. Da questo momento il centralino di S. Biagio è come se non esistesse più. Potete venire a riprendervi l'apparecchio e la cabina ,telefonica». Da Pavia si precipitò un ingegnere della Stipel con il sindaco del paese. Una discus sione a non finire, conclusa con la promessa formale di rivedere lo stipendio della nonna. Tre ore dopo il centralino riprendeva a rispondere. ■Sembrava solo una tregua. Ancora stamane non si aveva notizia dell'aumento. Tutta la famiglia Camera — nonna, figlio, nuora e due nipoti — era decisa a disfarsi una volta per tutte del centralino. La telefonista era sfiduciata. Un po' indisposta, s'era alzata da letto solo dopo due ore di trattative con i giornalisti e la Televisione. « Vorrei ancora occuparmi del centralino, ma come si fat Sono divenuta un po' sorda e ora sono i figli che si devono occupare di me. Se mi .dessero qualcosa di più, lo faremmo volentieri, ma così no E' solo un disturbo ». A mezzogiorno finalmente è arrivata la buona notizia. Il sindaco di Garlasco ha comunicato che la Giunta aveva deciso dì raddoppiare lo stipendio della nonna-telefonista: da 25 a SO mila lire all'anno. LpcucpTns La Stipel dal canto suo ha promesso di sostituire la vecchia cassetta anteguerra con un centralino automatico, così che il bar funzioni solo come posto telefonico pubblico. Quando glielo hanno detto, Teresa Camera era già tornata a coricarsi. La cifra le sembrava astronomica. « Se lo sapesse il mio povero Riccardo » ha mormorato. Aveva vinto la prima e unica battaglia sindacale della sua vita. Giampaolo Pansa L'ottantenne Teresa Camera nel centralino telefonico a San Biagio di Carlasco

Persone citate: Angela Barone, Camera Teresa, Giuseppe Sampietro, Luigi Camera, Sampietro, Teresa Camera