Cooperazione fra Italia e Marocco nei settori economico e tecnico di Arturo Barone

Cooperazione fra Italia e Marocco nei settori economico e tecnico Cooperazione fra Italia e Marocco nei settori economico e tecnico Un nuovo colloquio con il sovrano ha concluso la visita di Fanfani e Segni, che oggi si fermeranno a Tangeri - Inaugurata una raffineria costruita dall'Eni - Probabile viaggio di Gronchi a Rabat (Dal nostro inviato speciale) Marrakesh, 10 gennaio. La visita di Fanfani e Se gni in Marocco si è conclusa nel primo pomeriggio di oggi, con la colazione offerta dal nostro governo ai dirigenti politici di Rabat nella sede dell'ambasciata italiana. Il comunicato ufficiale, diramato congiuntamente dalle due parti, sottolinea i rapporti di amicizia e di reciproca cooperazione (soprattutto economica e tecnica) che i « due Paesi si sono trovati d'accordo di sviluppare maggiormente ». Questa affermazione trova conferma, da parte nostra, nell'impegno di Gronchi a visitare a sua volta il Marocco probabilmente nella seconda metà di marzo. Oggi si è appreso inoltre che, insieme con il Presidente della Repubblica, viaggerà anche il sindaco La Pira, grande amico del defunto sovrano Maometto V e strenuo fautore del < gemei laggio » fra la città di Firenze e l'antica capitale marocchina di Fès. Al di là del convenzionale linguaggio dei documenti diplomatici, si deve pur riconoscere che da parte marocchina si nutre oggi nei confronti de! nostro paese un sentimento curioso, nel quale l'attesa degli aiuti sperati si mescola all'ammirazione più sincera Fin dal primo incontro di lunedì, re Hassan II non ha esitato a dichiarare: <Noi desideriamo associarci all'Italia che ha una grande carta da giocare in Marocco ». Questo concetto è del resto il motivo ricorrente di molti discorsi, pubblici e privati, degli uomini responsabili dì Rabat. « Noi — ha detto in altra occasione il ministro Alaoui — non abbiamo paura di sollecitare l'aiuto dell'Italia e dì metterci alla* sua scuola, perché sappiamo che questo rapporto fra maestro ed allievo muta secondo le epoche; i nostri padri, durante il perìodo più fulgido della civiltà araba, insegnarono molte cose agli italiani del loro tempo ». Questo sottofondo psicologico spiega anche la rapidità con la quale la delegazione di plomatica italiana ha potuto portare a termine la propria missione Ieri sera, in un colloquio fra Segni e Balafrej, stato avviato e concluso il « giro di orizzonte > dedicato alla politica estera, e in particolare alla situazione dei rapporti fra Est ed Ovest. Stamane, in un altro colloquio al quale partecipavano re Hassan e il presidente Fanfani, si è discusso soprattutto delle prospettive politiche, economiche e sociali del risorto Stato scerifflano. Il colloquio odierno ha avuto luogo nella sede del Consiglio municipale di Mohammedia (già Fedala), ridente località della costa atlantica sulle cui spiagge nel novembre '42 sbarcavano le truppe americane destinate ad occupare Casablanca. Proprio su quelle storiche spiagge re Hassan aveva inaugurato poco prima, alla presenza di Fanfani, di Segni e di un foltissimo pubblico, la nuova grandiosa raffineria della Samir, costruita dall'Eni in compartecipazione con la holding che controlla tutte le partecipazioni industriali dello Stato marocchino. Sempre nella tarda mattinata, e sempre a Mohammedia, si è riunito il consiglio dei ministri del governo provvisorio della Repubblica algerina. La coincidenza, sebbene del tutto casuale, tra la visita di Fanfani ed il soggiorno in territorio marocchino del Gpra ha dato luogo a molte congetture romanzesche da parte dei colleghi della stampa straniera, soprattutto di quelli francesi. Forse anche per questo, 11 programma della visita ufficiale di Fanfani è stato all'ultimo momento modificato e condensato. Da stasera la nostra delegazione è ospite di Marrakesh, ma ormai per ragioni più storico-turistiche che politiche: la capitale del sud marocchino celebra infatti quest'anno il millenario della sua fondazione. Dopo un giorno di riposo nella città, che d'inverno appare veramente degna della sua fama e dell'elogio di Winston Churchill, Fanfani e Segni ripartiranno nel pomeriggio di domani alla volta di Tangeri. Qui sono in programma una riunione della colonia italiana e l'inaugurazione della nuova scuola professionale. Venerdì, ritorno a Roma, ma solo per il week-end: da martedì Fanfani e Segni saranno di nuovo in viaggio, alla volta di Londra. Arturo Barone Il sovrano del Marocco, accompagnato da Fanfani e Segni, taglia il nastro inaugurale della nuova raffineria ìtalo-marocchina di petrolio di Mohammedia (Telef.)