Un morto nella toeletta della «Freccia delle Dolomiti» trovato solo ieri per caso: è l'ingegnere scomparso

Un morto nella toeletta della «Freccia delle Dolomiti» trovato solo ieri per caso: è l'ingegnere scomparso Dopo cinque giorni, II disastro ferroviario di Treviglio ha avnto nn sognilo imprevedibile Un morto nella toeletta della «Freccia delle Dolomiti» trovato solo ieri per caso: è l'ingegnere scomparso Il professionista di Ospedaletti è stato schiacciato tra le pareti d'acciaio dello sgabuzzino - Il cadavere scoperto da un funzionario delle ferrovie, durante l'ultima delle molte ispezioni effettuate sull'automotrice - La moglie della vittima ne aveva denunciato la scomparsa lunedi (Dal nostro corrispondente) Treviglio, 9 gennaio. Il Cadavere dell'ing. Francesco Barcelloni, di 69 anni, residente ad Ospedaletti (Sanremo), scomparso dopo la sciagura ferroviaria di Vidalengo, è stato trovato oggi nella toeletta della « Freccia delle Dolomiti », ferma da cinque giorni sul binario morto di Marengo, a sei chilometri da Treviglio. In questo modo salgono a quattro le vittime del tamponamento tra l'automotrice rapida 1,60 e il direttissimo Venezia-Milano, avvenuto nella notte tra il te il 5 gennaio. V impressionante ' ritt'tìvamento è stato effettuato da un tecnico delle ferrovie dello Btato e da una guardia della Polizia ferroviaria, intenti agli ultimi rilievi prima che l'automotrice venisse rimossa dai binario morto e trasferita a Torino per essere rimessa a nuovo. Il cadavere dell'ingegnere era raggomitolato su se stesso. Il viso era tumefatto e quasi irriconoscibile e i piedi erano spezzati: il resto del corpo, però, era intatto. . Il corpo dell'ing. Barcelloni c stato trovalo per caso, mentre Polizia ferroviaria e cara binieri indagavano per stabilire se il professionista fosse veramente salito sulla (Freccia delle Dolomiti » la notte del disastro. Le ricerche avevano preso il via ieri pomeriggio dopo la denuncia presentata ai commissariato di P.S. di Sanremo dalla signora Luigia renzo, moglie dell'ingegnere. La donna aveva raccontato della strana scomparsa: dei marito ed aveva aggiunto che il pomeriggio del i gennaio egli le aveva telegrafato che nella mattinata di venerdì 5 sarebbe arrivato in treno ad Ospedaletti, dove i coniugi trascorrevano l'inverno. Dopo di allora la signora Barcelloni non aveva saputo più nulla del marito, che si era recato Belluno a trovare la vecchia madre. I proprietari della pensione < Belluno », dove l'ing. Barcelloni aveva preso alloggio, avevano confermato per telefono alla signora Pento che il professionista era effettivamente partito la sera di giovedì con la « Freccia delle Dolomiti », l'automotrice rapida ohe di lì a poche ore donerà schiantarsi contro il direttissimo Venezia-Milano. Sulle prime non si era prestato molta fede al racconto della signora. L'ipotesi che la salma di un uomo potesse ancora trovarsi nella tragica automotrice appariva romanzesca. Nessuno poteva suppoi"-_ re che, dopo tanto clamore attorno al sinistro e dopo le ispezioni e i controlli sulla « Freccia », un cadavere fosse stato dimenticato sul treno. Le autorità di polizia di treviglio, inoltre, ieri avevano risposto al commissariato di Sanremo che l'elenco del feriti nel sinistro era stato controllato con attenzione e dal momento ohe l'ingegnere non risultava fra essi, non poteva essere salito sulla € Freccia ». Invece l'incredibile è accaduto. Malgrado l'assoluta certezza della polizia dei tecnici delle ferrovie dello Stato che avevano rovistato più volte l'inferno della tragica automotrice, sulla « Freccia » era rimasto un cadavere che è stato rinvenuto solo cinque giorni dopo. In questo modo, il disastro di Vi dalcngo, già tanto assurdo, ha avute oggi un seguito incredibile. La scoperta è stata fatta alle 15 dall'ing. D'Angelo, capo-reparto della seeione tra zione del Compartimento di Milano, e da un agente della Polizia ferroviaria, Tonani, del comando di Treviglio cen tro. Quasi moitso da un triste presentimento, l'ing. D'Angelo è sceso sulla massicciata del la ferrovia, ha raccolto un grosso sasso e lo ha scagliato con violenza contro il finestri no esterno della toeletta, che si trova in testa all'automotrice, proprio dove più violente erano state le conseguenze del tamponamento. Il vetro è andato in frantumi e all'ingegnere ed all'agente è apparso l'agghiacciante spettacolo di un corpo senza vita, con il viso nascosto. I due hanno notato il dorso di un uomo, piuttosto corpulento, reclinato sulla destra, quasi prono, serrato e schiacciato fra le lamiere. La mano destra era posata sul capo, nell'atto di chi si sta pettinando. Il morto indossava un abito « principe di Galles » grigio. Il corpo è ovparso privo di ferite non è straziato. Tutto lascia supporre che l'uomo abbia ri cevuto un violento colpo al capo al momento del tamponamento e sia morto sull'istante. Forse era entrato nella toeletta pochi attimi prima dello scontro. L'ing. D'Angelo ha subito av vertito i! Compartimento fer roviario e il Ministero dei tra sporti mentre l'agente ha av visato la polizia e i carabinirri. I vigili del fuoco di Treviglio e Bergamo sono accorsi sul posto per tagliare con la fiamma ossidrica le lamiere della tragica vettura. Tutti si domandavano come è stato possibile che prima d'ora nessuno si sia accorto di quel cadavere. La polizia e i pompieri sostengono che non ira materialmente possibile intravedere quel corpo accartocciato nello sgabuzzino. Malgrado questa affermazione, i dub bi permangono Questa sera, mentre erano sempre in corso le operazioni di recupero della salma, è arrivato a Morengo anche il figliastro della vittima, l'avvoca, to milanese Aldo Dazzo, che ha seguito tutte le operazioni di ricupero. La salma dell'ing Barcelloni è stata tratta dalla sua bara d'acciaio alle 19£0. I vigili del fuoco hanno dovuto procedere ad un lungo lavoro di scardinamento delle la* miere, per poter estrarre il corpo del poveretto. Si tratta effettivamente dell'ing. Francesco Barcelloni: la sua identificazione non ha richiesto formalità particolari poiché indos10 gli è stato trovato un tesserino della Gonfagricoltura. In tasca'-'il professionista aves ra anche una grossa somma di denaro. La salma 'dell'ing. Barcelioni e stata trasportata alla camera mortuaria del cimite ro di Boriano e messa o di sposizione dell'autorità giudi ziaria. r. p. L'ing. Barcelloni morto sulla «Freccia delle Dolomiti»