La causa per l'eredità del sen. Frassati

La causa per l'eredità del sen. Frassati La causa per l'eredità del sen. Frassati Settecento milioni in contanti e 1 miliardo 200 milioni in case e terreni - Un lascito di 700 milioni per beneficenza: a Torino o a Pollone? - Il tribunale dovrebbe decidere sulla competenza territoriale e sulla nomina dell'esecutore testamentario Stamane, con lo scambio delle « comparse », si apre davanti al tribunale civile di Torino tgiudlcc dott. Bianchi) la causa per l'eredità del sen. Alfredo Frassati, morto il 21 maggio scorso. Il 4 luglio 11 suo testamento fu reso pubblico e immediatamente destò incertezze e perplessità. I beni del senatore erano costituiti; da circa 700 milioni in contanti, depositati presso un agente di cambio e realizzabili, secondo la dizione dello stesso testatore, < in tro giorni »; da proprietà immobiliari, case e terreni, per oltre un miliardo e 200 milioni. Il sen. Frassati scriveva che la sua unica figlio superstite, la contessa Luciana Gawronska (l'altro Aglio, Pier Giorgio, mori giovanissimo in odore di santità, stroncalo da un attacco di poliomielite), aveva già avuto 350 milioni; uguale somma era stata distribuita, In parti non uguali, ai nipoti. «Altri 700 milioni — continuava 11 testamento — sono destinati ad opere di beneficenza, come li avrebbe dati il mio Giorgetto. Sto cercando, aiutato dal can. Bosso (il sacerdote che godeva la liducia del senatore al punto di essere designato come esecutore testamentario), a quale opera si possano dare dopo la mia morte i 700 milioni,.. ». Il resto dei belli, inline, venivano lasciati a «tutti i pronipoti, nati o nascituri », con il vincolo di non vendere le proprietà immobiliari prima di 20 anni dalla ..ione del sen. Frassali La oontessn Luciana Gawron ska ed i suoi sei llgli, con il patrocinio dell'avv Zola, si sono ri1 volti al tribunale soprattutto per chiarire la portata del documento. La figlia ed I nipoti del senatore negano anzitutto di aver già avuto un anticipo dell'eredità, e cioè 700 milioni. La contessa rivendica quindi la < legittima », e cioè une, metà dei beni lasciati dal padre. Fa inoltre osservare che la destinazione delle proprietà immobiliari al « pronipoti nati e nascituri» costituisce un vincolo per un numero imprecisabile di anni, data la giovane età dei suoi figli, su almeno un miliardo e 200 milioni. Luciana Gavvronska, infine, vuol sapere dal tribunale a chi dovranno essere versali i milioni destinali ad opere di bene. Il testamento non lo dice esplicitamente ed è per questa ragion-.che sono intervenuti in causa gli Enti Comunali di Assistenza di Torino e di Follone, ciascuno dei quali aspira ad amministrare I 700 milioni i anonimi ». La legge, Infatti, assegna all'Eca del comuno di residenza dello scomparso le somme lasciate in beneficenza senza precisa destinazione. A Torino il senatore risiedeva abitualmente e vi mori, menlre a Pollone risultava anagratlcamente iscritto. Il can. Bosso sarà presente stamane non solo per difendere la piena validità del lascito di 700 milioni, ma anche per affermare la volontà del defunto, che sarebbe slata quella di costruire una scuola professionale per ragazzi poveri da intitolare a Pier Giorgio Frassati. Il tribunale di Torino, dopo lu scambio dello «comparsole, dovrà anzitutto decidere sulla competenza territoriale Se la successione del sen. Frassati venisse considerata aperta in Pollone i non in Torino, il tribunale coni polente sarebbe quello di Biella. Un altro problema preliminare di notevole importanza, per le con soguenze che può avere, è la dichiarazione di validità della no mina ad esecutore testamentario del can. Bosso. Il sen. Frassati espresse per iscritto questa sua volontà sulla busta che contene va il testamento, ma non la ri peté nel testo.

Luoghi citati: Biella, Pollone, Torino