Macmillan a Bonn per incontrare Adenauer

Macmillan a Bonn per incontrare Adenauer Macmillan a Bonn per incontrare Adenauer Secondo il governo federale, nel « memorandum » al Cancelliere, Kruscev avrebbe offerto negoziati diretti non solo per Berlino Ovest, ma per l'intera questione tedesca (Dal nostro corrispondente) .Boiin, 8 gennaio. Macmillan ò giunto stasera a Bonn accompagnato dal ministro degli Esteri Lord Home. Accolto all'aeroporto dal cancelliere Adenauer, il Premier ha subito raggiunto la residenza dell'ambasciatore inglese. I colloqui anglo-tedeschi cominceranno domani mattina alle 10 per concludersi in giornata intorno alle 17. I due statisti parleranno di Berlino e delle spese di stazionamento per le truppe inglesi in Germania. Altri temi all'ordine del giorno sono l'uniono politica europea secondo i disegni di De Gaulle e le armi atomiche ai paesi della Nato, Germania compresa. L'Inghilterra è contraria al riarmo atomico tedesco; d'altra parte essa si aspetta dalla Germania larghe commesse militari. Prima che giungesse Macmillan, Adenauer aveva ricevuto i giornalisti inglesi accreditati a Bonn parlando a lungo del memorandum sovietico. Adenauer ha cercato di svalutare il documento affermando che esso non contiene alcunché di nuovo: « In sostanza si tratta di una esca dei sovietici per staccare la Germania dai suoi alleati. Noi di certo non abboccheremo ». Quanto al sondaggi americani per Berlino, Adenauer ò dell'avviso che « I progressi fin qui registrati non sono notevoli»; può darsi però — ha soggiunto — che continuando a negoziare con tenacia si possa approdare a qualche risultato. Il memorandum sovietico — diciotto pagine — verrà mantenuto segreto per decisione del governo di Bonn. Ma la sua sostanza, secondo le indicazioni ufficiali, si può ridurre a pochi concetti: gli alleati — scrive Kruscev — hanno mostrato con la loro politica di non volere la riunirlcazione della Germania. Ebbene, perché non affrontiamo noi, in negoziati diretti, la complessa questione? Dopo aver illustrato tutti i vantaggi di una diretta intesa fra Bonn e Mosca con l'esclusione, degli alleati, Kruscev fa intravvedere qual- che possibilità di intesa ed ac cenna per esempio ad una ami litarizzazlone del paese con il consenso — ben s'Intende del regime comunista di Pankow. Anzi, Pankow dovrebbe entrare nelle trattative, almeno in un certo stadio. Di Berlino Kruscev parla poco, ben sapendo che sono gli alleati con i loro diritti di occupanti i responsabili della situazione; egli si limita a ripetere In forma blanda la vecchia formula della « città libera», ma non insiste oltre. Questo atteggiamento del capo russo confermerebbe che Mo sca per ora non ha interesse a risolvere il problema berlinese, che resta nelle sue mani un mezzo di pressione. Anzi, dallo stesso documento, si deduce che i sovietici si contenterebbero di trovare un modus vivendi con gli alleati m. c,