Persa ogni traccia del «piccolo Giufffre di Bergamasco»
Persa ogni traccia del «piccolo Giufffre di Bergamasco» Persa ogni traccia del «piccolo Giufffre di Bergamasco» Mandato di cattura contro il commerciante scomparso dopo le truffe agli agricoltori Si delineano i particolari della disonesta attività - Otteneva prestiti a nome di altri e rilasciava cambiali con false firme di noti possidenti - La reazione di uno di questi ha dato inizio alle indagini • Una lunga fila di vittime Non tutti però presenteranno denuncia - Si vuole accertare se faceva anche usura - Dove ha messo il denaro? e o a i . e o . a a a a a e - (Dal nostro corrispondente) Alessandria, 4 gennaio. Il Procuratore della Repubblica di Acqui Terme dott. Conti, ha firmato l'ordine di cattura nei confronti del commerciante in vini Giovanni Guerci di 56 anni da Bergamasco. R ■ commerciaTnte - è scomparso da tre giorni, dal momento in cui è venuto alla luce H raggiro che vede il Guerci al centro di un giro di cambiali false e assegni a vuoto. Le imputazioni sono di truffa, falso in cambiali ed emissione di assegni a vuoto, ma non è escluso che possa essere provato anche il reato di usura. Fino a tarda sera non è stata trovata alcuna traccia del c piccolo Giuffrè di Bergamasco » — cosi ormai viene comunemente indicato il commerciante-mediatore — e difficilmente egli farà ritorno in paese, temendo la reazione dei molti compaesani truffati. Nella giornata odierna si è meglio delineata l'attività del commerciante. Giovanni Guerci — nativo di Casalnoceto nel Tortonese — viveva da molti anni a Bergamasco, in una casa di via Roma assieme alla moglie, la figlia Teresa Rosa di 23 anni, diplomata maestra, llMimiMllllllimillllinnilllllMIIIIlM la suocera e due cognate. Aveva saputo accattivarsi, grazie anche al suo carattere aperto e gioviale, la simpatia di tutto il paese. Così, contemporaneamente al suo lavoro di mediatore e commerciante in vini, aveva potuto iniaiore,1 da una decina di anni, anche quell'altra attività che lo ha oggi portato alla ribalta della cronaca. Il Guerci, dicendosi incaricato da persone che avevano bisogno di denaro, è riuscito ad ottenere da decine ai agricoltori prestiti varianti dalle 100 mila lire ad alcuni milioni. Rilasciava a garanzia cambiali recanti le firme false di persone note in paese. E' stato possibile accertare, in base alle decine di effetti finora recuperati, che aveva usato il nome di ben 5.', possidenti del luogo. Uno di questi, il macellaio Andrea Guastavigna, nei giorni di Natale veniva a scoprire che era stata apposta la sua firma su quattro cambiali per complessivi due milioni. La reazione dell'interessato, che aveva affrontato il Guerci, giungeva alle orecchie del brigadiere De Tata, comandante la stazione carabinieri di Bergamasco, che dava inizio alle indagini. Lo scandalo era ormai pubblico ed alcuni dei truffati riuscivano a recuperare parte dei loro crediti. Si giungeva cosi a sabato scorso, quando la moglie del Guerci doveva essere ricoverata nel reparto ginecologico dell'ospedale civile di Alessandria^ sarà sottoposta ad'un delicato intervento operatorio) e martedì mattina il commerciante, partito da Bergamasco asserendo di recarsi in visita dalla consorte, spariva di circolazione. La sua scomparsa aumentava lo sdegno dei creditori e quando ieri il tenente Bonfante, comandante la te' nenza dei carabinieri di Alessandria, si portava in paese, era possibile raccogliere le prime denunce. Si presentavano in caserma, Cristoforo Bovero di 85 anni, Giulio Bo di 47 anni, Giovanni Hoidi di 5S anni, Giovanni Bisoglio di 53 anni e Giovanni Piccarolo di 59 anni,.che dichiaravano di avere versato complessivamente al Guerci, ricevendo in garanzia cambiali poi risultate false, la somma di dieci milioni di lire. Il solo Bovero ha consegnato circa cinque milioni, tutti i risparmi del suo lavoro. A questi il commerciante pagava interessi do¬ rt'antf fra il 7 e l'S per cento. E' comunque certo che l'elenco di coloro che hanno prestato danaro al Guerci è molto piti lungo: alcuni si decideranno a presentare denuncia, altri invece, per non ammettere di essere stati truffati, finiranno per tacere. Vj sono inQltresnu.rp.erosi agricoltori di Éergamasco e di Comuni lucini che attendono ancora il pagamento di forti parti*e di uva e vino vendute al Guerci, che in molti casi ha pagato con assegni a vuoto. Parecchi di questi hanno già presentato denuncia, altri li seguiranno. Tra questi truffati è il vice sindaco di Ber. gamasco, il signor Giovanni Quaranti, che ha ricevuto un assegno a vuoto di oltre 750 mila lire. I carabinieri, oltre a cercare di completare l'elenco definitivo dei truffati, stanno indagando su di un altro aspetto della attività del commerciante. Risulta infatti che il Guerci rilasciasse a sua volta prestiti, asserendo di agire per conto di una banca di Castellazzo Bormida, ad un interesse oscillante sul 10 per cento. Se questo potrà essere provato, e se risulterà che chi ha avuto prestiti era in stato di necessità, verrebbe a configurarsi il reato di usura. Un particolare che per il momento non trova spiegazione è dove siano finiti i molti milioni — quale sia la cifra esatta è per il momento impossibile stabilirlo — passati in tutti questi anni tra le mani de1 ediatore. Forse egli stesso è .sto vittima di sbagliate speculazioni (avrebbe tra l'altro comprato partite di vino ad un prezzo superiore a quello poi realizzato), ma non si esclude che il Guerci agisse per conto di altre persone, che sia in realtà sol tanto una pedina di un gioco ben più grosso. Anche in questa direzione sono rivolte le indagini degli inquirenti. E' un fatto che il tenore di vita condotto da Giovanni Guerci non era certo quello di per sona che dimostrasse di avere notevoli possibilità economiche. Il particolare ci è stato confermato dalla stessa figlia del mediatore. < In famiglia — ha detto Teresa Guerci — abbiamo scoperto soltanto all'ultimo, quando ormai lo scandalo era scop piato, l'attività di mio padre. Non sappiamo spiegarci come abbia potuto far ciò e come possa avere speso tutti questi soldi. Non aveva vizi, non da va molto denaro, qualche voi ta appariva preoccupato prò pria per difficoltà economiche. Qui in ospedale, dove assisto mia madre, e un continuo pellegrinaggio di creditori, ma a tutti noi non possiamo che rispondere di non saper nulla » Subito dopo la sua fuga da Bergamasco, Giovanni Guerci si era recato da un legale alessandrino, l'avv. Mnzzone. Il difensore sostiene che il commerciante, con ì soldi amiti in prestito, ha fatto frnn'e ai molti debiti contratti anni fa, quando crollò improvvisamente i" mercato del vino, e ritiene che la somma truffata non superi i venti milioni, f, m. Nei pressi di Potenza Reattore militare esplode in volo: morto il pilota (Nostro servizio particolare) Potenza, 4 gennaio, (a.) Uri reattore monoposto dell'aeronautica militare è esploso mentre sorvolava la località Monticchio Sgarroni, presso Rionero in Vulture. Nella sciagura è morto il pilota, il sottotenente Giuseppe Pontera di 24 anni, di Roma. L'aereo, appartenente alla 4* aerobrigata del decimo gruppo di Napoli, era partito dal nuovo aeroporto di Grazzanise (Caserta), diretto a Gioia del Colle. Sul posto sono giunti in serata alti ufficiali dell'aviazione militare per le indagini sulle cause della sciagura.
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