Da oggi un Mercato comune anche nell'America Latina

Da oggi un Mercato comune anche nell'America Latina Da oggi un Mercato comune anche nell'America Latina Entra in vigore ldal trattato di Monle tariffe doganali (Nostro servizio particolare) Roma, 1 gennaio Entra domani in vigore l'Associazione latino-americana di libero scambio. Si tratta di una nuova organizzazione economica alla quale aderiscono, per ora, 7 delle 21 Repubbliche sudamericane: Argentina, Brasile, Cile, Messico, Paraguay, Perù e Uruguay Tuttavia fra i sette paesi aderenti figurano — con l'unica eccezione del Venezuela — tutti i paesi che hanno cominciato ad avviarsi sulla strada della industrializzazione. Se darà i frutti sperati, l'organizzazione non mancherà di esercitare su quelli rimasti alla finestra l'irresistibile attrazione che il nostro < Mercato comune » sta ora esercitando sugli altri paesi dell'Europa occidentale. L'accostamento fra l'Associazione latinoamericana di libero scambio e la Comunità economica europea non deve, per altro, essere spinto troppo lontano. Se è vero che al trattato di Montevideo (18 febbraio '60) che diede vita all'organizzazione sudamericana si arrivò per effetto della buona prova fornita dal Mec, è anche vero che gli obiettivi delle due organizzazioni sono assai differenti. Per il momento, infatti, i sette paesi dell'America Latina non perseguono propositi di integrazione politica e neppure ■— almeno esplicitamente — di integrazione economica. Essi mirano soltanto a favorire gli scambi reciproci abolendo gradualmente — nello spazio di 12 anni — le tariffe doganali e le restrizioni che incidono sulle voci < essenziali » del loro commercio. 'è Il « re dell'acciaio » è morto a 71 anno negli Stati Uniti New York, 1 gennaio. All'età di 71 anno è morto oggi a Lingonier (Pennsylvania) il grande industriale americano Benjamin Fairless, che molti chiamavano « il re dell'acciaio ». Ultimamente era stato un mese e mezzo in ospedale per pleurite. Figlio di un minatore dell'Ohio, Fairless aveva fatto nell'industria una carriera brillantissima — dal 1938 al '53 fu il massimo amministratore della U. S. Steel, il più colossale complesso siderurgico di tutta l'America che in quei 15 anni aumentò di circa il 35 per cento il proprio potenziale produttivo. Dal '55 era presidente dell'Istituto americano per gli acciai. Non è prevista né una tariffa esterna comune, né una politica economica unitaria; ciò significa che i singoli Stati continueranno ad essere arbitri assoluti in materia di commercio estero con i paesi terzi. Unico limite alla sovranità dei paesi aderenti è il criterio della reciprocità: nessuno può sperare di trarre dalla applicazione del trattato maggiori benefici di quanti è disposto a consentire agli altri Pur con questi limiti la nuova Associazione è destinata a segnare una svolta nella storia economica dell'America Latina. Fino ad oggi l'interscambio fra i sette paesi aderenti rappresentava un'aliquota irrisoria (11%) del loro commercio estero complessivo. Ancora legati ad una economia di tipo coloniale, essi esportano quasi soltanto materie prime di origine mineraria e agricola in cambio di prodotti industriali dell'America anglosassone e dell'Europa occidentale. La politica di sviluppo dei traffici latino-americani servirà a diversificare la produzione agricola oggi in gran parte simile; a stimolare la razionalizzazione delle industrie (evitando lo sperpero dei « doppioni n.); a promuovere gli investimenti in settori finora trascurati per la mancanza di adeguati sbocchi commerciali. La popolazione dei sette paesi ammonta già oggi a circa 145 milioni di abitanti; ma non tarderà a superare quella attuale del Mec, ove si tenga conto del pauroso ritmo di accrescimento demografico sud-americano. Fra le grandi aree sottosviluppate del mondo, l'America Latina è stata sinora la più negletta. La posizione geografica e la formazione culturale delle sue elassi dirigenti sem bravano sottrarla alle tenta- zioni del comunismo. La rivoluzione castrista ha dimostrato che la miseria e l'ignoranza costituiscono sotto tutte le latitudini un materiale incendiario estremamente pericoloso. L'Associazione latino-americana di libero scambio è un primo e per ora timido tentativo di modificare il quadro delle istituzioni economiche tradizionali. Il piano Kennedy « Alleanza pei' il progresso » mira a mobilitare in questo dinamico clima un volume di capitali imponente, anche se impari agli immensi bisogni. Sta ora ai dirigenti politici sudamericani mostrarsi all'altezza del compito storico di portare il loro continente entro"i limiti della «nuova frontiera» a»'ar. b. l'associazione di libero scambio stabilita ntevideo - Entro 12 anni saranno abolite - Non è prevista l'integrazione politica ASSOCIAZIONE DELL'AMERIC PAESI Argentina Brasile Cile . . Messico Paraguay Perù Uruguay TOTALE MEC (1) In milioni di abitanti, st □ Il ItllMM liti llllill 111 Itll tll llllllllMMi II1IMIIIIDM ECONOMICA A LATINA Superlicie (kmq.) I Popolazione (1) 2.778.400 8.513.800 741.800 1.969.400 406.800 1.349.000 187.000 21,0 67,2 7,9 34,2 1,8 10,7 2,7 145,5 15.846.200 1.168.000 169,5 ime alla metà del 1961. IM1IIIM llMItllllllHdllllll IMIIII II Il 111 ! !

Persone citate: Benjamin Fairless, Kennedy