I corridori professionisti esclusi

I corridori professionisti esclusi I corridori professionisti esclusi nel ciclocross disputato a Cesano Boscone Si tratta di Severini, za federale del 1962 (Dal nostro corrispondente) Milano, 1 gennaio. I corridori professionisti Severini (campione d'Italia, di ciclocross), Longo, Guerciotti, Zorzi e Ferri non in possesso della licenza rilasciata dalla Unione velocipedistica italiana per il 1962, non sono stati ammessi al ciclocross di Capodanno, organizzato oggi dalla Polisportiva di Cesano Boscone. Alla gara hanno partecipato solamente i dilettanti che si sono classificati in questo ordine: 1. Bruno Realini, che copre i 21 km. in 1 ora 3"; 2 Garbelli a 20"; 3. Balestra II dissidio, da tempo in atto fra l'Uvi e il Consiglio del professionismo, è giunto quindi ai ferri corti. A proposito del ciclocross di Cesano Boscone, il presidente dell'Uvi e dell'Unione ciclistica internazionale Adriano Rodon: ha dichiarato: «Proprio ieri la segreteria generale del¬ Longo e altri ciclisti - Hanno gareggiato s l'Unione ciclistica internazionale, su richiesta dell'Uvi, ha proibito formalmente ai corridori italiani che non sono forniti di una licenza dell'Uvi di prendere parte alle riunioni di Zurigo del 2 e 3 gennaio, sotto pena di sanzioni contro i corridori e contro gli organizzatori, in applicazione del regolamento; perciò la Polisportiva di Cesano Boscone non ha fatto altro che mantenersi nella legalità. Sabato prossimo si correrà a Milano il ciclocross dell'Epifania e gli interessati avranno tutto il tempo possibile per mettersi in regola. Nel calcio i giocatori professionisti dipendono e sono amministrati dalla Lega nazionale; ma il tesseramento è curato dalla Federazione italiana gioco calcio. In mancanzR del presidente del Consiglio del professioni smo Vincenzo Torriani, assen te da Milano, il dott. Vittorio jparabili Stxumolo, membro del Consi-1 glio stesLega deorganizz« sei gioSport m«Per i sti la lisempre vero chefessionisle richiinoltrarlspecialismande sviate); avocare disciplinil Consige quindifaccia dridori e Il dotplorato re l'attdenti deil Coni evitare - Non avevano la licen soltanto undici dilettanti jglio stesso e presidente della Lega dei velodromi (nonché organizzatore della prossima « sei giorni » al Palazzo dello Sport milanese) ha ribadito: «Per i corridori professionisti la licenza dell'Uvi è stata sempre una formalità, tanto è vero che il Consiglio del professionismo sta raccogliendo le richieste di rinnovo per inoltrarle a Roma (per gli specialisti di ciclocross le domande sono state anzi già inviate); ma l'Uvi, che intende avocare a sé anche la parte disciplinare, non riconosce più il Consiglio del professionismo e quindi non ammette che esso faccia da tramite fra i corridori e l'Uvi ». Il dott. Strumolo ha poi deplorato con espressioni ama- i re l'atteggiamento del presi- | denti dell'Uvi, auspicando che j il Coni intervenga presto per evitare guai peggiori e irre- 1. c

Persone citate: Bruno Realini, Consi, Garbelli, Longo, Severini, Vincenzo Torriani, Zorzi

Luoghi citati: Cesano Boscone, Italia, Milano, Roma, Zurigo