Lieto inizio del 1962

Lieto inizio del 1962 Lieto inizio del 1962 con il teatro di Eduardo Ancora il secondo canale alla ribalta. Ieri sera ha avuto inizio quello che possiamo senz'altro chiamare un avvenimento artistico di grande importanza: cioè l'intera rassegna delle più indicative e significative produzioni teatrali di Eduardo De Filippo che si articolerà in otto puntate. Ci sembra inutile soffermarci sulla figura di Eduardo: tutti lo conoscono come attore e autore tutti conosco no commedie come Napoli milionaria o Questi fantasmi o Filumcna Mar turano. Ci preme piuttosto sottolineare la validità dell'iniziativa che permetterà ad una platea di milioni di spettatori (sempre sperando che il secondo canale abbia ormai raggiunto una soddisfacente diffusione) di seguire le tappe e le evoluzioni dell'attività creativa di uno dei nastri più interessanti artisti contemporanei. Si tratta quindi dell'affermarsi sul vìdeo di un fatto culturale: e ben venga il fatto culturale quando, come in questo caso, si attua con un sicuro divertimento. L'idea di un ciclo sul teatro di Eduardo De Filippo è ottima e dovrebbe essere estesa ad altri campi, non di regola, si capisce, perché sarebbe assurdo, ma quando se ne ravvisi l'opportunità al fine di avvicinare al grande pubblico televisivo l'opera completa di un drammaturgo o di un pittore 0 di un regista. Tornando a ieri dobbiamo dire che l'intervento dello stesso Eduardo in veste di presentatore e commentatore accresceva il valore storico e critico della trasmissione in quanto non si poteva trovare niente di meglio che le sue parole per inquadrare i due testi della serata. I quali testi appartenevano alla prima produzione di Eduardo: semplici scenette comiche destinate ad essere incluse in rappresentazioni di rivista, canovacci che l'abilità degli interpreti doveva poi sostanziare e colorire. Protagonista della prima breve commedia, un tipo di esasperante balbuziente alle prese con un avvocato che ha una fretta terribile; protagonista della seconda un pove ro illusionista da avanspettacolo che s'arrabatta per far digerire al pubblico (e non ci riesce) i suoi ingenui trucchi 1 copioni, appunto perché siamo in presenza di canovacci, non hanno pregi molto particolari. Il teatro di Eduardo èqui in embrione Ma ecco venir fuori, prepotentemente, l'attore Eduardo che aiuta l'autore. E la macchietta scontata e abusata del balbuziente acquista una forza nuova, un sapore insolito e felicissimo; e l'illusionista pasticciane e ignorante finisce con ^l'assumere; pur nella girandola dei suoi farseschi imbrogli, un voltodolorosamente umano. * * Serata tutta napoletana. Sul « secondo > Eduardo e sul «primo» un film di schietto ambiente napoletano « Due soldi di speranza > di Renato Castellani. Dieci anni fa il film ottenne un largo successo di critica e di pubblico. Rivisto dopo tanto tempo non ha perduto nulla della sua freschezza e della sua poesia plebea fatta di allegria e di amarezza. Eccezionalmente bravi Maria Fiore e Vincenzo Musolino. Vivi e vigorosi i dialoghi dovuti a Titina De Filippo. L'olimpionico Berruti si dà al cinema Boma, 1 gennaio. Livio Berruti, cantpiojie olimpionico dei 200 piani, è stato scritturato per il film « La valanga ». Berruti interpreterà la figura di un soldato italiano, che durante la guerra di Grecia, disperso con alcuni compagni, cerca di rientrare nelle linee. Al suo fianco saranno Bruno Tocci, più noto come il « Re dei fumetti », Gastone Benzelli, partner di Anna Magnani nel film a Bellissima » e Giulio Donnini nelle vesti di una eroica figura di cappellano militare. Il soggetto è di Mario Moroni; la regìa di Americo Anton. In sintesi le trasmissioni di fine d'anno: sul < primo » pessima e grottesca la fiaba e banali i collegamenti con i locali notturni: sul « secondo » abbastanza divertente — ma non come ci si attendeva — il ritorno degli « amici del giaguaro ». * * Stasera, in attesa della puntata conclusiva di sabato, ci risentiremo in c Album dì Canzonissima » i quattordici motivi rimasti in gara. Seguiranno «Arti e scienze» e un telefilm della serie « Indirizzo permanente », una serie noiosa e negativa che speravamo di non vedere mai più. Sul secondo canale ci sarà un incontro con Emma Gramatica, un documentario sulla Papuasia e A tarda .a il jazz in Italia. u. bz. Una lettera sui Conservatori del maestro Lodovico Rocca Signor Direttore, non è certo mia intenzione commentare la lettera del M.° Michelangeli pubblicata su « La Stampa » del 30 corr., lettera che si commenta da sé. Mi preme invece riaffermare, nella forma corretta e serena a me consueta, che la mia lettera fu provocata unicamente dalla affermazione attribuita su «La Stampai del 22 corrente al M.° Michelangeli, la quale definiva i Conservatori « le scuole dei mediocri ». Questo è il punto, il solo punto. La Scuola, o Accademia, del Michelangeli non c'entra affatto in questa questione; non era proprio necessario per illustrarne le finalità tirare in ballo i Conservatori e svalutarli. Anche i Politecnici, ad esempio, e le Università possono accogliere allievi mediocri, ma nessuno è perciò autorizzato a definire tali Istituti « scuole dei medio cri ». Da che mondo è mondo, da tutti gli ordini di scuole escono elementi geniali, di talento, di valore e anche mediocri, si capisce. Ad ogni modo, qualunque sia al riguardo il pensiero del M.° Michelangeli, i Conservatori di Stato resteranno la grande sorgente della vita musicale italiana. S'intende che co loro ai quali ne sono affidate le sorti accoglieranno sempre col massimo interesse proposte di miglioramenti, emendamenti ecc., purché suggerite con animo cordiale e con quell'umiltà che si richiede in co loro che si accostano ai prò blemi dell'arte. Grazie e mi creda Lodovico Rocca Torino, 1° gennaio 1962. Anna Maria Ferrerò e Sorel si sposeranno entro gennaio (Nostro servizio particolare) Roma, 1 gennaio (l. e.) < No, non ci siamo ancora sposati, ma lo faremo fra qualche giorno, non appena i nostri impegni di lavoro ce lo consentiranno ». Così Anna Maria Ferrerò ha risposto a chi le chiedeva conferma della notizia apparsa su qualche quotidiano. L'equivoco era nato nella mattinata di sabato scorso, quando l'avv. Arnaboldi con due testimoni si era presentato davanti ad un uffi ciale di stato civile in un ufficio del Comune, per ordinare le pubblicazioni di matrimonio fra l'attrice piemontese ed il suo fidanzato Jean Sorel, in qualità di loro procuratore legale. Entrambi sono infatti impegnati nelle riprese di un film e così si sono serviti del loro avvocato per sbrigare tutte le pratiche inerenti il matrimonio. Anna Maria e Jean si sposeranno a Roma entro que sto mese e celebrato il rito nuziale in Campidoglio partiranno per Parigi. Teatro Carignano — Stasera alle 21,15, la compagnia della Commedia Comica diretta da Erminio Macario, con Carlo Campanini e Maria Fiore, prescenta « Coniglio lui... donna lei... >, tre atti comici di A. Novelli.

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