Guido Rey poeta del Cervino commemorato ieri al Breuil

Guido Rey poeta del Cervino commemorato ieri al Breuil L'omaggio della VaUournanche al sua tiglio più devoto Guido Rey poeta del Cervino commemorato ieri al Breuil Gli è stata intitolata la piazzetta del centro alpinistico e mondano sorto dopo la sua morte - Cordiale riconciliazione, nel nome della fraternità montanara, fra le guide valdostane e quelle forestiere DAL NOSTRO INVIATO Cervinia, lunedi mattina. La piazzetta del Breuil, l'incantevole piccolo spiazzo dominato dalla mole svettante del Cervino e dalla meravigliosa catena delle Grandes Murailles, è stata dedicata' a Guido Rey, il poeta di queste montagne. La cerimonia si è svolta ieri mattina nel centenario della nascita del grande alpinista che ha descritto, come pochi altri, l'incantevole bellezza della conquista delle cime da parte dell'uomo. Erano presenti, sotto un magnifico sole, davanti alla chiesetta, un centinaio di persone, in maggioranza sciatori discesi allora dal Pian Maison e dal Plateau Rosa. Tutte le guide della Valtournanche erano rappresentate, c'erano Compagnoni e Plrovano, Rolando Zanni e quindi Ubaldo Rey e Francesco Salluard venuti da Courmayeur a nome dei loro colleghi della grande Valle. Il capo delle guide di Cervinia, Barmasse, ha parlato brevemente per dire quanto grande sia la gratitudine della gente di questa valle (dei Bich, Carrel, Pellissier, Pession ecc.) verso Guido Rey che ha dato fama e prestigio alla conca del Breuil. Dopo una commossa rievocazione di Rey, tenuta da Ernesto Caballo, la piccola folla è salita a visitare la Villa di Guido Rey, solitaria fra i larici grondanti di ghiaccioli. La proprietaria, signora Rita Brughera, ha accolto gli invitati facendo visitare la suggestiva casetta, dalle cui finestre si ammira uno dei più incantevoli panorami del mondo. Al tempo di Rey, morto nel 1935 — ci dice Federico Ma-, nani che allora abitava qui e che frequentò l'alpinieta-poeta il panorama noi» aveva le stonature che oggi offendono l'occhio, è vero Se dalla magica vetta del Cervino, lo sguardo scende a osservare Cervinia, c'è quasi da rabbrividire. Sorgono fabbricati che potrebbero benissimo essere trasportati di peso nelle squallide barriere di Milano e di Torino. Là, forse, potrebbero non sfigurare Guido Rey, affacciato al balcone della sua villa, sosnirava un giorno con amici: * Speriamo che quassù nessuno costruisca torri o grattacieli ». Le prime, che pure a Sestriere danno un tono particolare non privo di bellezza, non sono sorte. In compenso, oggi, ci sono mezzi grattacieli e grossi caseggiati. Terminata la commossa visita e dopo che l'ex-assessore prof. Amato Berthet aveva portato il saluto della Valle d'Aosta, gli invitati si sono riuniti per l'immancabile banchetto. E qui, al momento dei brindisi, si è avuta la parte forse più simpatica dei festeggiamenti in onore di Guido Rey. Il capo delle guide del Breuil, il maestro Barmasse, a nome di tutti i suol colleghi, ha dato un saluto particolare ai grandi alpinisti che non so¬ no di questa valle (Compagnoni, Zanni, Pirovano), parlando dell'amicìzia e della fraternità che lega, nel ricordo di Rey, gli uomini della montagna. A Pirovano, che era stato combattuto per la sua scuola di sci, e la cui vertenza era finita fino alla Corte costituzionale, Barmasse ha offerto il distintivo delle guide del Cervino. La giornata è stata bella, i turisti però non erano numerosi. Questa è ancora una settimana di attesa. La ressa comincerà il giorno di Santo Stefano. Le prenotazioni si contano già a migliaia. Tino Neii-otti

Luoghi citati: Breuil, Courmayeur, Milano, Sestriere, Torino, Valle D'aosta