Lavoratori e padroni di azienda accomunati dai premi di fedeltà

Lavoratori e padroni di azienda accomunati dai premi di fedeltà Assegnate con solènne cerimonia 450 medaglie d'oro Lavoratori e padroni di azienda accomunati dai premi di fedeltà Quattrocento lavoratori, che hanno prestato lungo ed ininterrotto servizio presso la stessa azienda, e 42 imprese con anzianità di oltre mezzo secolo sono stati premiati ieri al teatro Alfieri con medaglie d'oro e diplomi. «E' una cerimonia — ha detto il presidente della Camera di Commercio dott. Vitelli — che accomuna ogni anno lavoratori e titolari di aziende per sottolineare come non vi può essere differenza nella valutazione di uno sforzo, di una fatica, quando Sion" e fatica si sostanziano di amor', di fedeltà, di spirito di sacrificio per il bene comune, per il progresso di tutta la società ». Dei 400 lavoratori 90 appartengono alla Fiat, 27 alla Manifattura Mazzoni ed altrettanti alla Manifattura di Pont, 24 al Cotonificio Valle Susa, 14 alla Riv, 12 alla Lancia ed alla Snia Viscosa, 11 al Lanificio Bona, 10 alla Olivetti ed alla Magnoni e Tedeschi. Seguono con 9 premiati la Banca Popolare di Novara, la Sip, la Talcografite di Val Chisone: con 7 il Banco di Roma e la Compagnia Anonima Assicurazione di Torino; con 6 la Leumann, la Manifattura di Cuorgnè e la Montecatini. Tra le 50 aziende 2 appartengono all'industria, 24 al com¬ mercio, 17 all'artigianato e 7 all'agricoltura. In dieci anni sono già stati insigniti nella nostra provincia 3636 lavoratori e 472 aziende. « In un mondo in cui a volte si intravvedono ombre terrificanti — ha concluso il dottor Vitelli — esaltare la pacifica e civile partecipazione al processo produttivo che crea e non distrugge, vuol significare esaltazione del sentimento più nobile della nostra umanità, che non può non anelare agli orizzonti vivificanti della civiltà e del progresso ». Sono seguiti brevi discorsi del vice-sindaco on. Secreto e del presidente della provincia prof. Grosso il quale ha messo in rilievo l'importanza che questa « aristocrazia del lavoro > ha per l'orientamento delle decine di migliaia di immigrati che giungono ogni anno da tutte le regioni d'Italia. « Perché il lavoro si sviluppi e gli immigrati si inseriscano nella nostra economia senza difficoltà e contrasti occorre che esistano nuclei saldi di lavoratori, del nuclei che rappresentino la continuità: quel valore di fedeltà che oggi, qui, vieprime die di poltrone ed agli ne premiato ». Ai premiati che occupavano le altri lavoratori e parenti che gre¬ mivano il teatro ha rivolto un caloroso saluto 11 comm. Bordiga a nome dell'Associazione nazionale lavoratori anziani : c Le medaglie che state per ricevere — ha detto — sono un impegno ed una responsabilità verso i giovani alle prime esperienze di vita nel mondo del lavoro ». Il discorso ufficiale è stato tenuto dal prefetto dott. Saporiti. « Questa cerimonia — ha affermato il rappresentante del governo — vuol essere un omaggio alla collaborazione tra i fattori fondamentali del processo produttivo che nella provincia di Torino ha toccato cosi alte mète e che, siamo convinti, altri grandiosi successi conseguirà nel futuro. E' seguita la premiazione. Le autorità cittadine e gli esponenti del mondo economico e industriale — tra cui erano l'amministratore delegato delia Fiat ing. Bono, il vice-presidente dr. Giovanni Agnelli, il barone Mazzonis di Pralafera, il presidente dei commercianti comm. Demarchi — hanno consegnato le medaglie d'oro ed i diplomi ai laJ voratori ed ai titolari delle azien| de che venivano chiamati sul pal|co in base all'anzianità: 52 anni di servizio il primo dei lavoratori, oltre tre secoli di vita la prima delle aziende.

Persone citate: Bordiga, Giovanni Agnelli, Lavoratori, Leumann, Magnoni, Mazzoni, Mazzonis, Pont, Vitelli

Luoghi citati: Cuorgnè, Italia, Montecatini, Novara, Torino