I parenti di Trujillo fuggono da San Domingo

I parenti di Trujillo fuggono da San Domingo ImA. FINE JPJ UNA DINASTIA DI PITTA TÒRI I parenti di Trujillo fuggono da San Domingo Hanno lasciato il paese anche gli zii del generale Rafael « junior » - Lo stato di emergenza proclamato dal presidente Balanguer - Una portaerei, un incrociatore e quattro caccia americani incrociano al largo dell'isola Nostro servizio particolare San Juan, lunedì mattina. La situazione . nella Bepubbllca di San Domingo, che era andata costantemente peggiorando dopo l'assassinio del dittatore Rafael Leónldas Trujillo perpetrato nel maggio scorso, è precipitata nelle ultime ore. Il generale Rafael Trujillo < junior >, ohe dopo la morte del padre aveva assunto la caricai di comandante in capo delle forze armate e che nominalmente deteneva il. controllo sul Paese, ha abbandonato l'isola a bordo del suo panfilo diretto alla volta dell'Europa. In pari tempo è stato annunciato ufficialmente che gli zìi del generale, Béctor e José Arizmendi Trujillo, hanno, < acconsentito a lasciare il Paese per statare ulteriori difficoltà al governo. Si sta' cosi disintegrando la « dinastia » dei.1 Trujillo che da trentun anni dominava spietatamente su due milioni e mezzo di abitanti che per il settanta per cento sono mulatti e negri. Di fronte alla piega, per altro non inattesa, prèsa dagli eventi, il presidente Joaquim Balaguer, temendo evidentemente colpi di mano da parte dei trujiliisti, ha proclamato 10 stato d'emergenza in tutto 11 Paese invitando la popolazione a mantenere la calma. In un radiomessaggio alia nazione egli ha affermato che il governo non ha intenzione alcuna di recedere dalla strada intrapresa per portare la Repubblica dominicana alla democrazia aggiungendo che « si opporrà con tutti i mezzi a sua disposizione ai tentativi, da chiunque effettuati, per riportare il Paese sotto una dittatura >. Quest'ultima affermazione costituisce una chiara allusione ai due fratelli del dittatore ucciso. Infatti essi, dopo aver lasciato il Paese nell'ottobre scorso (ovviamente allo scopo di porre in salvo le rispettive famiglie di fronte all'agitazione sempre piti minacciosa delle masse popolari) vi erano ritornati venerdì. Era chiaro il loro proposito di prendere le redini dèi potere date le esitazioni manifestate dal loro nipote Rafael < junior > il quale, amante più del la bella vita che delle responsabilità di governo, appariva propenso a « liquidare > il do minio della sua famiglia. Tuttavia, non appena rimesso piede nell'isola, Heotor e José Trujillo non poterono non rendersi conto del profondo mutamento Intervenuto In essa. Ebbero un colloquio, definito tempestoso, con Balaguer, ma alla fine dovettero rinunciare al loro propositi. Attualmente Città Trujillo è isolata dal mondo esterno. Le ultime notizie giunte da essa prima dell'interruzione delle comunicazioni, parlavano di una situazione estremamente confusa. Non è pensabile che trujiliisti cedano facilmente le loro posizioni di favore, ma qualsiasi tentativo di ripristinare la dittatura sembra destinato ad urtarsi contro l'atteggiamento assunto dalle forze armate. Si è saputo infatti che ieri mattina aerei dell'aviazione militare dominicana han no sorvolato la capitale lanciando manifestini nei quali era detto fra l'altro: € L'aviazione dominicana, con l'appoggio di larga parte delle altre forze armate, annunzia al popolo che intende aiutare il governo del presidente Balaguer e non tollererà tentativi di istituire nel Paese un regime tirannico e reazionario >. Si era parlato anche di un mitragliamento della, capitale da parte di aerei fedeli ai Trujillo, ma la notizia non è stata confermata. Nel pomeriggio di ieri Balaguer, in un suo comunicato annunciava che i componenti la famiglia Trujillo avevano accettato di lasciare il Paese « con un gesto patriottico inteso ad impe dire spargimenti di sangue > aggiungendo di aver nominato capò delle forze armate dominicane il generale Felix Ber inida. li'evMversl della situazione viene seguita attentamente dalle nazioni dell'emisfero occidentale e In particolare dagli Stati Uniti che tendono tradizionalmente a considerare la Repubblica dominicana come una specie di Stato associato, alla stregua di quanto avviene con Portorico. Da proposito va rilevato ohe quattro unità da guerra americane, e precisamente l'Incrociatore « little Stock» e quattro cacciatorpediniere, si trovano alla fonda al largo di Città Trujillo Inoltro la portaerei « Roosevelt », alle ancore in un porto della Florida, ha ricevuto l'ordine di riprendere U mare «per un'esercitazione di normale addestramento». A. San Domingo l'agitazione delle masse popolari contro la dittatura dei Trujillo era in corso ormai da diversi mesi Dopo l'assassinio del padre» Rafael Trujillo «junior* (noto soprattutto per i suoi munifici doni ad attrici di Hollywood) aveva tentato di continuare nel sistema del pugno di ferro instaurato dal padre, ma ben presto aveva dovuto ammettere che il popolo non era più disposto a tollerarlo. Aveva pensato di compiere un gesto di pacificazione offrendo al popolo le piantagioni di zucchero della famiglia che hanno un valore di cento milioni di pesos (l'opposizione aveva definito il gesto una restituzione al popolo di que che ' Trujillo avevano rubato) ma non era servito a nulla. Da situazione si era fatta più difficile quando l'Organizzazione degli Stati americani condanno 11 regime domiaicano. Oggi il presidente Balaguer desidera ottenere la revoca di tale condanna ed Inoltre bloccare la minaccia rappresentata dall'opposizione di sinistra. Dopo alcune incertezze da parte americana, egli è riuscito a condurre in porto trattative per la formazione di un governo di coalizione p. r. I generali Hector (a sinistra) e José Arizmendi Trujillo, zìi del generale Rafael Trujillo «junior», dopo la fuga del nipote, secondo una versione ufficiale hanno «acconsentito a lasciare il paese per evitare ulteriori difficoltà al governò» (Tel.)

Luoghi citati: Città Trujillo, Europa, Florida, Hollywood, San Juan, Stati Uniti