Arrestato il muratore che ha ucciso il rivale perché lo chiamava terrone

Arrestato il muratore che ha ucciso il rivale perché lo chiamava terrone La tragica conclusione della lite tra due Immigrati Arrestato il muratore che ha ucciso il rivale perché lo chiamava terrone « Volevo soltanto difendermi. Mi provocava sempre e m'insultava » - Il ferito è morto nella notte senza avere ripreso conoscenza - La ricostruzione del sanguinoso episodio attraverso le testimonianze E' morto ieri notte il muratore che il giorno prima, durante una lite in cantiere, era stato colpito al capo con una sbarra di ferro da un compagno di lavoro. Si chiamava Bruno Saladin e aveva 43 anni. L'omicida è Domenico Cinelli, di 36 anni. Ieri, dopo l'arresto, piangeva come un bimbo: «Io non ho mai fatto del male a nessuno, chiedetelo agli lMIIIIItlItlllllllllllllItllllllllllllllllllllllllIIIIIIIIIII altri uomini del cantiere. Non so perché il Saladin ce l'avesse con me >. La polizia di San Secondo ha interrogato gli altri uomini del cantiere. SI, c'era sempre stata ruggine tra i due, si beccavano continuamente. C'era un motivo per litigare? I compagni di lavoro hanno cercato vanamente una risposta precisa, poi hannoIIIIIIItlllllllllllllitllllItlllllllllIIIIIIIIIIIIIIIillU » o a l a o o e o U o e n . a a a e a o, o n o detto: «Mah, .forse perché uno era veneto e l'altro meridionale». Bruno Saladin era di Legnago, Domenico Cinelli di Caserta. Ha detto il Cinelli: «Mi insultava sempre, mi chiamava terrone ». Il Saladin era immigrato sei anni fa, abitava a Candiolo con la moglie e due -figli di 10 e 13 anni. Il Cinelli era giunto pochi mesi or sono e abitava in via Gioberti 67 con la moglie e un figlio di 10 anni. Erano due uomini con la stessa storia: avevano lasciato dietro una vita grama, lavoravano duramente a gomito a gomito, erano uguali I loro progetti per il futuro e le speranze per 1 figli. Soltanto la loro origine era diversa e questo motivo 11 avrebbe portati a odiarsi. L'antipatia e il rancore li hanno messi uno contro l'altro fin dal primo giorno che si sono conosciuti : il primo settembre, quando il Cinelli è stato assunto nel cantiere di corso Re Umberto 47, una casa che allora era giunta al primo piano e per la quale II Saladin lavorava fin da quando erano state gettate le fondamenta. L'ostilità era subito apparsa scoperta. Dapprima erano state frasi beffarde mormorate alle spalle, poi Insulti gridati sul viso; qualche volta erano arrivati al punto di picchiarsi. Sembra che. il Saladin fosse il più ostinato nel rancore, e che non perdesse occasione di fare dispetti e mortificare il rivale. Questo, almeno, è quanto assicura il Cinelli, che nel cantiere era l'ultimo arrivato il suo lavoro era meno qualificato di quello del Saladin. La tragica lite di venerdì è stata ricostruita dal commissario di San Secondo attraverso le testimonianze. Alle 13,15 11 Cinelli trova un suo arnese di lavoro fuori posto e si rivolta contro il Saladin : t Sei uno stupido », gli grida. Il rivale afferra un martello da carpentiere e fa per gettarsi su di lui, ma è fermato, trattenuto per le spalle da Felice Rocco. Il Cinelli scappa, mentre il Saladin riesce a divincolarsi dal Rocco. « Lascia perdere ». gli dice un altro muratore, Alberto Gilardl. Ma, cieco d'ira, 11 veneto rincorre per 11 corridoio del secondo piano il Cinelli, Il quale arriva al fondo, è con le spalle al muro, non ha scampo C'è per terra una sbarra di ferro e l'impugna. « Ma cosa mi vuol fare? Sei matto? », dice al rivale che ora gli è davanti e stringe il martello. Il Rocco e II Gilardl spuntano di corsa dal fondo del corridoio, sentono 11 Saladin gridare: «Terrone» e vedono il Cinelli alzare la sbarra e colpire Domenico Cinelli è stato arre stato per omicidio preterintenzionale. La sua vittima era stata trasportata al Mauriziano con 11 capo sfondato. I medici avevano tentato di salvarlo con la tracheotomia e la trapanazione del cranio, ma non ha più ripreso conoscenza ed è spirato nella notte Il Cinelli quando lo aveva visto cadere era fuggito, era corso 1 casa a aveva raccontato convul samente «,la moglie che aveva fepgpiil el10UlisiacdnvfepieIn1dtooalmnl«scQqI(Tniiiiimimiii illuminili iiiiiiiiiiiiiiiiiiiii ferito un compagno die Iq odiava perché era meridionale. « Mi vogliono tutti male », aveva dettò piangendo. Poi aveva abbracciato il figlio ed era scappato in bici eletta. Verso le 18 il suo ragazzo 10 aveva trovato in corso Stati Uniti e gli aveva detto che la polizia era stata a cercarlo. Allora si era presentato con la moglie al commissariato. « Volevo solo colpirlo al braccio per fargli cadere il martello. Ma lui si è chinato... ». Il Saladin era ancora vivo e dopo l'interrogatorio il feritore era stato denunciato a piede libero La polizia è ritornata da lui ieri mattina per arrestarlo. Era In casa con la moglie e il figlio. 11 maresciallo Bertinettl gli ha detto che Bruno Saladin era moi to: non più un ferimento, ma un omicidio. L'omicida Domenico Cinelli: «Volevo soltanto disarmarlo» ii il tltri ii dl ti N

Luoghi citati: Candiolo, Caserta, Legnago