Camici affronta in Australia i migliori fantini del mondo

Camici affronta in Australia i migliori fantini del mondo Camici affronta in Australia i migliori fantini del mondo Il confronto, in 3 prove, da oggi all'ippodromo di Candela - In sella anche l'americano Arcaro, il giapponese Takahashi e l'australiano Selwood dell'Ago Khan (Nostro servizio particolare) Melbourne, 29 dicembre. A Melbourne non si sono ancora spenti gli echi della finalissima di Coppa Davis, che l'attenzione degli sportivi australiani si sposta verso un'altra manifestazione, unica al mondo nel suo genere. Domani pomeriggio, sulla pista dell'ippodromo di Caufield Park, sarà disputata la prima prova del « campionato dei fantini >. L'avvenimento è rtusoito del massimo interesse in quanto vi hanno, aderito — salvo uno — tutti i più grandi assi della frusta d'Europa, dell'America, dell'Asia e dell'Oceania; unico assente il più anziano di tutti, l'asso argentino Irineo Legnisanto, sessantenne. Dagli Stati Uniti è giunto Eddie Arcaro, di origine italiana (i suoi genitori erano siciliani); dall'Inghilterra Lester Piggot; dalla Francia Roger Poincelet; dal Giappone Hideo Takahashi; dall'Italia Enrico Camici. Inoltre saranno in gara Archìe Breasley, australiano d'origine, ma da moltissimi anni trasferitosi in Gran Bretagna, e gli altri due australiani George tloore e Neville Selwood; ambedue sono ben noti in Europa, in quanto il primo è stato fino alla fine del 1960 il fantino del principe Ali Khan in Francia ed il secondo ne ha preso quest'anno il po sto nella scuderia di S.A.R. l'Ago- Khan. L'altro giorno ha avuto luogo il corteggio dei cavalli che parteciperanno alla corsa. Taboo, che è considerato il migliore, è toccato ad Arcaro. Camici ha avuto in sorte Oswald, che è ritenuto uno dei buoni partecipanti alla competizione Dopo questa gara, nel giro di dieci giorni, % migliori fantini del mondo saranno impegnati in altre due gare; al termine verrà compilata una classifica per l'aggiudicazione del titolo mondiale; naturalmente ogni volta verranno cambiati i cavalli. Il più giovane dei fantini in gara è l'inglese Lester Piggot, il più anziano l'italiano Camici. Ognuno di essi ha un suo stile personalissimo. Appunto per questo fare un. pronostico è pressoché impossibile. Soprattutto è necessario ricordare che, per vincere una corsa, non basta assicurarsi la monta d'un grande asso della frusta; occorre anche un buon cavallo. Molti spettatori si daranno convegno domani pomeriggio al Caufield Park; fra essi moltissimi gli italiani, delusi dai tennisti ma che sperano di rifarsi salutando una trionfale affermazione di Enrico Camici. Ma forse solo i tecnicissimi dell'ippica avranno modo di valutare a fondo l'importanza di questa corsa e goderne lo spettacolo. Infatti il vero interesse della prova sta nell'osservazione delle tattiche. Eddie Arcaro si scatenerà probabilmente in una corsa di testa, questa è la tecnica usuale negli Stati Uniti, la tattica che ha permesso ad Arcaro di essere per anni ed anni l'idolo delle folle americane. Piggot sarà soprattutto entusiasmante da seguire nel finale, quando farà roteare, come nel suo stile, la frusta e cercherà di spremere al suo cavallo l'ultima briciola di energia. Takahashi, che quando corre quasi sembra una piccola palla deposta sulla groppa del purosangue, è una vera incognita: in Giappone ha vinto centinaia di gare, ma poco si sa sul suo stile e sulle sue capacità. Poi i tre grandi tecnici della corsa al galoppo: Breasley, Poincelet, Camici. Tre fantini csinfsltgtndawmtizmsvcnmc che fanno di ogni gara uno studio, che cercano di portare il loro cavallo al traguardo nelle condizioni migliori per fornire uno spunto finale irresistibile. Abili tutti e tre nell'uso della frusta, ma soprattutto convinti che il purosangue può render di più se montato con braccia energiche che nel finale quasi lo strappano dal terreno e lo spingono avanti. Infine Moore e Selwood; fantino completo il primo, grandissimo improvvisatore il secondo. Ben lo sanno i francesi. Un giorno del marzo scorso apparve per la prima volta il suo nome. E come scese in pista vinse. Su un cavallo che non aveva mai Disto, contro avversari che non conosceva. E' una dote non comune quella di valutare in poche centinaia di metri le possibilità di un purosangueCome si vede, ognuno dei jockeys impegnati ha classe, esperienza, abilità per vincere. Ma è difficile che i cavalli siano tutti di pari valore; quindi non attendiamoci l'impossibile da Camici: il fantino di Tenerani e di Ribot, di Botticellì e dì Molvedo, di Orsenigc e di Marguerite Vernaut è un asso senza alcun dubbio. I suoi rivali non sono da meno: chi avrà il cavallo migliore — anche di poco — domani vincerà. e. r. La nazionale ungherese ha battuto il Pefiarol per 4-3 in un incontro amichevole disputato a Montevideo. Quattro incontri del torneo nazionale dilettantistico a squadre di pugilato verranno trasmessi per tv nel mese di gennaio: il 7 da Jesolo. 1*11 da Firenze, il 14 da Roma e 11 21 da Bologna o Ferrara o Ravenna.