Un reattore precipita su una casa e uccide due sorelline che dormono

Un reattore precipita su una casa e uccide due sorelline che dormono Impressionante sciagura ieri mattina nel centro di Este Un reattore precipita su una casa e uccide due sorelline che dormono Le bimbe di 4 e 2 anni erano da qualche giorno ospiti dei nonni - Il velivolo ha squarciato l'edificio appartenente al rettore dell'Università di Padova - .Mentre si cercava di raggiungere le piccole un serbatoio della benzina dell'apparecchio è esploso completando il crollo - Il pilota si è salvato col paracadute - Una ventina di feriti (Dal nostro corrispondente) Padova, 28 dicembre. Due sorelline morte e una ventina di feriti costituiscano Il tragico bilancio di una sciaf/ura provocata da un reattore militare nel centro di Este. L'apparecchio che si era alzato in volo in mattinata assieme ad un altro reattore dalla base di Istrana (Treviso), è precipitato in seguito ad avarie al motore. Come si accorse che il veli- volo perdeva quota, il pilota, \ sottotenente di complementRaffaele Russo, pugliese, si i lanciato con il paracadute, toccando terra nella vicina fra- zione Pra, perfettamente inco- lume; l'apparecchio si è invece\abbattuto su una casa di via\Vallssina, ycina al duomo, devastandola. La casa era quella del rettore dell'Università di Padova, prof. Guido Ferro, che l'abita saltuariamente. La parte posteriore, che si prolunga verso il cortile, è occupata dalla famiglia del custode Luigi Bottaro che in questi giorni ospitava anche due nipotine. Molti generosi sono accorsi sul luogo del disastro avvolto da una densa nuvola di fumo "nero, per l'opera di soccorso, mentre grida di terrore si alzavano dalla casa sinistrata e dalle abitazioni vicine. zAnnunciati dall'ululato delle'sirene, giungevano i pompieri,del locale distaccamento con gli attrezzi. Subito è stato gridato loro, dai coniugi Bottaro, di salvare le loro due nipotine \che si trovavano ancora nella stanza da letto. I vigili del fuoco, aprendosi il varco con le accette si dirigevano verso la camera, ma mentre ferveva l'opera di soccorso un serbatoio dell'apparecchio è fragorosamente scoppiato, facendo crollare altra parte della casa. Le due sorelline rimanevano così sepolte sotto le macerie; quattro vigili e diciassette civili venivano ustionati e feri- i'i^i^'-^f^if ™T™,delle bimbe e i nonni. Con au toambulanze e altri automezzi si è provveduto a trasportare gli infortunati all'ospedale fra una indescrivibile confusione. Dietro le ambulanze correvano i congiunti per essere subito al capezzale dei loro cari e avere notizie precise sulle loro condizioni. Frattanto continuava, con l'intervento di altri volontari, l'affannosa opera di sgombro, mentre i curiosi erano trattenuti da cordoni di polieia. Un pompiere intento ad abbattere una trave pericolante rimaneva travolto dal crollo di un muro e doveva egli pure essere trasportato all'ospedale. Gli sforzi erano tutti riitpyt-.n recuperare i corpicini dell*.due-bambine: purtroppo, dopo ore di lavoro, esse sono state trovate ormai morte, sotto le macerie. Le due picco \ le vittime sono Sandra e Silvia Stralli, rispettivamente di b e 3 anni, nipotine del Bottaro J ;.-e. a-:: ia mamma Annamaria e il padre Maurilio, rappre sentante dì commercio, erano \giunte da Bolzano ove abitava\no per trascorrere questi gior- ni di festa presso i nonni ma. terni. Il padre era partito in mattinata per Modena, per un giro di affari. All'ospedale i feriti, in gran parte ustionati, venivano giudicati in condizioni non gravi e guaribili da un massimo di trenta a un minimo di dieci giorni. Due carabinieri invece sono stati medicati in ambulatorio. Sul luogo del disastro, giungevano ben presto anche i vigili del fuoco di Padova, Mont.agna.na e Legnago i quali, manovrando potenti getti d'acqua, iniziavano l'opera di spe¬ zzamento dell'incendio provo'~t:at0 dall'esplosione, , ' A tarda sera Vapparecchio, del quale alcuni pezzi erano volati lontano per un raggio di 80 metri, era ancora in \ astrat0 neU>ediftcj0 distrutto. Si procedeva nella pioggia battente all'imbragamento del fabbricato, sotto l'incubo che potesse scoppiare l'altro serbatoio del reattore. Sul posto si sono portati il generale Ricci, comandante la V aerobrigata intercettai ori teleguidati; il generale comandante la 51" aerobrigata di Istrana; il prefetto dott. Longo, il comandi, ite il Gruppo dei carabinieri col. Ca- , ritono, il sindaco di Este on ,Guariento, il sostituto Procu- rotore della Repubblica dott Di Mauro, il vice-questore dott. Lanna. E' stata aperta un'inchiesta. Il prof. Ferro e la sua famiglia si trovano in questi giorni a Cortina d'Ampezzo: essi sono domiciliati a Padova ma spesso soggiornano ad Este, nella casa che è stata teatro della catastrofe. p_ v_ I pompieri al lavoro tra le macerie del'a casa distrutta dall'aereo precipitato (Telef.

Persone citate: Bottaro, Di Mauro, Guido Ferro, Lanna, Longo, Luigi Bottaro, Mont, Ricci, Silvia Stralli