Lo sciopero dei postini non è ancora scongiurato
Lo sciopero dei postini non è ancora scongiurato Lo sciopero dei postini non è ancora scongiurato Non sono soddisfatti del compenso per il superlavoro • Il Ministero dichiara ingiustificate le richieste e promette migliorie per altri 15 miliardi (Nostro servizio particolare) Roma, 23 dicembre. Uno sciopero nazionale dei centomila postelegrafonici da effettuarsi entro il corrente mese è stato minacciato dalla Cgil contro l'atteggiamento assunto dall'amministrazione centrale in merito alle richie ste avanzate dalle organizzazioni sindacali sul compenso per il superlavoro derivante dalle festività natalizie e sulla estensione, località per località, dello stesso trattamento stabilito per il personale degli uffici principali. Tutti i sindacati provinciali intensificheranno l'azione dei postelegrafonici degli uffici locali e delle agenzie, volta ad ottenere compensi per il superlavoro, equiparati a quelli di numerose province e già concordati per il personale di ruolo. Fra qualche giorno, se non interverranno fatti nuovi, l'astensione dal lavoro sarà proclamata in tutta Italia per almeno ventiquattro ore. L'amministrazione postale e telegrafica ritiene, logicamente, « ingiustificato » il preannunciato sciopero ed altre agitazioni già decise in talune località. Essa ha precisato in un suo comunicato di aver ri- IIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIUIIilllllllllllllll badito le disposizioni concordate lo scorso anno in materia di lavoro straordinario, cottimi e indennità di « maggiorazione » sullo straordinario medesimo. Inoltre, sostiene l'amministrazione, poiché con l'immissione in servizio di alcune mijgliaia di nuove unità il lavoro prò capite diminuirà notevolmente, la conferma degli accordi raggiunti nel 1960 rappresenta indubbiamente un notevole vantaggio per I lavoratori. Si aggiunge che, qualora si verifichi in qualche direzione provinciale un aumento del lavoro rispetto al Natale 1960, l'amministrazione ha disposto l'automatica maggiorazione percentuale dei compensi suddetti. « Tale essendo la situazione — conclude il comunicato — non vi è dubbio che non debba esistere motivo per agitazioni dj personale, tanto più che negli ultimi dìciotto mesi, con leggi già in vigore o in corso di applicazione, il ministro delle PP. TT. ha migliorato il trattamento dei propri dipendenti per circa quaranta miliardi di lire ed ha assunto impegno per altri disegni di legge valutabili intorno ai quindici miliardi di lire ». Il tono della precisazione non lascia alcun dubbio circa l'intendimento dell'amministrazione di non fare ulteriori concessioni. Cosi se non ci saranno fatti nuovi fra la fine dell'anno ed i primi del '62 si dovrebbero avere tre grossi scioperi nell'ambito della pubblica amministrazione: degli insegnanti elementari e medi, dei postelegrafonici e dei ferrovieri. Il meno probabile appare allo stato delle cose, quello del personale ferroviario, perché sono in corso contatti ufficiosi per definire pacificamente la controversia. gm fm
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