Scomparso in mare un ex-agente segreto denunciato per aver ucciso il legale sardo

Scomparso in mare un ex-agente segreto denunciato per aver ucciso il legale sardo Clamorosi sviluppi nella misteriosa vicenda del penalista assassinnto in cnsn Scomparso in mare un ex-agente segreto denunciato per aver ucciso il legale sardo E' un capitano dei carabinieri in congedo di 73 anni, che vive a Rapallo - La vittima gli doveva una forte somma - L'ex-ufficiale, partito da Oristano poche ore dopo il delitto, aveva raggiunto il continente ma lunedì sera si era di nuovo imbarcato per l'Isola - All'arrivo ad Olbia non è stato visto scendere con gli altri passeggeri (Dal nostro cori.spondente) Cagliari, 19 dicembre. Il « giallo » di Oristano ha avuto ieri sera e stamane sviluppi imprevedibili. L'ex-uffl ciale del servizio segreto italiano, comm. Antonio Sechi, di 73 anni, che la polizia ha denunciato per l'omicidio di Francesco Beccu, l'avvocato ucciso domenica pomeriggio con sci colpi di pistola nella sua casa di via Sant'Ignazio 1S, è scomparso dalla motonave di linea «Karolis*, partita da Civitavecchia e diretta, ad Olbia, in Sardegna. Ancora non si sa ie il Sechi si sia tolta la vita get tandosi in mare o abbia sìmn lato il suicidio per poter sfuggire alla polizia. Gli inquirenti sono giunti a sospettare del Sechi in queto modo. Quando fu trovato ucciso, l'avv. Beccu stringeva ancora tra le mani una. cartellina verde che aveva prelevato nel suo studio pochi minuti prima del delitto. Nel fascicolo c'erano mappe di terreni in diverse località della Sardegna e atti di vendita di alcuni di questi fondi. Tre eraiiiiiiiiiiiiiiiiiiiimiiiiiiiiiiiimiiiiiiiiiiiiiiiiiin no i nomi indicati nei-documenti: quello di un certo Oppa di Fordongianus, di Luigi Loi di Aritzo e del comm. Antonio Sechi. Tutti e tre dovevano ricevere del denaro dall'avv. Beccu, Il sig. Oppa poteva dimostrare subito la irrisoria entità del suo credito: seimila lire. Alla polizia risultava Invece che Luigi Loi, esasperato dalle dilazioni, dalle promesse di pagamento a vuoto e dalle lungaggini burocratiche, aveva minacciato di morte l'avv. Beccu, un altro legale di Oristano e un magistrato. Le ri- cerche furono orientate ih questo senso e nello stesso tempo si ricercò, per sentirlo dome teste, il comm. Antonio Sechi. Dell'ex-ufficiale dei carabinieri non fu però trovata alcuna traccia. Nei giorni pre¬ cedenti era stato visto ad Oristano dove alloggiava all'Hotel «Jolly». Di qui era, partito all'improvviso poche ore dopo il delitto e aveva lasciato la Sardegna raggiungendo il continente. Antonio Sechi è un signore di 73 anni. Aveva fatto carriera nell'Arma dei carabinieri: da maresciallo era salito al grado di capitano del controspionaggio. Durante la prima guerra mondiale era stato uno dei protagonisti della sensazionale impresa all'ambasciata austriaca in Svizzera, quando furono scoperti i nomi di tutte le spie nemiche che operavano in Italia. Congedatosi, si era stabilito a Rapallo in una palazzina di via privata Sanguinea 3. Era vedovo e conduceva una vita ritirata. Di tanto in tanto si recava in Sardegna per curare i propri interessi, essendo proprietario di vaste estensioni di terreno a Macomer e a Olbia. Vex-ufficiale dei carabinièri era venuto in Sardegna anche per ottenere il pagamento di alcune sue terre, che tempo fa aveva venduto tramite l'avv. Beccu. Alle sue lettere, l'avvocato aveva sempre risposto procrastinando il versamento dei denari riscossi e il comm. Sechi forse voleva veder chiaro nella faccenda. Mentre tutte te ricerche volte a rintracciare il Sechi non davano alcun risultato, stamane a Olbia arrivava un messaggio del commissario di P. S. La motonave Karalis J/kiveva gettato le àncore in porto, proveniente da Civitavecchia con un'ora di ritardo. Nella cabina di prima classe n. 16, dopo lo sbarco dei passeggeri, il personale di servizio aveva trovato un cappotto, un paio di pantaloni, una giacca, una camicia, un paio di scarpe e una tessera ferroviaria intestata ad Antonio Sechi, fu Michele, e di Carla Mantiglia, nato a Macomer nel 1888. Dell'ex-capitano dei carabinieri, imbarcatosi sulla motonave a Civitavecchia non vi era nessuna traccia. La scomparsa del Sechi po irebbe essere spiegata in que sto modo. Ieri sera, alle SS, la polizia di Civitavecchia aveva notato nell'elenco dei passeggeri della «Karalis», in partenza per la Sardegna, il nome del commendatore che si era di nuovo imbarcato per l'isola. La polizia di Olbia ne era stata subito informata e stamane un buon numero di agenti attendeva il Sechi sulla banchina del porto di Olbia. Alle 5,30 di stamane, la cameriera che la sera prima aveva-accompagnato il Sechi nella sua cabina, nel dare la sveglia al passeggero aveva notato che l'anziano commendatore era già vestito e pronto a scendere ma non aveva il cappotto. Forse il Sechi, notata la presenza della polizia sulla banchina del porto, è sceso dalla nave alla chetichella, per mezzo della scaletta di terza classe. Il camerie- 111 II 11111111!■ MI:Iì11■ 111111111II11:111■ !iIMI!IIIIMIIIE IIi 111 li■ 111M■ 11111:1 ■ li M111 II 1111 !I!■ !M■ 11111111<11111S re addetto ai passeggeri di prima classe si è detto sicuro di non averlo visto sbarcare. Non è però del tutto esclusa l'ipotesi del suicidio. Si sa che il Sechi era di salute cagionevolissima e mai si sarebbe azzardato ad uscire senza cappotto. Questo particolare avvalorerebbe V ipotesi che egli si sia gettato in mare subito dopo aver ricevuto in cabina la visita della cameriera per la sveglia. Le indagini sono state intensificate anche perché la vicenda presenta molti lati oscuri. Inspiegabili, ad esempio, sono i movimenti del Sechi che, lasciata la Sardegna domenica sera e raggiunto il Continente, è tornato ad imbarcarsi per l'Isola nella serata di lunedì. p. f. L'ex ufficiale del servizio segreto Antonio Sechi (Tel.)