Un paese assalta le case del sindaco e del parroco

Un paese assalta le case del sindaco e del parroco Un paese assalta le case del sindaco e del parroco Tremila persone hanno dimostrato a Cupello, presso , Chieti - Vorrebbero che lo sfruttamento dei locali pozzi di metano fosse precluso ad altri Comuni (Dal nostro corrispondente) Chieti, 14 dicembre. La popolazione di Cupello è scesa nuovamente in piazza per chiedere l'utilizzazione in loco del metano dei pozzi. Durante la violenta dimostrazione sono state prese d'assalto le case del sindaco e del parroco. Numerose scritte, con le quali si invita la popolazio- i ne a prendere parte ai «sor- prendere parte dinl, sonò apparse nella notte in tutto il paese. Qualcuna dice: «Cittadini! Non fate portar vìa il metano da Cupello: lottate tutti insieme perché questo è un nostro sacrosanto diritto >. Nelle prime ore del pomeriggio oltre, duemila persone si sono riversate nella piazza per conoscere quel che le autorità avevano deciso nei confronti di Cupello e per essere informate sull'esito della riunione del sindaci di tutta la provincia, tenutasi presso la Camera di Commercio di Chieti. Il numero dei dimostranti andava a mano a mano aumentando. Ad un certo momento circa tremila persone si dirigevano I verso l'abitazione del sindaco, miimiimmmmi miimiiiimimmmiiD dott. Erminio Andreola, reclamandone la presenza. Al suo indirizzo sono state rivolte minacce. Nel corso del tumulto i manifestanti hanno seriamente dannegpri8fr> un negozio adiacente alia _asa. Soltanto più tardi si è appreso che il sindaco si trovava in un altro Comune. Contemporaneamente con PfìL^'^&LLg?88,1™^ venivano interrotte le due prandi arterie che attraversano il Comune di Cupello: la statale Istonia e la Marrucina. Una macchina targata Milano, diretta a Monteodorisio, è stata la prima ad essere bloccata. Nonostante il sollecito intervento delle forze dell'ordine la folla si è poi diretta verso la casa del parroco, don Gabriele D'Ugo. Sono stati divelti i cancelli d'ingresso e le imposte. Quindi 1 dimostranti hanno preso dì mira altri luoghi, fra cui l'abitazione del locale segretario della de avv. Del Re. All'ingresso del paese è stato acceso un enorme falò che contribuisce a sbarrare il pas30 alle macchine in transito per Napoli e per Vasto. Oltre cento auto ed una decina di pullman sono rimasti bloccati. «Da Cupello — dicono i dimostranti — il metano non partirà, perché da esso dipende l'avvenire nostro e dei nostri figli ». La violenta dimostrazione di oggi — stando alle dichiarazioni rilasciate da alcuni membri del comitato di agitazione — sarebbe stata determinata dalle decisioni per Cupello adottate nel corso del convegno per l'industrializzazione della provincia di Chie ti, svoltosi nel capoluogo tre giorni fa, presso la Camera di Commercio. Alla riunione — presieduta dal ministro dei Trasporti Spataro — presero parte i cento e più sindaci della provincia. Secondo le decisioni prese in rapporto all'entità dei giacimenti di Cupello, 400 mila metri cubi saranno utilizzati in loco; 400 mila verranno de stlnati alle zone di Chieti e Pescara; 100 mila alla zona industriale di Sulmona; 150 mila a quella di Avezzano inoltre 1 350 mila metri cubi di Celino Attanasio resteranno pure in loco. f. c.

Persone citate: Attanasio, Durante, Erminio Andreola, Gabriele D'ugo, Spataro