Prevosto e parrocchiano in tribunale accusati di incontri sul campanile

Prevosto e parrocchiano in tribunale accusati di incontri sul campanile Un clamoroso processo domani ad Alba Prevosto e parrocchiano in tribunale accusati di incontri sul campanile Il sacerdote è imputato inoltre di ratto e violenza - La ragazza sostiene di essere stata aggredita in canonica e di avere quindi subito continue molestie dal prete - Questi in attesa del dibattito continua il suo ministero (Nostro servizio particolare) Alba, 12 dicembre. Giovedì prossimo dovrebbe svolgerai dinanzi al nostro Tribunale il processo a carico di don Agostino Costa di 48 anni, parroco di San Bovo di Costino, ma con ogni probabilità il dibàttito sarà rinviato a fèpbr.aio. Gravissime sono le imputazioni elevate contro il sacerdote al termine della istruttoria: egli dovrà rispondere di ratto, atti contrari alla morale in luogo pubblico, ingiurie, diffamazione, violenza privata, sottrazione e distruzione di corrispondenza. 3ul_ banco degli imputati sarà anche la maggiore teste d'accusa, Adelina Montanaro di 22 anni, di San Bovo, chiamata a rispondere pure di ani immorali in luogo pubblico. La ragazza si costituirà iiMiiiiiiiiiiiiiiiitiiiiiiiiiiriiniiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii e o o 8 di aaartdi ouine ti te ro adi brà parte civile nei confronti del sacerdote. Don Agostino Costa è parroco di San Bovo — una frazione di Costino abbarbicata sulla collina a 600 metri di altezza, con una popolazione di 1S0 anime circa — dal è un prete dinamico, dalla parola facile e persuasiva^,,pronto a sbrigare qualsiasi pratica per i suoi parrocchiani. < Avrebbe dovuto fare l'avvocato > dicono di lui in paese, ed il tono lascia intendere che, se don Agostino come sacerdote è piuttosto discusso, tutti gli riconoscono abilità e dialettica. Don Costa strinse amicizia con tutti i parrocchiani, in special modo con la famiglia Montanaro, che abita un casolare isolato ed è composta da padre, madre e dalla figlia Adelina, 'una ragazza bellon- iiiiiiitiiiiiiiiiiiiiiiiMiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiitiiiiiin cia, che negli ultimi mesi è andata sposa all'operaio Cesare Morando, di 28 anni, abitante a Torino in via Gioberti 68; l'amicizia, con i Montanaro, stando alla accusa, avrebbe segnato la rovina del sacerdote. .Wei, primi pianti &eU'a$rile scorso Adelina. Montanaro presentava ai carabinieri di Cortemilia querela contro don Costa. Secondo la ragazza il sacerdote, in un giorno imprecisato del 19S8 — essa aveva diciotto anni —- approfittando del fatto che si era recata a rassettare la canonica, l'avrebbe chiusa in casa aggredendola; da quel momento rapporti fra parroco e parrocchìana s'iin.jnsiflcarono, gli incontri avvenivano, sembra, in aperta campagna o sul campanile. Di qui la denuncia per atti immorali contro l'accusato e l'accusatrice. Nel frattempo, al principio del 1961, Adelina ave va conosciuto il giovane che ha ora sposato; da quell'epoca don Costa non avrebbe tralasciato occasione ~ier spiare le mosse della coppia e per fermare e molestare la ragazza, sarebbe giunto al punto di affrontarla dinanzi alla tabac eh' ria della stazione e di re darguirla aspramente per il contegno « scandaloso » che ella teneva col fidanzato. Adelina parlò della cosa con il Morando e i genitori e fu deciso di querelare il sacerdote. La denuncia venne presentata, come s'è detto, ■ nei primi giorni di aprile e, mentre i carabinieri svolgevano le indagini, don Costa fu eonvo cato in Curia ad Alba e interrogato dai suoi superiori; lasciato il Vescovado il parroco scomparve. Il procuratore della Repubblica di allora, poiché il sa cerdote era irreperibile e quindi risultava impossibile interrogarlo, il £3 maggio spiccava mandato di cattura; don Co sppdbamncnvdismdnqnmeDdBdrdngfmsdBsfl8rbuiiiiiuiiiiiiiiiiiiMiiiiuiiiiiimiiMiiiiiiiiiiiiiiiiii sta, venuto a conoscenza del provvedimento, si costituiva e pochi giorni dopo, su istanza del difensore, otteneva la libertà j provvisoria, tornando alla parrocchia dove per momento continua il suo ministero. LdWurÙL ftt attesa del prò cesso, non-' hA aMfforo preso nei. suoi confronti alcun prov vediménto disciplinare. Don Agostino} o. quanto dato sapere, durante i vari interrogatori ha sempre respinto tutte le accuse, proclamandosi innocente e vittimi delle calunnie della Montanaro, e naturalmente rifiutò qualsiasi dichiarazione ai giornalisti: lo stesso comportamento hanno assunto Adelina e il suo legale. f m.

Persone citate: Agostino Costa, Alba Prevosto, Cesare Morando

Luoghi citati: Alba, Cortemilia, Torino