Una donna fra i miliardi

Una donna fra i miliardi Cronaca televisiva Una donna fra i miliardi George Kaufman è uno dei grossi nomi del teatro americano. Da oltre quarant'anni, sempre in collaborazione con altri autori, ha sfornato un imponente quantitativo di commedie: tutte briose, brillanti, satiriche, ricche di spunti gustosi, di trovate, di battute. Alcuni titoli? «Quel signore che venne a pranzo», « Non te li puoi portare appresso », « Una volta nella vita » ecc. ecc. In attesa di allestire « Quel signore che venne a pranzo » con Gino Cervi e Rossella Falk, la tv ci ha offerto ieri sera, sul secondo canale, «Una Cadillac tutta d'oro», commedia che Kaufman scrisse otto anni fa assieme a H. Teichmann. Non ci sembra che sia una delle sue cose migliori. Cioè: la vicenda è molto spiritosa e divertente (la lotta condotta da una candida e sprovveduta signora contro gli imbrogli e le astuzie di quattro grandi azionisti di una società); quel che non è molto spiritoso e divertente è il dia logo che non ha il brio e la leggerezza necessari a soste nere la burlesca favola. Sarà un difetto d'origine? Oppure la colpa è della traduzio ne che non è riuscita a trasferire nella versione italiana l'umorismo del testo americano? Può darsi. Sta di fatto comunque, che lo spettacolo è rimasto sempre alle soglie della vera, autentica, piena comicità: e le ha varcate solo un paio di volte Detto questo, aggiungiamo che la recitazione è stata amabile e impegnata da parte di tutti. Lilla Brignone era in un ruolo che forse non le si addiceva completamente: ma da quella brava attrice che è ha saputo ben figurare. Ri cordiamo ancora il Calindri, il Bonagura, il Sibaldi. Però ripetiamo, lo spettacolo non è stato del tutto soddisfacente: zone di grigiore lo offuscavano e lo appesantivano. * * Ad ogni modo, con i suoi difetti, la commedia del « secondo » era assai superiore al pezzo forte del primo canale, costituito da un vecchio film — pure americano — dal brutto titolo «Purificazione»: storia di un reduce, ex-avventuriero, che si mette in urto con antichi compagni di malaffare e alla fine si redime e trionfa. Storie del genere ne abbiamo viste a bizzeffe: questa, fra l'altro, era mediocremente rea ; Uzzata e interpretata, e conte neva battute come « Assassino infame, parla se non vuoi che ti strozzi ». Così la trasmissione più valida del «primo» è stata ancora una volta la rubrica « Ruote e strade ». * * Due parole sul nuovo telequiz che ha esordito dome nica pomeriggio. Aspettiamo pure a giudicarlo, aspettiamo pure che si faccia le ossa, tuttavia l'esordio è stato negativo. Il presentatore Vergare Caffarelli è signorile e garbato, ma il telequiz non ha nulla di gaio, di sciolto, di appas sionante: le domande sono elaborate ed erudite e tutto il gioco — se è lecito chiamarlo gioco — ha un'aria di pedan te, quasi austero trattenimen to. Fatto così «Itinerario quiz » non diventerà mai una rubrica popolare: anzi, non interesserà nessuno. * * Stasera segnaliamo sul «pri mo» la tanto discussa «Can zonissima»; sul «secondo» al le 22,25 un incontro con Carlo Bo. Anticipazioni: lunedì prossimo 18 dicembre andrà in onda sul secondo canale « L'ammutinamento del Caine» di H. Wouk con Arnoldo Foà, Fo sco Giachetti, Vittorio Sani poli. u. bz. Amici della Musica — Stasera alle 21.20, al Conservatorio, concerto del « Quartetto Wlach » di Praga.

Luoghi citati: Lilla Brignone, Praga