La Stampa - Consultazione Archivio

Un'inchiesta giudiziaria al comune di Scarnafigi Un'inchiesta giudiziaria al comune di Scarnafigi In seguito alla denuncia presentata da tre consiglieri di minoranza - Sarebbe stato falsificato il verbale relativo all'elezione degli amministratori dell'Eca. (Nostro servizio particolare) Saluzzo, 8 dicembre. Il sostituto procuratore della Repubblica di Saluzzo ha aperto un'inchiesta per accertare le eventuali responsabilità di alcuni amministratori comunali di Scarnafigi che, secondo una denuncia presentata all'autorità giudiziaria, avrebbero commesso gravi reati di falso in atto pubblico. La denuncia è firmata dal conte Ubaldo Morelli di Popolo, dal dott. Cesare Pasero e dal signor Lorenzo Daniele, tutti consiglieri della minoranza. Il 12 dicembre dello scorso anno, i consiglieri di Scarnafigi, erano stati invitati ad eleggere uno dei membri del Consiglio di amministrazione dell'Eca. Il consiglio approvò alla unanimità la designazione di Michele Dotto, pur senza giungere ad una votazione formale. Secondo la denuncia, dal verbale della seduta risultò invece che era stato nominato il Consiglio d'amministrazione dell'Eca al completo, nelle persone di Michele Dotto, del geom. Eusebio Culasso e di Antonio Rabbia e Giuseppe Sacco; che la votazione era stata segreta; che gli eletti avevano ottenuto 11 voti e che le schede bianche erano state quattro. I consiglieri della minoranza, notata l'irregolarità del verbale — che la Prefettura aveva vistato ed approvato — ottenevano che i quattro amministratori dell'ente d'assistenza rassegnassero le dimissioni e chiedevano che la nuova amministrazione dell'Eca venisse eletta regolarmente dal prossimo Consiglio. Le dimissioni dei quattro venivano però respinte dalla Prefettura perché presentate non all'Eca, ma al Consiglio comunale. In questa occasione i tre consiglieri della minoranza avrebbero rilevato un'altra irregolarità. La copia del verbale della seduta del 12 dicembre 1960, che la Prefettura aveva ritornato al comune di Scarnafigi, sarebbe stata ancora una volta falsificata. I voti favorevoli da 11 sarebbero diventati 15 e le schede bianche da 4 sarebbero scese a zero. Le ragioni di questo secondo falso — che risulterebbe provato dal confronto fra la copia del verbale depositata in Prefettura e quella esistente al Comune di Scarnafigi — sono inspiegabili. Per accertare la fondatezza della denuncia, il sostituto procuratore della Repubblica si è recato più volte a Scarnafigi. Il magistrato ha interrogato gli amministratori, i consiglieri, il segretario comunale, il parroco, che fa parte del Consiglio dell'Eoa, e molte altre persone. Sull'inchiesta si mantiene il massimo riserbo. r. s.