Disperazione in una casa del Biellese per un figlio scomparso nel Congt

Disperazione in una casa del Biellese per un figlio scomparso nel Congt Disperazione in una casa del Biellese per un figlio scomparso nel Congt Il ventenne Ermanno Prina era nato in una località ai confini del Kivu dove il padre lavorava ad un appalto stradale - L'impresario aveva lasciato Elisabethville nel '54 - Ora ripete fra le lacrime : « Gliel'avevo detto di tornare. Perché non sono andato a prenderlo? » - Il fratello Aldo è salvo Biella, 7 dicembre. A tarda, notte è arrivato a casa dei coniugi: Prina un telegramma da Elisabethville. n messaggio è del giovane Aldo Prina il quale, mentre assicurò di essere in buona salate, conferma la morte del fratèllo Ermanno colpito da una raffica di arma automatica. Una «ornata ri'ansia una giornata a ansia per la famiglia di Veglio (Dal nostro inviato speciale) ■ Veglio Mosso. 7 dicembre. Si piange in una casa di Veglio Mosso, una ventina di chilometri da Biella, per gli avvenimenti del Katanga. Nella famiglia di'Celsino Prina Melìo là disperazione è entrata ì0-™**-* mattina presto, e tutta |la glornata è stato un aiter- narsi, d'incredulità e d'ango scia. Celsino Prina Mello continua a negare alla moglie Pierina Rondi che l'Ermanno Prina, che le notizie provenienti da Elisabethville dicono ucciso dai katanghesi, sia il loro Aglio; che 11 fratello di costuli dato per disperso, sia l'altro loro Aglio. Abbracciata al marito, la signora non riesce a Soffocare il pianto, e dice di no, di no, sono proprio i suoi Agli quelli di cui parlano 1 giornali. Anche lui poi si lascia prendere dalla disperazione. «Gliel'avevo scritto di tornare > dice cupamente. «Volevo andare a prenderli. Perchè non sono andato? Ora sarebbero con noi, sarebbero accanto a noi, vivi e felici ». Trent'anni della loro vita essi li hanno trascorsi nel Congo, e il Congo ora ha ucciso i loro Agli. Celsino Prina Mello ha 63 anni, la moglie Pierina Rondi ne ha 60. Si sposarono nell'aprile del '23. Nel gennaio del '24, a Campiglia Cervo, nacque Aldo (questi è colui che le notizie di elisabethville danno per disperso) Alla fine di quello stesso anno, lasciando il bambino in fasce, Celsino si trasferì nel Congo. I biellesi hanno la febbre dell'avventura. Andò nel Katanga, a Elisabethville, dove già si trovava il fratello Roderico, il quale aveva una impresa di costruzioni stradali. I fratelli lavorarono sodo per qualche anno. Poi un giorno Roderico tornando da una battuta di caccia, nell'appendere il fucile alla parete inavvertitamente lasciò partire un colpo che lo fulminò. Nel '38 Celsino chiese alla moglie di raggiungerlo nel Katanga, e Pierina affidato il pie- colo Aldo — aveva .quattordici anni — alla madre e alla sorella Irma, parte per Elisabethville. Un anno dopo nacque Ermanno. Nacque a Kongolo, a oltre settecento chilometri da Elisabethville, ai confini con la provincia di Kivu, dove Celsino eseguiva un - appalto per la sua impresa di lavori stradali. Venne( la guerra, e la famiglia rimase divisa: Aldo a Veglio Mosso con la nonna e la zia; Celsino e la moglie e il piccolo Ermanno in campo di concentramento. Finisce la guerra, e Celsino può riprendere la sua attività d'impresario. Nel '4frAldo, un giovanottone ventiquattrenne, 10 raggiunge, ma poco dòpo si sposa, con una belga, e si mette a lavorare da solo: ha una fabbrica di laterizi che va proprio bene. Ora Celsino. comincia a essere stanco del Congo; e poi ha qualche acciacco, 1 medici gli consigliano di tornare in'patria. Era già stato nel '50 per qualche mese a Veglio- Mosso, ci si era trovata bene; tornato nel Congo, quando si sente dire che soltanto in Italia potrà star bene non ragiona più; insomma nel '54, esattamente dopo trent'anni dalla partenza, rientra a Veglio Mossa Egli non è che la avanguardia della famiglia. Un anno dopo lo seguono la moglie ed Ermanno. A Elisabethville rimane Aldo, ma lui è con la propria famiglia, ne ha ancora anni di Congo da fere per stancarsi. Celsino comincia a costruirsi una villetta alla periferia dei paese, ed Ermanno frequenta a Campiglia Cervo un corso per impresari edili. E' un bel giovanotto, lo si vede dalia fotografia; le ragazze già se lo covano- Ma Ermanno pensa al Congo, è nato lì, pensa al Congo come alla sua patria; e nel'-'57 parte- per Elisabethville,, va ;a trovare Jl .fratello, si mette a lavorare con lui. Ven&oij.o.-con laj'eoà^uifltata. indipendenza}- te jjxime. fes piosioni d'ÌTTeq-uietezvja .e d'immaturità -del- COTgtìéi^SPrude'nti, i. due - fratelli lasciano ' &' -Katanga; Aldo''' con la' famiglia viene- a 'Veglio' Mttesip» ■EJrmenno si rifugia nella vicina Rhodesia. Torna a Elisabethville quando le cose,si calmano, e. ai primi di quest'anno anche Aldo ritorna. Ma da allora;, sono mesi inquieti, col pericolo'che incombe a ogni ora, con l'ansia che li avvinghia in permanenza. La notizia della sicura fine di Ermanno, di quella probabile di Aldo, è giunta questa mattina presto col nostro giornale. 11 sindaco Piero, Pichetto alle 7 prese La Stampa, e in prima pagina lesse le poche righe che riguardavano i fratelli Ermanno e Aldo Prina Mello. Angosciato si recò Immediatamente da Celsino (è assessore al lavori pubblici), prima che a sua volta leggesse e venisse co.-i brutalmente informato. Lo prese in disparte, lo preparò <:on cautela al duro colpo. Cesino si mise a piangere. Accorse la moglie, antenna sensibilissima da quando nel Katanga si spera.' «Ermanno è ferito»'le fu detto Lei comprese lmmedlft» lamento. «Se mi dite questo è perché è morto ». 31 buttò nelle braccia del marito, assieme si misero a piangere. Giuseppe Farad Ermanno Prina Melio di 22 anni, caduto nel Congo