In Francia ottantamila per dieci giorni eontro agenti impegnati i fascisti dell'Oas di Sandro Volta

In Francia ottantamila per dieci giorni eontro agenti impegnati i fascisti dell'Oas Iniziata a mezzanotte una grande operazione di polizia In Francia ottantamila per dieci giorni eontro agenti impegnati i fascisti dell'Oas Già arrestati numerosi esponenti degli «ultras»; pronto il decreto di scioglimento dell'organizzazione sovversiva - Manifestazioni contro i colonialisti a Parigi ed in altre città - Scoppia una bomba nella redazione di «France-Soir»: un ferito grave (Dal nostro corrispondente) ' Parigi, 6 dicembre. Molte migliaia di giovani lavoratori e di studenti si sono riuniti stasera in corteo ed hanno percorso Vavenùe de-s Gobelins al grido di « Oas assassini >. Un forte schieramento di polizia ha sbarrato loro la strada in place d'Italie, impedendo ai manifestanti di dirigersi verso il centro della città. Nello scontro che ne è seguito ci sono stati alcuni feriti, da una parte e dall'altra, ma nessuno grave. Anche in altri punti della periferia di Parigi sono avvenute manifestazioni analoghe, ma la polizia è riuscita ad impedire ovunque che i gruppi di dìmostranti raggiungessero le vie centrali. Manifestazioni antifasciste si sono svolte contemporaneamente In ogni parte della Francia. A Marsiglia, dove il sindaco socialista Gaston Deffarre ha assunto un atteggiamento di decisa lotta contro il terrorismo di destra, una grandiosa manifestazione popolare si è svolta nella Cannebière, nonostante il divieto del prefetto. Anche là ci sono stati scontri con la polizia, ma non vengono segnalati incidenti gravi. L'iniziativa popolare ha ser vito comunque a scuotere i poteri pubblici, i quali avevano tenuto finóra un atteggiamento incerto verso le organizzazioni fasciste, giudicate da molti con tolleranza se non con complicità. Una vasta operazione contro l'Oas (Organisation Armée Secrète) è stata iniziata a mezzanotte in tutta la Francia, per la durata di dieci giorni. I risultati verranno fatti conoscere soltanto alla fine. Vi partecipano tutte le forze di polizia disponibili, che ammontano a 80 mila uomini nella Francia metropolitana, 20 mila dei quali a Parigi. Si sa che numerosi fermi e interro gatori sono già avvenuti tanto nella capitale quanto nelle prò vince, ma il massimo segreto viene mantenuto in proposito. Il Consiglio dei ministri ha approvato stamane un decreto, che verrà pubblicato nel Journal Officiel àv domani, che prolunga le disposizioni speciali relative alle operazioni di polizia, mentre un altro decreto in preparazione dispone lo scio glimento dell'Oas, in quanto associazione di fatto. Questa misura permetterà di applicare ai suoi membri e ai simpatizzanti le pene previste dalla legge del 1936 contro la ricosti tuzione delle organizzazioni sovversive messe fuori legge. Lo scandalo sollevato nel l'opinione pubblica dalla con ferenza-stampa tenuta ieri dal l'ex-presidente del Consiglio; Georges Bidault, non è completamente estraneo a questi provvedimenti. Bidault è un personaggio del tutto squalificato; nessuno può considerarlo ancora in condizioni di capeggiare un'azione politica seria e non si può perciò giudicarlo per se stesso, un pericolo. Però, approfittando della sua immunità parlamentare, Bidault si è fatto portavoce di coloro che, stando alla macchia, dirigono il complotto contro la Repubblica. Salan e gli altri ex-generali ed ex-colonnelli sono latitanti, Soustelle si è messo al sicuro in Italia e intanto Georges Bidault è diventato il loro altoparlante. Poteva tollerare il governo il prolungarsi di questa situazione? L'azione criminale dell'Oas si-manifesta d'altronde sempre più intensa. Fra gli attentati dinamitardi, ormai quotidiani a Parigi e in provincia, i fa-, scisti hanno fatto esplodere oggi una bomba nel corridoio della redazione di Frafnce-Soir. L'esplosione, davanti alla porta dell'ufficio del direttore, Pierre Lazareff, è avvenuta poco dopo le 15, ossia nell'ora in cui è più intenso il lavoro nel giornale pomeridiano (un milione 300.000 copie). T21 dunque evidente l'intenzione dei fascisti di non limitarsi ad un semplice avvertimento, ma di fare delle vittime. Per fortuna, invece, c'è stato un solo ferito, abbastanza grave, ed altri più leggeri o soltanto contusi. I danni sono comunque molto importanti. Nei locali di France-Soir si trovano anche gli uffici di corrispondenza di un giornale di Milano e di giornali inglesi e tedeschi, che, essendo ai piani superiori, non sono stati danneggiati. Il locale della redazione parigina di « France Soir» devastato dall'esplosione di una bomba al plastico (Tel.) Sandro Volta

Persone citate: Gaston Deffarre, Georges Bidault, Soustelle