Tre onni alla ragazza che uccise per ««onore»» la figlia appena nata

Tre onni alla ragazza che uccise per ««onore»» la figlia appena nata L'imputata ha continuato a negare anche di fronte alla Corte d'Assise Tre onni alla ragazza che uccise per ««onore»» la figlia appena nata La ventenne ha detto tra le lacrime ai giudici di Alessandria: «La bimba mi cadde a terra subito dopo il parto e morì» - Aveva sempre tenuto nascosto il suo stato: «Non volevo essere disonorata» (Dal nostro corrispondente) Alessandria, 6 dicembre. Concetta Carabetta, la ventenne accusata di aver ucciso la figlia appena nata per « motivi d'onore », è stata condannata a 3 anni di reclusione. La ragazza, di orìgine calabrese, abitava con la famiglia nel Tortonese, a Mirabelle di Avolasca, e trascorreva le notti in casa di un'anziana signora, Adele Baserò. La notte del 24 giugno, Concetta, che aveva sempre tenute nascoste le sue condizioni, senza l'aiuto di nessuno diede alla luce una bimba settimina. La Baserò e il figlio — l'insegnante Pierino Calegallo — svegliati dai lamenti della giovane, avvertivano la mamma della Carabetta e il medico condotto di Garbagna, il dott. Antonio Calegallo. Il sanitario accertava la morte della neonata e ordinava il ricovero in ospedale di Concetta, in preda ad una violenta emorragia. Sul cadaverino venivano scoperte numerose lesioni. Ai carabinieri, la Carabetta dichiarava che la neonata le era scivolata a terra ed era morta. La perizia necroscopica accertava invece che la neonata presentava una profonda ferita al viso, la frattura della mandi- ™ùan dTenstnwn?f ?!L?L2ff«Sicollo. La piccola era morta per1 asfissia, provocata dalla compressione della regione cervicale. La giovane veniva arrestata e, malgrado proclamasse la propria innocenza, rinviata a giudizio per infanticidio per motivi d'onore. Interrogata stamane, la Carabetta ha continuato a negare. « Ero sola nel bagno la notte del 24 giugno — ha raccontato la ragazza piangendo — quando fui colta da gravi dolori. Poiché attendevo il bambino solo da sette mesi, non sospettai di essere al momento del parto. Quando la bambina venne alla luce, mi scivolò a terra e morì. Non avevo nessuna intenzione di sopprimere la mia creatura, anche se speravo di non far sapere che mi era nato un figlio, perché altrimenti sarei stata disonorata ». Fra i testimoni era assente il dott. Calegallo, che aveva inviato un certificato medico. La Corte ha però ordinato ai carabinieri di recarsi a Garbagna e di tradurre il sanitario in udienza. Il dott Calegallo, trovato in buone condizioni fisiche, è stato condotto in Assise. f. m.

Persone citate: Adele Baserò, Antonio Calegallo, Carabetta, Concetta Carabetta, Mirabelle, Pierino Calegallo, Tortonese

Luoghi citati: Alessandria, Avolasca, Garbagna