Il casinò di St. Vincent autorizzalo dalla Camera

Il casinò di St. Vincent autorizzalo dalla Camera Il casinò di St. Vincent autorizzalo dalla Camera La legge passata alla apposita Commissione con i voti de - La casa da gioco rende alla Val d'Aosta un miliardo e 600 milioni l'anno (Nostro servizio particolare) Roma, 6 dicembre. La Casa da gioco di Saint Vincent non sarà chiusa. Il suo esercizio, iniziato più di quindici anni fa, continuerà alle condizioni e con le modalità stabilite dall'amministrazione regionale della Valle d'Aosta. Questa in sostanza la decisione adottata oggi, contro il parere del rappresentante del governo, on. Scalfaro, dalla Commissione degli Affari Interni della Camera, riunita in sede legislativa, e cioè sostituendosi all'assemblea plenaria. I < sì > alla proposta che autorizza la continuazione dell'esercizio del Casinò sono stati 23 e i «no» soltanto 9. La votazione è avvenuta a scrutinio segreto, ma, secondo attendi'bi-H informazioni, i commissari de si sono divisi. Alcuni di essi, e precisamente sei, avrebbero votato contro insieme a due commissari dell'estrema destra (missini) e al socialista Greppi, già sindaco di Milano. Il dibattito in commissione è stato nel complesso rapido, ma non per questo meno vivace. L'ha aperto l'on. Gino Matta¬ relli, democristiano, il quale ha illustrato la proposta di legge. Il Casinò di Saint Vincent costituisce oramai un elemento tradizionale della Valle d'Aosta: istituito quando la regione non era ancora sottopor sta al controllo degli alleati, ebbe il 4 aprile del 1946 l'approvazione mediante un decreto del presidente del Consiglio della Valle. Le autorità regionali sostennero che la loro autorizzazione alla casa da gioco era originata dal proposito di integrare 11 bilancio della regione e di consentire un adeguato sviluppo del turismo nella Valle. Queste tesi non sono state condivìse dal rappresentante del governo, il sottosegretario per gl: Affari Interni on. Scalfaro. « Il rispetto dei principi — ha detto — porterebbe a chiudere tutte le case da gioco. Non credo che ciò danneggerebbe l'attività turistica, neppure il cosiddetto turismo qualificato >. A suo parere non sono validi i due motivi addotti: che il chiudere le case da gioco moltiplicherebbe le bische clandestine, e che nelle casse della regione non entrerebbero più un miliardo e 600 milioni Dopo brevi interventi di Veronesi e Gagliardi (de) di Bazzini (pli) e di Sannicolò (pei) si è giunti al voto. Dei 32 commissari, 23 hanno approvato la proposta di legge che autorizza, in deroga agli articoli 718 e seguenti del c,p., la continuazione dell'esercizio della Casa da gioco di Saint Vincent. La legge, che è passata alla Camera con grande rapidità e con larga maggioranza, dovrà essere sanzionata dal Senato. V. 8. V. 8.

Persone citate: Bazzini, Gagliardi, Gino Matta, Greppi, Scalfaro, Veronesi

Luoghi citati: Milano, Roma, Val D'aosta, Valle D'aosta