Abolita l'imposta sul vino aumenti a numerosi statali

Abolita l'imposta sul vino aumenti a numerosi statali Decisioni del Consiglio dei Ministri Abolita l'imposta sul vino aumenti a numerosi statali (Nostro servizio particolare) Roma, 6 dicembre. Tre provvedimenti di natura fiscale sono stati approvati, tra l'altro, dal Consiglio dei ministri, che ha tenuto a Palazzo Chigi una lunga seduta protrattasi per sei ore, dal pomeriggio a tarda sera. Il primo di questi provvedimenti è un decreto del Presidente della Repubblica che stabilisce le norme di attuazione della legge del dicembre 1959 che dispone, a partire dal 1° gennaio 1962, l'abolizione dell'imposta comunale di consumo sul vino. Tra l'altro, come ha precisato il ministro delle Finanze sen. Trabucchi, si dispone che a favore dei Comuni lo Stato reintegri il mancato introito. Il secondo provvedimento è un disegno di legge C dovrà, come tutti i disegni di legge essere approvato dai due rami del Parlamento) che stabilisce variazioni nella scala delle aliquote dell'imposta complementare progressiva. In particolare stabilisce che l'aliquota non subisce variazioni per i redditi fino a 3 milioni; per quelli superiori c'è un aumento delle aliquote in modo da arrivare al 65 % per i redditi di 500 milioni annui ed oltre. Il terzo disegno di legge stabilisce una variazione in aumento delle aliquote dell'imposta di ricchezza mobile delle categorie A (reddito di puro capitale) e B (redditi industriale e commerciale). Per i redditi di lavoro (categoria C) non è previsto alcun aumento. Per i redditi di categoria A l'aliquota è portata al 26 %, per i redditi di categoria B: per la parte di reddito imponibile superiore ai 10 milioni l'aliquota è portata al 22 % ; per quelli superiori a 50 milioni al 23 % ; per quelli infine superiori ai 100 milioni l'aliquota è portata al 24 >*,«„ £■ . H ■ gèttrto^previsto $ai'.rL* tocchi1/ afte imposte dii riè* chezza mobile e complementare è di 55 miliardi di lire. « Essi serviranno — ha dichiarato Trabucchi — per i rimborsi ai comuni per il mancato introito del dazio sul vino, per' fronteggiare l'onere derivante dalla indennità integrativa agli statali e per l'integrazione del fondo di solidarietà per la Sicilia ». Trenta miliardi di lire comporterà per ogni anno l'«assegno integrativo», non pensionabile, che sarà corrisposto a partire dal T gennaio '62 agli impiegati civili di ruolo e non di ruolo che non godono di trattamenti differenziati o di indennità particolari (ossia ai « non sganciati »). L'ammontare minimo di tale assegno sarà di 10.000 lire, il massimo di 63.000. Ecco il quadro preciso dell'assegno mensile. Considerando che esso per i circa 160.000 sta tali, è pari a L. 70 per ogni punto di coefficiente di sti pendio : Operai Apprendisti L. 10.000 Manovale > 10.360 Comune » 10.570 Qualiflcato » 10.990 Specializzato > 11.690 Capo operaio > 13.510 Impiegati non di ruolo 4* categoria L. 10.000 3' categoria > 10.080 2' categoria > 10.050 1* categoria b) » 11.900 1» categoria a) » 13.020 Impiegati di ruolo Inserviente L. 10.000 Usciere > 10.510 Usciere capo . » 11.130 Commesso > 12.110 Commesso capo > 12.600 Esecutivi Applicato agg. L. 10.990 Applicato r. o. > 12.600 Archivista > 14.140 1" Archivista > 16.030 Archivista c. > 18.970 Concetto V. Segretario L. 14.110 Segretario ag. » 16.030 Segretario » 18.970 Segretario p. > 28.140 Segretario capo > 35.000 Direttivo Consigliere 3" cl. L. 16.030 Consigliere 2' cl. » 18.970 Consigliere 1* cl. > 22.750 Direttore Sez. > 28.140 Direttore Div. » 35.000 Ispettore Gen. > 46 900 Direttore Gen. > 63.000 Numerosi altri provvedimenti il Consiglio ha approvato. Uno sulla scuola, « che è particolarmente importante, perché la scuola ha bisogno di interventi urgenti ». come ha detto Fanfani. Nel cosiddetto fondo globale del ministero del Te- I due provvedimenti andranno in vigore dal prossimo 1° gennaio - Approvati due disegni di legge per aumentare l'aliquota dell'imposta complementare ai redditi oltre 3 milioni e le aliquote delle imposte di ricchezza mobile delle categorie A e B - Cento miliardi per la scuola soro sono accantonate somme rilevanti per finanziare il piano decennale della scuola. Ma tale piano è arenato nelle secche di Montecitorio, mentre la scuola italiana ha « fame » di aule, di dotazioni tecnico-scientifiche, di biblioteche e di insegnanti a tutti i livelli. Di fronte a ciò, il governo ha deciso di superare l'impasse approvando un disegno di legge che mira a consentire l'immediata utilizzazione di fondi non ancora utilizzati accantonati fino all'esercizio 1961-'62 per il finanziamento del « piano ». Si tratta di una somma cospicua: 100 miliardi di lire. Tale somma si aggiungerà prima del prossimo giugno ai 580 miliardi che per la scuola sono stati stanziati nell'esercizio in corso. 1 100 miliardi dovranno essere distribuiti nel modo seguente : 5.250.000.000 per l'edilizia scolastica ordinaria ; 16 miliardi per le scuole prefabbricate; 23.188.000.000 per l'edilizia, le attrezzature scientifiche e le biblioteche delle università e per l'istituzione di 100 nuovi posti di professori di ruolo nelle università e 450 posti di assistenti ; 35.500.000.000 per far fronte a spese derivanti dalla istituzione di nuove scuole in rapporto alla espansione della popolazione scolastica; 10.300.000.000 per le attrezzature tecniche degli istituti professionali, degli istituti tecnici e di tutte le altre scuole di ogni ordine e grado; 5.300.000.000 per l'istruzione popolare e per la lotta contro l'analfabetismo ; 2 miliardi per ulteriori contributi ai patronati scolastici per l'assistenza agli alunni; 1 miliardo per scuole per minorati e per classi diffei*BZi*li;.',' 1 ì\ ' v I :■ 'llmf zzS;' ftiligrdcf -jMtIntegrare la spesa"' per II trasporto gratuito per gli alunni bisognosi della scuola d'obbligo. 7 Le rimanenti somme per contributi minori. Vittorio Staterà La proroga della censura sarà discussa alla Camera Roma, 6 dicembre. La Commissione Interni della Camera ha oggi esaminato in sede legislativa le proposte di proroga delle norme sulla cinematografia. Era presente il ministro per lo Spettacolo Folchi. La Commissione ha approvato all'unanimità la proroga delle disposizioni economiche e finanziarie a favore della cinematografia, ma l'ha ridotta da un anno a sei mesi, e cioè fino al 30 giugno 1962, in modo da farla coincidere con la scadenza dell'esercizio finanziario. A tale riguardo il ministro Folchi ha dichiarato che il nuovo disegno di legge sulle disposizioni di carattere economico per la cinematografia è già pronto e sarà prossimamente esaminato dal Consiglio dei ministri, quindi presentato in Parlamento. La proposta di proroga delle norme sulla censura non è stata esaminata perché i socialisti e i comunisti ne hanno chiesto la discussione in aula. « Su questo argomento — ha detto l'on. Lajolo (pei) — intendiamo dare battaglia con tutte le nostre forze ». La discussione dovrebbe svolgersi nella prossima settimana.

Persone citate: Fanfani, Folchi, Lajolo, Trabucchi

Luoghi citati: Roma, Sicilia