E' morto dopo sei giorni di agonia l'uomo picchiato dal marito geloso

E' morto dopo sei giorni di agonia l'uomo picchiato dal marito geloso E' morto dopo sei giorni di agonia l'uomo picchiato dal marito geloso Era un manovale padre di quattro figli - Ubriaco, aveva cercato di abbracciare la moglie del suo ospite - L'aggressore è irreperibile E' morto senza avere ripreso conoscenza il manovale che giovedì della scorsa settimana era stato preso a pugni dall'amico perché aveva tentato di abbracciargli la moglie. Si chiamava Pietro Marongiu e aveva 39 anni. L'aggressore è irreperibile,: è Francesco Pautasso, un decoratore di 40 anni che abita con la moglie, Giuseppina Vergano di 34 anni, e la figlia Adriana di 10 a Moncalieri in via del Tiro a Segno 40 Quando II Marongiu era stato portalo all'ospedale di Santa Croce 1 medici avevano non Eolo constatato che aveva il capo fratturato, il volto segnato dalle percosse e un sopracciglio spaccato, ma anche che si trovava in stato di « etilismo acuto ». Ubriaco, dunque, al punto di non capire Ma non era un uomo che si ubriacava abitualmente. Il vino era un lusso per lui, beveva quando gli amici offrivano E proprio perche non abituato ali alcool, quella sera pochi bicchieri gli avevano da to alla lesta Era anche un unum •he mangiava quando poteva, qua si sempre era a stomaco vuoto. Ed anche per questo sì era ubriacato « Era un uomo - dicono 1 suol compagni di lavoro — che tirava la vita con 1 denti » Era arrivato l'aprile scorso da un paese pres¬ so Cagliari dove aveva lasciato la moglie e tre figli, il maggiore di 9 anni. Il quarto figlio era nato un mese dopo che egli era a Torino. Non lo ha mai visto. Ma la moglie gli scriveva di lui ogni settimana, gli scriveva degli altri figli. Lettere affettuosissime che terminavano: «Ti ringraziamo per tutti I sacrifici che fai per noi ». Egli lavorava per l'impresa edile Moretta tche in questi giorni ha un cantiere in strada del Tiro a Segno), guadagnava 40 mila lire al mese e più della metà 11 spediva alla famiglia. Le ricevute dei vaglia ora sono mescolate tra le lettere della moglie e le fotografie dei figli, nella baracca del cantiere dove egli dormiva, e questa è più meno tutta la storia della vita di questo sventurato La storia della sua morte e sciucca e brutale Giovedì sera il Pautasso invila a casa il Marun«iii. che ha conosciuto da pochi giorni, per alleviare la sua solitudine C'è una piccola festa familiari, sono invitati anche due anziani coniugi, si beve, ma non troppo, comunque il manovale è presio brillo: non dà fas'idio, gl altri scherzano sulle sue condizioni, lui sorride senza capire. Si sente tra amici, è euforico, per la prima volta ottimista e fidu¬ cioso. Viene mezzanotte ed è ora di andare a casa. La moglie del Pautasso accompagna il Marongiu alla porta. L'ubriaco cerca di abbracciarla, la donna grida, accorre il marito che incomincia a prendere a pugni il manovale. Dicono del Pautasso che è un violento e che ha mani forti. Sotto i suoi pugni il Marongiu non reagisce, non fa nulla per difendersi. Barcolla, ha il volto rigato di sangue e un sorriso ebbro, cade e batte il capo contro un gradino, forse ora gli si snebbia la mente e farfuglia scuse: « Ho bevuto troppo, perdonatemi »• Poi perde i sensi Non riprende più conoscenza: né ali ospedale di Santa Croce né alle Molinette, dove viene trasferito e dove è morto ieri .notte all'una Sabato mattina il Pautasso ha lasciato Moncalieri La moglie dice: «E' via per lavoro, ma non so dove si trova» Ha chiuso la casa e ha portato la figlia dal [rateilo II sostituto procuratore della Repubblica, dott. Fioravanii, si occupa del caso. L'istruttoria contro il Pautasso è aperta sotto accusa di omicidio preterintenzionale. 11 Pautasso si difen derà sostenendo di aver colpito il Marongiu mentre lottava per liherare la moglie dalle sue molestie.

Luoghi citati: Cagliari, Moncalieri, Segno, Torino