C'è in Russia un "re del rossetto,, che divenne miliardario in pochi anni

C'è in Russia un "re del rossetto,, che divenne miliardario in pochi anni C'è in Russia un "re del rossetto,, che divenne miliardario in pochi anni Le ragazze sovietiche si contendevano i suoi cosmetici - Sarà processato come "criminale economico": forse il dibattito sarà pubblico (Dal nostro corrispondente) Mosca, 2 dicembre. Un'altra cronaca criminale, legata ai nuovi bisogni che il primo benessere sta creando fra le masse, ci viene raccontata dalle Jzvestia. Il giornale di Aglubei, che da qualche tempo tenta spregiudicatezze giornalistiche in contrasto col grigiore generale della stampa sovietica, espone la storia di un avidissimo industriale clandestino che riusci a f-ndare, insieme con amici e familiari, un'azienda di carattere capitalistico, a corrompere funzionari di una ditta statale, ad accumulare oro, diamanti, valuta straniera e rubli nuovi per un valore che sembra, tirate le somme, superare il miliardo di lire italiane. L'oggetto commerciale che trasformò il cittadino sovietico Nicolai Kotlar in miliardario è il rossetto da labbra. < Il re del rossetto >, cosi lo chiamano le Izvestia, è un tipo dalla biografia movimentata Continuamente alle prese con la legge, riesce tuttavia ad arricchirsi già nel periodo staliniano, scansa la guerra, si tuffa negli affari del dopoguerra Il traffico di valuta e di preziosi si mescola a ruberie, a truffe, a condanne e liberazioni dal carcere. Esce un'ul¬ tima volta di prigione nel 1959 e fiuta subito il nuovo clima krusceviano: vede per le strade donne e ragazze vestite con un'eleganza di cui non v'era traccia al momento in cui lo misero dentro; lo colpiscono le verrine, che cominciano ad esporre qualche primo e ancora rozzo articolo voluttuario. Con l'istinto di un grande affarista americano, Nicolai Kotlar avverte che è giunto il momento di offrire alla donna sovietica un rossetto di tipo medio, prodotto in serie e a buon prezzo. Parte per la capitale della cosmetica sovietica, l'elegante Riga, dove riallaccia vecchie amicizie. Un certo Hausma, dirigente di una fabbrica statale di cosmetici, comincia a fornirgli di contrabbando materie prime; a poco a poco entrano nel giro il chimico principale dell' azienda, corrotto a mille rubli al mese (circa 700 mila Ure), ed infine 'o stesso direttore, corrotto a milleseicento rubli mensili (più di 1 milione di lire). Un altro baltico, di nome Nirman, si assume l'organizzazione delle vendite per tutta l'Unione. La illegale fabbrica privata, organizzata da uomini e fornita di materiali provenienti dall'industria di Stato di Riga, viene occultata nella cantina di una casa moscovita. Tre grandi ' macchine e altri moderni impianti chimici producono giorno e notte tubetti di rossetto; i guadagni salgono; lavorano nell'impresa, oltre al Kotlar, sua moglie, una sua figlia che studia ingegneria all'Università di Mosca, un nipote, un medico dentista del Policlinico. Gli amici di Riga acquistano ville sul Baltico, regalano enormi automobili ai familiari, frequentano i ristoranti più costosi, vanno a villeggiare nei migliori alberghi di Crimea. Kotlar, a Mosca, è preso da una smania di accumulazione avara dì beni, trasforma i milioni di rubli guadagnati in oro e diamanti. La sera invita amici in una casa ricca, riempita di cose costose e di cattivo gusto, offre spumante e vini pregiati. Presto la polizia si insospettisce Al momento dell'arresto, trova nella fabbrica clandestina più di un milione di rubli e diamanti. Il processo, che da un certo punto di vista sarà uno dei più interessanti degli ultimi tempi, si celebrerà tra poco, e forse, co me sembra di leggere fra le righe, sarà pubblico, e. b.

Persone citate: Kotlar, Nicolai Kotlar

Luoghi citati: Crimea, Mosca, Riga, Russia