Uno scienziato francese ammonisce contro la carne tritata e conservata

Uno scienziato francese ammonisce contro la carne tritata e conservata Uno scienziato francese ammonisce contro la carne tritata e conservata In essa si anniderebbero bacilli portatori di intossicazioni talvolta mortali; perché sia innocua, dovrebbe essere mantenuta a 20 gradi sotto zero - L'avvertimento è del prof. Lépine, creatore di un vaccino antipolio (Nostro servizio particolare) Parigi, 29 novembre. Il prof. Pierre Lepine, considerato il più grande specialista francese in materia di < virus > (un vaccino antipolio porta il suo nome) invita a non mangiare carne tritata se non è stata preparata in tal modo dinanzi ai propri occhi, dal macellaio. Quella tritata il giorno prima e conservata in ghiacciaia, ad una temperatura dai 2 ai 4 gradi, come avviene di solito, può provocare infatti intossicazioni gravi e talvolta mortali. Lepine dirige all'istituto Pasteur la sezione dei < virus >. Il mònito è stato lanciato perché il ministro della Pubblica Sanità ha autorizzato ì macellai a tritare la carne e a conservarla prima di metterla"in vendita. Secondo l'eminente scienziato, tale procedimento costituisce c una operazione che ha per scopo di " promuovere " 1 pezzi di bassa qualità e per effetto di impedire al consumatore il controllo della natura e dell'origine di ciò che compra». Perciò deve essere condannato. Per dare al suo parere tutto il peso che merita, è davanti all'Accademia di medicina che egli ha lanciato il grido di allarme sugli effetti nocivi c già dimostrati > in certi casi. Ai suoi colleghi, il prof. Lepine ha chiarito che tritando la carne e conservandola ad una temperatura di 2 gradi, si determinano «una lacerazione delle fibre muscolari e l'essudazione di sierosità che ne fanno un centro ideale per la coltura dei bacilli >, particolarmente per gli stafilococchi e i microps'profili, che provocano le gastroenteriti, le anemie gravi e talvolta la morte, specie nei bambini. Secondo l'eminente professore, il metodo che consiste nel vendere la carne già precedentemente tritata favorisce gli interessi dei macellai, ma va a scapito dei consumatore. Agli amatori di carne tritata, egli consiglia di comprare la bistecca nella parte desiderata, di farla tritare dinanzi ai propri occhi e di non tardare a mangiarla. Afferma tuttavia che la carne tritata è innocua se è stata congelata a 20 gradi sotto zero prima di essere rivenduta. La dichiarazione del prof. Lepine h8 provocato viva sensazione perché i francesi, i parigini in particolare, sono grandi mangiatori di bistecche alla tartara, df hamburgersteaks e di altri piatti a base di carne tritata, cruda o cotta. Parecchi mesi fa, In uno dei vari tentativi per provocare un ribasso della bistecca, il governo suggerì ai macellai di venderle tritate preparandole avvolte nella cellophane, e ne risultò effettivamente che — come ha detto 11 prof. Lel'.ne — la carne di seconda scelta venne promossa in tal modo al rango di prima qualità. Fu possibile cosi evitarne o limitarne il rialzo e attualmente dal 20 al 30 per cento della carne di bue consumata a Parigi è mangiata sotto forma di bistecca tritata, presentata in cellophane. Poiché non sono stati registrati casi particolari di intossicazione, il dott. Breveaux, veterinario, direttore del Centro di studi tecnici della carne fresca condizionata e direttore dei servizi veterinari della regione di Pa=rigi, si oppone alle dichiarazioni allarmistiche del prof. Lepine, affermando altresì che l'Accademia di medicina, la quale sostiene il collega, « non conosce tale problema ». La polemica, per ora, è all'inizio. Ma si assicura che avrà sviluppi interessanti e suscita comunque molta curiosità il dissenso tra i « compe tenti » circa la dannosità o meno di un prodotto di gran de consumo. 1. m.

Persone citate: Lepine, Pierre Lepine

Luoghi citati: Parigi