Giovane ucciso ed il fratello grave sulla motoretta contro un autocarro
Giovane ucciso ed il fratello grave sulla motoretta contro un autocarro Giovane ucciso ed il fratello grave sulla motoretta contro un autocarro La sciagura in via Madama Cristina angolo corso Dante - I due si recavano al lavoro Convinti di poter passare, si sono schiantati contro il camion che veniva dalla destra Due fratelli — Fedele e Fernando Caretto, di 24 e 22 anni — si sono schiantati in motoretta contro un camion: il primo è morto, l'altro è rimasto gravemente terito. La sciagura è avvenuta In via Madama Cristina angolo corso Dante ieri alle 7. I due giovani si recavano al lavoro: Fedele era saldatore alla ditta Carrello di Beinasco. Fernando è occupato nella Aspera-frigo di corso Corsica. Sono giunti tre anni fa da Trepuzzi (Lecce) con la madre e risiedono in via Giulia di Barolo 19. I due giovani — Fedele era alla guida — percorrevano via Madama Cristina diretti verso le Molinette ad alta velocità Era an- cora buio, ma l'oscurità non basta a spiegare la sciagura: forse Fedele Caretto ha avuto un at'imo di distrazione mentre il camion arrivava dalla sua destra, oppure ha ritenuto di poter passare. L'autotreno della ditta Forese di Milano, guidato da Patitilo Appignani, 26 anni, viaggiava su corso Dante diretto verso il Valentino, aveva quindi la precedenza. Ma la motoretta non ha neppure accennato a rallentare e si è schiantata con estrema violenza contro il parafango anteriore sinistro del camion Fedele e finito sotto le ruote del pesante veicolo: ibernando è stato scagliato sul controviale del corso ed è rimasto esanime. In breve tempo sul luogo si sono fermate un centinaio di persone, quasi tutti operai che stavano recandosi al lavoro. Un automobilista ha caricato I due fratelli sulla propria macchina e li ha portati alle Mollnette. Per Fedele non c'era nulla da fare, la sua morte doveva essere stata Istantanea: Fernando è stato ricoverato con la prognosi di due mesi per frattura di una gamba e grave « choc » traumatico Quando ha ripreso i sensi, eli hanno nascosto la verità, gli hanno det¬ to che il fratello era in un altro reparto, ferito. Hanno tenuto nascosto la grave notizia anche alla madre, accorsa all'ospedale poco dopo la sciagura E quando lei ha chiesto di vedere il figlio maggiore, le hanno detto che bisognava aspettare, perché il giovane era in ca mera operatoria. Ma il tempo passava e l'angoscia della donna cresceva. Non voleva allontanarsi dal corridoio, ripeteva: «Magari fosse solo rerito come Fernando Ma se resta tanto tempo nella camera operatoria vuol dire che è molto più grave i ■■■■lllllllillltillllllllltllllllltllllllllllitlltlllllllt
Persone citate: Appignani, Fedele Caretto, Fernando Caretto
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