Una ragazza madre si svena in chiesa perché non può mantenere il suo bimbo

Una ragazza madre si svena in chiesa perché non può mantenere il suo bimbo Gesto di disperazione ai Santi Martiri in via Garibaldi Una ragazza madre si svena in chiesa perché non può mantenere il suo bimbo Durante la Benedizione i fedeli la vedono accasciarsi - Una vicenda infelice : 21 anni, non trovava lavoro per mandare il mensile alla balia - Fuori pericolo - La chiesa verrà riconsacrata stamane? Una ragazza ha tentato di uccidersi ier.i nella chiesa dei Santi Martiri, in- via Garibaldi 25. Erano le 18.45 e una trentina di fedeli," In'maggioranza dònne, assistevano alla Benedizione. Hanno sentito un tonfo. Tutti si sono voltati verso la navata sinistrai e, nella semioscurità, hanno scor-f to il corpo di una giovane steso a terra. Hanno pensato a un malore, ma quando si sono avvicinati hanno visto che del sangue usciva dalla manica sinistra del soprabito. Accanto alla giovane, pallidissima 0 priva di sensi, vi era una lametta macchiata di sangue. Mentre si cercava di fermare l'emorragia — la sventurata aveva inciso in profondità sul braccio poco sopra il gomito — qualcuno ha chiamato la Croce Rossa, che pochi minuti dopo ha trasportato la giovane al San Giovanni. La ferita non era grave: pochi punti di sutura e una prognosi di cinque giorni. Ma lo stato psichico della ragazza era allarmante. Quando ha ripreso i sensi ha fatto temere un collasso nervoso: c Lasciatemi morire », gridava e piangeva. Interrogata, non ha voluto rispondere. E' stata identificata da un documento che aveva nella borsetta: Antonietta Argiolas Aragoni, nata a Carbonia 21 armi fa, residente a Pirrl, in provincia di Cagliari. Nella borsetta vi erano un pacchetto di sigarette, venti lire, una lettera e nient'altro. La lettera, spedita da Plrri il giorno 20 e scritta da Ausilia Nurro, chiedeva denaro. Vi si leggeva: « Sono costretta rivolgermi alla questura. Si ricordi di mandarmi soldi per il bimbo, che devo ritirare i gre-mbiulini e l'abitino bianco. Maurizio ha anche bisogno di calzettoni e io soldi non ne ho ». € Chi è Maurizio?», le hanno domandato. Non ha voluto rispondere. La lettera era Indirizzata a una pensione di via Bernardino Galliari. Qui si è appreso che l'Argiolas era stata ospi- te dal 9 al 13 di questo mese, se n'era andata perché non aveva più denaro. Nella pensione la ricordano triste e sempre alla ricerca di un lavoro. Attendeva tutto il giorno telefonate che non arrivavano. Avevano anche saputo die era una ragazza madre e il figlio era a balia in Sardegna. La giovane è ritornata alla pensione ieri pomeriggio per vedere se arrivava posta. C'era appunto la lettera della Nurro, evidentemente la balia del bimbo. Poche ore dopo avveniva il tentativo di suicidio. A sera la giovane è apparsa più calma ed è stato possibile , a a a n e . e o e i a e o a o e o a o e interrogarla. E' la storia di un'esistenza infelice e sfortunata Antonietta Argiolas Aragoni ha detto di essere una trovatella, la madre adottiva ha 82 anni. Ha cominciato a lavorare molto presto, come commessa e come rappresentante. Due anni e mezzo fa a Venezia ha avuto un figlio Maurizio, da un uomo che l'ave va illusa poi era scomparso. Non poteva tenere con sé il bimbo lo aveva dato a balia. Quando aveva un po' di denaro lo man dava ad Ausilia Nurro: qualche mese erano 10 mila lire, altre volte 25 mila. Ultimamente la ragazza è sta ta al Salone della Tecnica, stan dista di una ditta di' rasoi elettrici. Chiuso 11 Salone, si é trovata disoccupata. Per 11 lavoro, molte promesse ma nessuna mantenuta. Anzi — dice la giovane — talune proposte di lavoro mascheravano un altro scopo. Ciò l'ha avvilita, disgustata, portata alla disperazione. Gli ultimi denari li ha spesi per pagare la pensione di via Bernardino Galliari, poi è stata ospite di Lucia Paonessa, che ha 16 anni ed abita con la famiglia in via Garibaldi 18, una generosa amica che era anch'essa standista al Salone. L'altro ieri l'ultima speranza di trovare lavoro era sfumata. Poi è giunta la lettera della balia. La frase < sono costretta ad andare in questura » l'ha sconvolta. Allora ha pensato di uccidersi. « Perché in chiesa? » le hanno domandato. Ha risposto che era entrata in chiesa per pregare, prima di morire. Nella chiesa dei Santi Martiri c'è stato ieri un tentativo di suicidio e sangue è stato sparso. La chiesa è dissacrala? Si ricordano lttlltltlllilllllltllllllllllll 1 clamorosi suicidi in San Pietro e in Notre Dame, e i templi hanno dovuto essere riconsacratì. Sarà la stessa cosa per i Santi Martiri? Non si può dare una risposta precisa. Secondo il Codice canonico una chiesa deve essere riconsacrata quando vi sia stata « violazione ingiusta 0 colpevole dell'uomo del luogo consacrato a Dio », cioè se chi ha sparso il sangue lo ha fat to volontariamente e coscientemente, E' questo il caso di Antonietta Argiolas Aragoni? Era completamente in sé quando ha tentato di uccidersi? La risposta è ancora dubbia. Se, dalle indagini, risulterà affermativa, la chiesa sarà chiusa ai culto in attesa della riconsacrazione del Cardinale. Il rito potrebbe già avvenire nelle prime ore di oggi. Antonietta Argiolas Ara goni con il suo bambino dl 9 l

Persone citate: Antonietta Argiolas, Antonietta Argiolas Aragoni, Argiolas, Durante, Lucia Paonessa

Luoghi citati: Cagliari, Carbonia, Sardegna, Venezia