Miglioramenti economici chiesti dagli insegnanti

Miglioramenti economici chiesti dagli insegnanti Dopo l'esclusione dall'indennità integrativa Miglioramenti economici chiesti dagli insegnanti Oggi riunione di tutti i sindacati della scuola per discutere un fronte comune - Prosegue lo sciopero degli ospedalieri - Proposte della Cisl nel settore dell'abbigliamento {Nostro servizio particolare) Roma, 23 novembre. Le organizzazioni sindacali della scuola faranno « fronte comune » contro la decisione del Consiglio dei ministri di escludere il personale direttivo ed insegnante della scuola primaria e secondaria dalla concessione di una « indennità integrativa », approvata, invece, in linea di massima, a favore dei pubblici dipendenti « non sganciati »? Questa possibilità sarà discussa in una riunione convocata per domani in « terreno neutro » fra le varie rappresentanze della categoria, su iniziativa dei due sindacati nazionali della scuola media e della scuola elementare. Tutti i sindacati sembrano concordi nel valutare la concessione di un assegno integrativo agli statali « non sganciati > come un miglioramento economico complessivo delle retribuzioni, che turberebbe il rapporto preferenziale realizzato soltanto recentemente nei confronti del personale della scuola, in attuazione del noto articolo 7 della legge delega. Mentre alcuni, però, sostengono senz'altro l'estensione automatica dell'indennità integrativa al personale della scuola, altri chiedono l'aumento di assegni già percepiti. Il sindacato presici e processori di ruolo, in un telegramma di protesta inviato oggi al ministro della Pubblica Istruzione, ha sollecitato l'adeguamento dell'attuale indennità extra tabellare per i ruoli A, B e C (rispettivamente di 7000. 5000 e 3500 lire mensili lorde) all'indennità accordata alle comparabili categorie del personale dei dicasteri finanziari. Il sindacato nazionale istruzione artistica ha confermato la richiesta per una indennità speciale a favore del personale non insegnante della scuola (già accolta, in pratica, dal Consiglio dei ministri) e ha ribadito lo stato di agitazione per il personale in servizio della scuola. Da questa mattina è in corso il terzo sciopero nazionale degli ospedalieri ed una quar ta astensione è già prevista per giovedì e venerdì dell'entrante settimana. Le percentuali delle astensioni sono sta te molto elevate, tranne in quei nosocomi dove i lavorato ri della Cisl non hanno parte cipato all'azione a seguito del le concrete assicurazioni otte nute circa il pagamento dei miglioramenti economici stabiliti nell'accordo Fiaro-sindacati. Un altro sciopero di quarantotto ore per i giorni 28 e 29 novembre è stato proclamato dalle organizzazioni dei lavoratori calzaturieri, mentre la federazione dell'abbigliamento della Cisl ha oggi richiesto all'associazione degli industriali il rinnovo anticipato del contratto collettivo del settore delle calze e maglie, insistendo per la riduzione dell'orario di lavoro, l'aumento del 25 per cento sulle paghe di fatto, la maggiorazione dei salari dei minori e la disciplina della contrattazione aziendale. 8. f. iiiiiiiiiim

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