Realizzato da Pontecorvo un nuovo atomo «artificiale»?

Realizzato da Pontecorvo un nuovo atomo «artificiale»? Le rieerehe sull'intima struttura della materia Realizzato da Pontecorvo un nuovo atomo «artificiale»? Le notizie provenienti da Mosca sono ancora insufficienti - Lo scienziato italiano, in collaborazione con un sovietico, ha sperimentato complesse reazioni elio-mesoni ottenendo una particella neutra - Studi in corso anche all'Università americana di Columbia La scoperta che, secondo notizie da Mosca, si attribuisce a Bmno Pontecorvo e allo scienziato sovietico Sulaiev si riallaccia a studi già condotti in America alla Università di Columbia sin dal 1956. Molto probabilmente i risultati odierni segnano un avanzamento rispetto a quelle ricerche, ma non è chiaro ancora quale esso sia e di che portata. Si tratta di un tentativo di costruire atomi artificiali non esistenti in natura. I nostri lettori sanno bene che un atomo è una struttura composita, costituita da un nucleo positivo, pesante, intorno al quale, su orbite ben definite, ruotano elettroni negativi, leggeri. Ebbene, a qualche fisico è venuto in mente di fabbricare atomi, intorno ai cui nuclei, invece che elettroni, siano in orbita altre particelle negative più massicce, i mesoni. Queste particelle, i mesoni, centinaia di volte più pesanti degli elettroni, furono scoperte nel 1936 fra i raggi cosmici; e si sanno altresì fabbricare nei grossi sincrotroni e macchine affini, idonee a spezzare gli atomi. Esse sono come la mitraglia che sprizza fuori dai nuclei frantumati dai bombardamenti."! mesoni hanno vita brevissima: dopo minimi tempuscoli dalla nascita si trasformano in qualche altra particella. Se ne conoscono di parec/V,: tipi; ma quelli a cui acv ina la nota sovietica sarebbero i mesoni Mu, 210 volte più pesanti degli elettroni. Perché, domanderà qualcheduno, costruire atomi che abbiano mesoni al posto degli elettroni? Per niente, per vedere quel che succede : la scienza pura è animata da passioni molto simili alla curiosità dei bimbi. La teoria ' comunque predice questo: che se, intorno a-un nucleo-si vuol mettere un mesone, questo, appunto perché è molto più pesante di un elettrone, dovrà stare su orbite di al trettanto più vicine al nueleo; predice inoltre che i salti di mesoni che possono avvenire da un'orbita a un'altra più interna debbono dar "luogo ad una radiazione della natura e del la lunghezza d'onda dei rag gi X; predice infine che, per nuclei di atomi pesanti, le orbite dei mesoni sono tan to vicine ai nuclei da svolgersi all'interno di questi (il che naturalmente è per noi inconcepibile; ma la scienza moderna ci ha sfor zato ad accettare una gran de quantità di cose inconcepibili). Gli atomi mesonici furo no preparati per l'appunto alla Università di Colum bia. I mesoni necessari si ottengono staccando nuclei atomici in un sincrociclotrone, grazie al quale sprizzavano mesoni; questi poi erano rallentati e fatti passare vicino ad atomi materiali in modo che ne fossero catturati ed entrassero in orbita intorno ai nuclei. Si verificò poi l'atteso in sorgere dei raggi X per i salti di mesoni da un'orbita all'altra più interna di uno stesso atomo; mentre nei nuclei pesanti, dopo alcuni miliardi di orbite dei mesoni nell'interno dei nu elei stessi (il che avvenne in tempuscoli di centomilionesimi di secondo) la co abitazione risultò impossi bile; e i nuclei esplodevano con violenza. In America si sperimentò con nuclei di neon, di carbonio e forse di altre sostanze; e si provò a ripetere il gioco con me soni di altro tipo, i mesoni Pi, i quali però venivano subito ingoiati dai nuclei In Russia si è sperimentato con nuclei di elio; e bisognerà attendere per cono scere bene quel che sia quella minima particella neutra che — secondo il comunicato — ne risulta. Il nome di Bruno Pon tecorvo è ben noto in Italia. Egli appartiene a quel manipolo dei collaboratori di Fermi che studiarono con lui, a Roma nel 1934 il modo di rallentare i neu troni e di ottenere con que ste particelle un gran nu mero di trasmutazioni. Pontecorvo era il più giovane del gruppo ed era familiarmente detto il cucciolo. Nel 1936 si recò a Parigi a perfezionarsi nel laboratorio dei coniugi Joliot Curie. All' invasione della Francia da parte dei tedeschi riparò in Spagna, poi nel Portogallo e di là negli Stati Uniti e nel Canada. wil Dopo la guerra, lavorò in Gran Bretagna, ad Harwell. Durante una vacanza in Italia, partì segretamente su un aereo con la moglie e i tre figli per la Finlandia e di là passò in Russia. Questa fuga fece scalpore; si parlò di segreti atomici portati via. In realtà in Gran Bretagna egli si era occupato degli innocenti raggi cosmici, e non di lavori che avessero attinenza con segreti militari. In Russia sembra che abbia una posizione scientifica di grande rilievo. Didimo

Persone citate: Bruno Pon, Pontecorvo