Scesi dall'auto s'avventano su una giovane la stordiscono con un pugno e la rapinano

Scesi dall'auto s'avventano su una giovane la stordiscono con un pugno e la rapinano Grave episodio alle 21 di ieri in borgo San Paolo Scesi dall'auto s'avventano su una giovane la stordiscono con un pugno e la rapinano Nella borsetta aveva 25 mila lire -1 due fuggono sull'auto, che era stata rubata poco prima, ma in via Madama Cristina sbandano e finiscono contro una casa: sono scomparsi a piedi - Un altro fatto: una pensionata derubata da un ladro in auto . i o l . i e e 1 In via Tolmino ieri sera alle 20,45 due giovani hanno rapinato una ragazza di 19 anni, Maria Palomba. Pioveva. La zona era poco illuminata, per di più l'ora e il tempo la rendevano poco frequentata. Maria Palomba era scesa dal pullman in piazza Robllant ed aveva infilato la via, dove abita al numero 61. Camminava a passo svelto, l'ombrello inclinato in avanti per difendersi dalla pioggia che le veniva incontro Quasi dinanzi alla sua casa scorse una vecchia «giardinetta» di legno e notò che due giovanotti scendevano contemporaneamente da una e dall'altra portiera. Il suo pensiero era ben lungi da una possibile rapina, però ebbe subito la sensazione che 1 due la stessero attendendo, perché li vide che si avviavano verso di lei, le mani nelle tasche del cappotto con un atteggiamento di falsa noncuranza che denunciava -lla loro intenzione. e ri r a I o e ti o ri o « Saranno i soliti pappagalli » disse tra sé, e accelerò il passo, quasi si mise a correre, contenta in cuore che la casa era vicina. Quando furono ad un metro, uno dei due tolse le mani dalle tasche, afferrò la ragazza al bavero e le sferrò un pugno violento che la stordì. Non cadde a terra perché la teneva saldamente. Il complice con uno strattone le prese la borsetta con 25 mila lire. « Vieni » urlò. Saltarono sulla « giardinetta », accesero il motore, partirono tacendo slittare le ruote Maria Palomba, la mente annebbiata, vacillando si appoggiò al muro. La soccorsero due o tre passanti che da lontano avevano assistito allaggressione e che avevano annotato il numero della targa: « TO 107.437 ». L'accompagnarono a casa. In breve tempo si riprese e con il padre andò a narrare l'accaduto al commissariato San Paolo. Di qui una camionetta li condusse in Questura, alla Mobile. Mentre il funzionario di P.S. dott. Valerio stava interrogando la rapinata, giungeva la notizia che all'angolo di via Madama Cri- stina con via Michelangelo c'era una giardinetta di legno con il muso schiacciato e una portiera staccata. «Qual è il numero della targa? ». « TO 107.437 ». Era quella usata dai rapinatori. Nell'abbordare la curva per girare da via Madama Cristina in via Michelangelo era slittata, e, salita sul marciapiede, era finita contro lo spigolo della casa. Ne erano scesi due giovani che in un attimo erano scomparsi. Nell'auto la polizia ha ritrovato la borsetta, però vuota. Nella convinzione che, in seguito al duro scontro, 1 rapinatori avessero riportato delle ferite o lesioni o contusioni e che si fossero ri volti a qualche medico, la polizit si è messa a girare da un ospedale all'altro. L'auto era stata rubata ai figli della proprietaria, Cecilia Allasio che l'avevano lasciata in sosta dinanzi ad un cine di via Sacchi. La ragazza rapinata, operaia alla Tobler, era uscita di casa alle 18 per comperare un cappotto ma non aveva fatto l'acquisto (per questo nella borsetta c'erano le 26 mila lire) ; poi era andata alla mutua di via Monginevro e là aveva dovuto attendere a lungo. Per il pugno allo zigomo i medici le hanno riscontrato una ecchimosi guaribile in pochi giorni. — Una donna di 71 anni, Amelia Naccari ved. Bellinello, è rimasta vittima di un ignobile malvivente. L'altra sera la vecchietta — che abita in via Monte Vodice 18 con la figlia e il genero — verso le 21,30 stava rincasando da una breve passeggiata. In via Osasco angolo via Carrù si era fermata davanti ad una vetrina. Ad un tratto udì alle spalle uno scalpiccio di passi. Prima ancora che si voltasse, incuriosita, un giovane le balzò addosso portandole via con uno strattone la borsetta. Il ladro riprese subito a correre verso una macchina che lo attendeva poco lontano. Al volante c'era un complice, che riparti a tutto velocità, senza dare al compagno neppure il tempo di chiudere lo sportello. Sbigottita, la Naccari — profuga dal Polesine e che fruisce di una piccola pensione — andò a casa per raccontare ai familiari la disavventura. Nella borsetta c'erano soltanto 160 lire, un sacchetto di caramelle, la carta d'identità e il libretto della mutua. Il genero e la figlia le consigliarono dì andare a denunciare l'aggressione al commissariato di borgo San Paolo. Poco dopo, all'abitazione della derubata telefonava un eommer clan te. Nei pressi della Spa, In via Rio de Janeiro, aveva tro vato per terra la borsetta della Naccari e. sparsi all'intorno, il libretto della mutua e le cara melle. ] ladri si erano trattenuti la carta d'identità e 11 magro bottino. Maria Palomba, di 19 anni, mentre esce dalla questura

Persone citate: Amelia Naccari, Bellinello, Cecilia Allasio, Maria Palomba, Tobler

Luoghi citati: San Paolo