Le famiglie in lutto

Le famiglie in lutto Le famiglie in lutto La vedova del maresciallo Fondi piange con la figlioletta di nove anni - 1 vecchi genitori di Saglimbeni hanno appreso la sciagura da nn loro familiare (Dal nostro corrispondente) Firenze, 20 novembre. (g.) La moglie del maresciallo Tommaso Fondi, una delle vittime del « vagone volante » C. 119, i cui resti sono stati rinvenuti presso il villaggio di Kigoma, oltre il lago Tanganika, a nord-ovest dì Alberthville, ha appreso la notizia della tragica fine del marito da un ufficiale superiore della Scuola di guerra aerea, che si è recato appositamente nella sua abitazione a San Piero a Ponti. Alia vista dell'ufficiale la signora Albertina Fondi ha subito intuito la verità ed ha chiesto con voce tremante se il marito fosse fra. le vìttime. Al che l'ufficiale non ha po¬ tuto far altro che rispondere affermativamente. La povera signora è stata colta da una profonda crisi di disperazione ed è scoppiata in singhiozzi, mentre liifficiale ed alcu- ni coinquilini accorsi cercavano invano di confortarla. Tommaso Fondi si era sposato con Albertina Barducci nel 1948. Aveva acquistato una villetta a San Piero a Ponti pagandola a riscatto e il totale pagamento dell'immooue non era ancora terminato. La coppia, con la figlia Nadia, di 9 anni, conduceva vita molto ritirata? Il defunto maresciallo pilota si recava ogni mattina a Pisa e a sera faceva ritorno alla propria abitazione. Si occupava del mantenimento del giardi no e curava un pollaio annes so. Qualche volta usciva con amici per fare quattro chiacchiere. Il maresciallo Fondi fu uno dei difensori - dell'Amba Alagi. Durante la guerra egli faceva parte dell'eroico presidio al comando del duca d'Aosta, che ebbe dagli inglesi l'onore delle armi. La prigionia del sottufficiale si protrasse per molto tempo ed egli vide morire il duca d'Aosta. Finita la guerra aveva ripreso servizio nell'Aeronautica e da parecchio tempo apparteneva alla 46' brigata di San Giusto. Era già stato altra volta nel Congo, nel Natale del 1960, per una trasferta di 70 giorni ed avrebbe dovuto trascorrervi anche il prossimo Natale. Messina, 20 novembre. ! e.) La tragedia del < C 119 » precipitato nel Tanganika, ha avuto una dolorosa eco nella nostra città, dove abitano i familiari di una delle vittime, il maresciallo marconista Giuseppe Saglimbeni, di 45 anni. Nella centrale via dei Mille, infatti, abitano i due vecchi geni tori del maresciallo marconista, il padre Agatino, di 87 anni, e la madre Bosaria Cacopardo. di 82. Da sabato sera i coniugi Saglimbeni erano in apprensione, dal momento cioè che la radio aveva dato notizia che il «C119» non era giunto all'aeroporto di Albertville. Essi infatti erano stati informati con una lettera dal figlio che doveva recarsi in missione nel Congo e che era addolorato perché ciò gli avrebbe impedito di trascorrere in famiglia, a Messina, le feste natalizie. Per di più, la stessa sera di sabato aveva loro telefonato il comandante dell'aeroporto militare di Pisa, informandoli che l'aereo sul quale viaggiava il figlio era disperso. Da quel momento i vecchi coniugi erano rimasti in continua agitazione, ma la notizia del ritrovamento dell'aereo aveva dato loro qualche speranza. Purtroppo la speranza ha avuto breve durata. Alle ore 15, infatti, squillava improvvisamente il telefono. All'apparecchio sì portava il fratello del Saglimbeni, prof. Alfredo, Attorno a lui si stringevano 1 familiari. Dopo un attimo di estrema tensione il prof. Alfredo mormorava: <Ho capito », e dalla sua espressiona anche gli altri familiari avevano capito: Giuseppe era morto.

Persone citate: Albertina Barducci, Albertina Fondi, Cacopardo, Giuseppe Saglimbeni, Saglimbeni, Tommaso Fondi