I bianconeri nella Coppa dei Campioni giocheranno a Torino con il Real Madrid

I bianconeri nella Coppa dei Campioni giocheranno a Torino con il Real Madrid I bianconeri nella Coppa dei Campioni giocheranno a Torino con il Real Madrid L'estrazione a sorte ieri a Milano - Ancora da decidere la data dell'incontro per i quarti di finale - Gli spagnoli vorrebbero disputare le gare in gennaio-febbraio - Il Tottenham affronterà la vincente tra Servette e Dukla di Praga (Nostro servizio particolare) Milano, 18 novembre. La Juventus incontrerà il Real Madrid nei quarti di finale della Coppa dei Campioni. Il sorteggio degli accoppiamenti, per ìe squadre rimaste in gara nell'interessante torneo, è avvenuto nel corso di una riunione tenuta oggi a Milano dall'apposita commissione di organizzazione. Il sorteggio, cui hanno assistito i delegati ufficiali delle società interessate, tra i quali il vicepresidente della Juventus Remo Giordanetti e il dirigente spagnolo Saporta, ha dato il seguente esito: Standard di Liegi - vincente Vorwaert (Germania Orientale) - Glasgow Rangers (Scozia); Juventus - Real Madrid; vincente Servette Ginevra (Svizzera) - Dukla Praga (Cecoslovacchia) contro Tottenham Hotspurs (Inghilterra) ; vincente Nilmberg (Germania Occidentale -Fenerbhace (Turchia) contro Benfica di Lisbona (Portogallo). Secondo quanto stabilito, le partite dei quarti di finale (an data e ritomo con eventuale terzo incontro di spareggio in campo neutro) dovranno essere disputate entro il 28 feb braio 1962. Tale disposizione sarà inderogabile, dovendo la Coppa dei Campioni terminare con la finale del 2 maggio, in rapporto alle esigenze delle Federazioni le cui nazionali dovranno partecipare al turno decisivo dei campionati mondiali in Cile. Se per una ragione qualsiasi una società non potrà disputare una delle partite dei quarti di finale sul proprio terreno o su un altro campo della sua stessa nazione, l'incontro dovrà essere giocato in uno. stadio di un altro Paese, ma sempre entro il termine previsto del 28 febbraio 1962. Al termine della riunione Giordanetti e Saporta hanno avuto un primo scambio di idee circa la data dall'incontro Juventus-Real Madrid. Il dirigente madrileno ha fatto sapere che la sua società intenderebbe giocare verso la fine di gennaio o i primi di febbraio: tenendo conto dell'importanza dell'avvenimento un tale periodo converrebbe anche al club bianconero. In febbraio infatti il tempo ha più probabilità di essere buono che non in dicembre e una bella giornata agevolerebbe l'afflusso degli spettatori. Una decisione in merito comunque sarà presa solo più tardi avuto riguardo ai rispettivi impegni di campionato. La partita tra Juventus e Real Madrid assume una particolare importanza non solo per il nome che le due società hanno in campo internazionale, ma anche perché la squadra spagnola è la grande favorita — per classe e per tradizione — del più prestigioso dei tornei. La Coppa dei Campioni, che pone a confronto le migliori formazioni di < clubs » di tutto il Continente, fu istituita nel 1955. Da allora se no sono disputate sei edizioni e due sole squadre sono riuscite ad iscrivere il loro nome nell'albo d'oro della competiamone: il Real Madrid, vittorioso per cinque volte consecutive, « il Ben fica, campione attuale^ Entrare in finale nella Coppa dei Campioni è un'impresa sportiva di alto prestigio, una impresa che in Italia è riusci* ta soltanto a due squadre: aliai Fiorentina nel 1956-57 ed al Milan nella stagione successi^ va. Nel 1955-56 secondo giunse il Reims (Francia), nel 1958-89 ancora il Reims, nel 1959-60 l'Eintracht (Germania) e lo scorso anno il Barcellona. Dot 1955 ad oggi la Juventus è sta* ta tre volte campione d'Italia* ed è quindi questa la terza volta che la squadra bianconera tenta l'avventura nella corripetizione. Nelle due precedenti occasioni la compagine torinese, preoccupata piuttosto di conservare le proprie energia per difendere con successo lo scudetto in campionato, partecipò al torneo senza la neces* saria convinzione. Fu eliminai ta la prima volta nel 1958-5É dai Wieneer (vinse l'incontro di andata per Sale persi quello di ritorno per 7 a 0) • successivamente nel 1960-61 dal CDNA di Sofia (ancora una vittoria nel primo incontro a Torino - 2 a 0 • e sconfitta sul campo avversario - 4 e 1). Oggi la situazione è cambia» ta. La Juventus, staccata or* mai di nove punti dalla capoUsta Inter, e quindi con più limitate ambizioni in campionato, punta molto sulla Coppa dei Campioni. I precedenti confronti con il Panathinaikos 4 con il Partizan hanno dimostrato chiaramente le intenzioni dei bianconeri. La sorta però non è stata troppo favorevole con i campioni d'Italia, dal momento che ha posto loro di fronte, fin dai quarti di finale, la compagine più forte del torneo. Il pubblico torinese avrà comunque un'occasione senza precedenti per assistere ad un grande confronto, per ammirare finalmente sul campo (e non solo più per televisione) il gioco del grande DI Stefano, di Puskas, di Santamaria, del velocissimo Genio, gli «omini che hanno fatto del Real Madrid la squadra più famosa del mondo. Le < casacche bianche » hanno vinto in Spagna sette scudetti, di cui cinque nel dopoguerra; hanno vinto nove volte la Coppa spagnola, sono stati gli incontrastati dominatori della Coppa dei Campioni, hanno costituito, sui campi di tutto il mondo, il più forte motivo di richiamo per il pubblico; posseggono uno stadio capace di ospitare centoventicinquemila persone, un'organizzazione sociale potentissima. In questa Coppa dei Campioni il Real Madrid ha già sconfitto gli ungheresi del Vasas per 2 a 0 a Budapest e per Sai sul proprio terreno, quindi i danesi deWOdense per 3 a 0 in casa loro e per 9 a 0 a Madrid. L'incontro con la Juventus rappresenta per i madrileni il più duro ostacolo incontrato quest'anno sulla via della riconquista della < loro > Coppa. , p. v. g# Nella sede della Lega, l'estrazione a sorte per la Coppa

Persone citate: Di Stefano, Giordanetti, Puskas, Remo Giordanetti, Santamaria, Saporta