Stritolato nel suo camion dal ad un "passaggio,, guasto dalla sera treno prima

Stritolato nel suo camion dal ad un "passaggio,, guasto dalla sera treno prima Ussa sciagura, cpfse ari sawaibba notuta &wiiaa*& Stritolato nel suo camion dal ad un "passaggio,, guasto dalla sera treno prima La disgrazia è avvenuta ieri mattina alle 6 nella nebbia fitta a Nichelino - La vittima, un ortolano, transitava abitualmente in quel punto per portare la verdura ai mercati - Vedendo le sbarre alzate, egli si è inoltrato sui binari senza accorgersi del cavalletto collocato dal casellante (Nostro .servizio particolare) ..Nichelino, 17 novembre. Al passaggio a livello, che si trova tra le stazioni di Nichelino e Sangone, questa mattina all'alba un treno, in arrivo da Pinerolo e diretto a Torino, ha investito un autocarro uccidendo Portolano che • lo guidava, Giuseppe Festa, di cinquantanni. Erano le 6,10. Nebbia fitta; si vedeva a non più d'una doz? zina di metri. Le sbarre erano alzate, perché il congegno di comando era guasto dalla sera prima. Il casellante Umberto Grieco aveva il compito' di bloccare il transito dei veicoli ad ogni sopraggiungere di treno: metteva di traverso alla strada, da un lato dell'unico binario, un cavalletto di grosse dimensioni, ed egli stesso si poneva dall'altra parte, dondolando la lampada a due luci, rossa e bianca. Giuseppe Festa abitava in frazione Tetti Bolle con la moglie e due figli, Mario di H anni e Michelina di 1B, studenti dece medie, in una casa bianca isola... tra gli orti che coltivava. Tutte le mattine tra le S e le 6, a seconda della sia gione e del tempo, portava con il vecchio' autocarro la verdura ai Mercati generali di Torino. Conosceva la strada, cono sceva il passaggio a livello, che taglia via Giusti all'inizio di Nichelino, cento metri prima del municipio. Come potè accadere la disgrazia? Unico testimone il casellante Umberto Grieco. Egli ha detto: eli treno era partito dalla stazione alle 6,07. Tre minuti dopo si lece sentire con il suo rumore. Contemporaneamente vidi arrivare, dalla parte dov'era il cavalletto, il camioncino. Non si fermava. Urlai, mossi disperatamente la mia lampada. Il camioncino investi il cavalletto, piombò sui binari insieme con il treno. Il locomotóre se lo trascinò avanti sfasciando la cabina. L'autista sbalzato a 'erra mori sul colpo ». / carabinieri arrivarono.quasi subito — la loro caserma è a due passi — e trovaro::n l'asse orizzontale del cavalletto intero, spezzate le gambe. L'inchiesta per stabilire le even¬ tuali responsabilità è tuffaltro che facile, e sarebbe troppo semplicistico attribuire alla sola fatalità la sciagura. Il camioncino non poteva tenere una forte velocità, perché era molto vecchio e usato. Gli stessi trattori lo superavano: la circostanza è nota a tutti nella zona, anche ai carabinie- ri. Quindi niente eccesso di ve looità. Allora la nebbia. Ma la nebbia in quel punto, a quell'ora, ristagna quasi sempre e l'ortolano le altre volte non andò mai a cozzare per causa di essa contro le sbarre abbassate. Piuttosto c'è da chiedersi se il cavalletto era sufficientemente visibile, se era posto bene a traverso della strada; in altre parole se la segnalazione del pericolo era sufficiente. Come mai per fermare il transito da una parte e dall'altra si usava un solo cavalletto t Costava tanto metterne due? E soprattutto perché non si ebbe la precauzione, di appendere al cavalletto due lumi, come sempre si fa per indicare un ostacolo o una interruzione? 8i può anqhe pensare che in quel momento il Festa fosse disattento, che fosse stato colto da malore, che i freni del camioncino non funzionassero. Nessuna ipotesi va scartata, ma é doveroso osservare che le segnalazioni potevano essere più efficaci. Già troppi in¬ cidenti accadono per dimenticanza o per imprudenza; perché non abbondare nelle misure di sicurezza, anziché limitarsi al minimo,, che può anche risultare insufficiente f Mentre si svolgevano le indagini e la gente faceva ressa, verso le 7,30 arrivò in bicicletta una ragazzina, la borsa di scuola legata al manubrio. Scese, allungò il collo a curiosare, vide sparse sui binari ceste di cavoli, sedani, insalata, e poco oltre la parte posteriore di un camioncino a lei ben conosciuto. Lasciò caAere la bicicletta a terra e corse lungo la massicciata urlando: <Papà, papalino mio, dove seit >. Capirono che era la fi glia dell'ortolano morto, Michelina, la fermarono prima, che arrivasse dov'era il cadavere sfigurato di suo padre. g. tr. La sciagura al passaggio a livello di Nichelino: il camioncino travolto e semidistrutto dal treno ieri mattina La vittima Giuseppe Festa zs

Persone citate: Giuseppe Festa, Umberto Grieco

Luoghi citati: Nichelino, Pinerolo, Torino