Il segretario dell' Orni ordina di punire i responsabili dell'eccidio
Il segretario dell' Orni ordina di punire i responsabili dell'eccidio Il segretario dell' Orni ordina di punire i responsabili dell'eccidio Un giornale americano scrive che i soldati malesi delle N. U. potevano difendere gli italiani: non lo fecero per paura (Dal nostro corrispondente) New York, 17 novembre. Prima della seduta del Consiglio di Sicurezza, il generale McKeown, l'irlandese comandante delle truppe dell'Orni nel Congo, ha riferito al Segretario generale < ad interim », Thant, ed ai suoi consiglieri sulla grave crisi che travaglia quel paese africano e di cui si è avuta — con 11 massacro del 13 aviatori italiani — una tragica dimostrazione. McKeown ha detto che gli sono indispensabili maggiori contingenti di truppe, per far fronte alle improvvise esplosioni dì violenza e di ribellione, quale l'eccidio di Klvu. Thant aveva convocato il comitato degli esperti sul Congo in seduta privata, perchè potessero sentire 11 rapporto del comandante generale McKeown e di Connor O'Cruise, rappresentante delle Nazioni Unite nel Katanga, entrambi chiamati a New York per riferire sulla situazione. Essi erano giunti ieri sera. E' la prima volta che 11 nuovo Segretario generale <ad interim » convoca il comitato degli esperti, composto dai rappresentanti dei Paesi le cui truppe fanno- parte del contingente dell'Onu nel Congo. Per quanto la riunione fosse stata indetta a porte chiuse, ne sono trapelate alcune indiscrezioni che vale la pena di riferire. Risulta che alla domanda di maggiori truppe, formulata dal comandante militare dell'Onu, l'indiano Krishna Menon avrebbe obbiettato che sarebbe, secondò lui, pericoloso creare, con nuove forze, maggiori possibilità di conflitti. Thant, dimostrando una grande fermezza, ha ribattuto ni bi isi la eeepui nsune na orana he oe, tna to che non era il momento per discutere di problemi militari. Il generale McKeown ha insistito, osservando che egli deve poter inviare nei posti di emergenza battaglioni di almeno 1000 uomini, anziché di 250. Se non si giungerà a questo, le forze dell'Onu si troveranno sempre in difficoltà. . I giornali americani danno ampio risalto alle tragiche notizie dal Congo, deplorando il bestiale massacro dei nostri connazionali. Se da un lato si lamenta il fatto che la persistenza di mercenari belgi nel Katanga resta alla base della apparentemente insanabile situazione del Congo, dall'altro si segue con apprensione le fasi della nuova secessione di Gizenga e delle sue armate ribelli, causa diretta dell'eccidio dei nostri tredici aviatori, e si loda l'immediato ed energi- co ordine dato dal segretario generale, perché i colpevoli siano individuati e puniti. Yale la pena di segnalare la nota di Dan Kurzman, apparsa oggi sull'HeraZd Tribune. Egli è ritornato recentemente dal Congo e, secondo la presentazione che ne fà il giornale, è l'unico che è stato a lungo in mezzo ai «Kindu», cioè nel posto dove ora 1 nostri connazionali sono stati trucidati. Egli afferma che la zona era considerata dai soldati malesi dell'Onu che l'occupano come una « regione piena solo di odio di vendetta e di terrore ». Secondo Kurzman, i 206 malesi di stanza all'aeroporto di Kindu, armati com'erano in tutto punto,^ è strano che non abbiano potuto difendere i nostri. Essi, a. parere dell'autore, avrebbero potuto facilmente sopraffare i 300 Kindu invasori, perché molto più armati e preparati Il ministro Segni ha conferito oggi per mezz'ora con il generale Mckeown, il quale gli ha esposto gli elementi del rapporto ufficiale. Per quanto riguarda la possibilità di perseguire i colpevoli pare che il generale si sia mostrato pes simista. La seduta del Consiglio di Sicurezza sul Congo è in corso nella notte; il dibattito ha affrontato per ora solo la situazione nel Katanga. Antonio Barolinì Thant tra McKeown, a sinistra, e O'Brien rappresentanti delle N.U. nel Congo; i due sono a New York per riferire sull'eccidio degli aviatori italiani (Telefoto)
Persone citate: Antonio Barolinì Thant, Connor O'cruise, Gizenga, Krishna Menon, Mckeown, Thant
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