Rissa fra tunisini causata da una ragazza uno dei contendenti accoltellato: è grave

Rissa fra tunisini causata da una ragazza uno dei contendenti accoltellato: è grave Selvaggia zuHa notturna In corso S. Maurizio Rissa fra tunisini causata da una ragazza uno dei contendenti accoltellato: è grave Importuna la cameriera di un bar e il proprietario lo mette alla porta - Nasce un tafferuglio - II giovane cade a terra sanguinante e tutti fuggono - Arrestato il padrone del locale per «concorso in tentato omicidio» Due coltellate hanno concluso una rissa tra tunisini avvenuta l'altra notte in corso San Maurizio. Il ferito è gravissimo. Ieri è stato interrogato dalla polizia, ma non ha voluto o saputo dire chi lo aveva colpito. Uno del protagonisti della vicenda è stato arrestato. Il ferito è Giuseppe Schifano, nato a Blserta 87 anni fa, abitante con rcoglie e figlio in corso San Maurizio 71, operalo alla Fiat. Spesso va a trascorrere la serata nel bar di Francesco Safflotti, di 99 anni, che e sotto casa sua. Il locale è frequentato da altri tunisini, tutti si conoscono, qualche volta capita che due di loro litigano e immediatamente al formano due gruppi, chi dà ragione all'uno, chi all'altro. I motivi.delle liti sono sempre banali, banale $ stato anche quello che l'altra sera ha provocato la drammatica rissa. Lo Schifano per quasi tutta la serata non aveva nascosto la propria ammirazione per Elda Ciffonelli, di 20 anni, cameriera del bar. Gli altri tunisini lo guardavano: qualcuno sorrideva, altri apparivano indispettiti. Intanto si beveva e il vino riscaldava un po' tutti. E' giunta l'ora della chiusura e il proprietario ha detto che era ora di andare via. Lo Schifano, ha.mostrato di non sen. tire, poi ha insistito per restare ha cominciato a discutere con il Safflotti., Come se non attendessero altro, 1 tunisini si sono divisi in due gruppi: quattro di loro parteggiavano per lo Schifano cinque per il Safflotti. Quest'ultimo afferma ora di essere riuscito a metterli fuori del locale a fatica, ma egli non li ha seguiti. La lite è continuata sul corso, davanti al bar. Poi tra le grida del rissanti si è alzato un urlo di dolore e, mentre lo Schifano cadeva a terra, tutti sono scappati nelle diverse direzioni. Non si sa per quanto tempo 11 ferito è rimasto sul marciapiede. La notte passa poca gente in corso San Maurizio e probabilmente qualcuno ha creduto lo Schifano ubriaco ed ha proseguito senza preo -parsi di lui. Poco dopo le tre è passato In auto 11 signor Michele Campanaro, 35 anni, via Carlo Noè 6, e si è fermato per soccorrere l'uomo che giaceva a terra immobile Si è chinato su di lui e ha visto che perdeva sangue dall'addome e dalla gamba sinistra. Lo ha caricato sull'auto e trasportato al San Giovanni. Lo Schifano è slato ricoverato con prognosi riservata. Una colte! lata all'addome era penetrata In profondità ed aveva leso l'intesti no in più punti. Benché gravissimo, era cosciente é In grado di parlare. Ma all'agente di servizio che lo ha interrogato ha detto: «Non sono cose che Interessino alla legge ». Più tardi è giunta la «Mobile ». Ancora interrogato, il ferito ha risposto: «Non conosco il nome del feritore. Sono stato colpito da uno sconosciuto che mi 6 piombato addosso davanti al portone di casa mia. Non so neppure per iiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii) che motivo lo abbia fatto ». In tasca aveva 9600 lire, e ciò escludeva che lo Schifano fosse statò aggredito da un rapinatore. Le indagini si sono svolte per tutta la. giornata nell'ambiente dei tunisini. li dott. Sgarra ha interrogato una cinquantina di persone. Nessuno sapeva nulla. Nemmeno quelli che avevano frequentato la sera precedente il bar del Safflotti. Intanto, agenti cercavano il proprietario del locale per interrogarlo, ma per tutta la mattinata e il pomeriggio non sono riusciti a trovarlo. A sera lo hanno scoperto nel pressi delia sua abitazione. Portato in questura, ha detto di non aver partecipato alla rissa. Ha ammesso di aver spinto lo Schifano fuori i3c! bar, perché 11 tunisino impori'.-.D'iva" la cameriera. La polizia lo ha fatto trasferire alle Nuove per « concorso in rissa e concorso in tentato omicidio ». Telefoni — Nella notte tra li 18 e 11 19 la Stipel cambiare, l numeri del telefoni contrassegnati dal 47» migliaio. Dalla serie di cinque cifre « 47.000 » si passerà a quella di sei «64.70.00», con l'aggiunta, cioè, di un 5 prima del numero attuale. "'■■■■Il MMIlIUllllinMIIIMligilIUlHIIIHUllll Gi Giuseppe Schifano, l'accoitellato. Francesco Safflotti, il proprietario del bar arrestato, e la cameriera Elda Olffonelli

Persone citate: Elda Olffonelli, Giuseppe Schifano, Michele Campanaro